Kate Middleton, la regola ferrea sul suo prezioso anello di fidanzamento

La Principessa non può mai separarsi da questo gioiello, e le motivazioni sono tutt'altro che sentimentali, ma ordini precisi da Buckingham Palace

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Kate Middleton ha un iconico gioiello, dal quale non si separa mai. Questo ha causato spesso curiosità, avendolo visto anche nelle situazioni più inaspettate. Appartenuto a Lady Diana, il prezioso è importante per la Principessa per motivi sentimentali, certo, ma c’è una ragione ben più pratica per la quale non lo lascia mai a casa. Di cosa parliamo? Del suo meraviglioso anello di fidanzamento, costituito da uno zaffiro ovale da ben dodici carati, circondato da quattordici diamanti e montato su oro bianco diciotto carati. Il suo valore? Oltre 400mila euro, e ora iniziamo a capire perché è sempre al suo dito.

La regola che Kate rispetta sempre per il suo anello di fidanzamento

Se c’è qualcosa di materiale dalla quale Kate Middleton non si separa proprio mai è il suo anello di fidanzamento, regalatole dal Principe William in occasione della proposta di matrimonio. Sarà pur passato oltre un decennio, ma è l’unico gioiello del quale la Principessa del Galles non riesce proprio a fare a meno. Tanto che, anche in occasione delle immersioni subacquee nei Caraibi l’anno scorso, Kate lo ha tenuto al dito. Nonostante in molti suppongono che si trattasse di una replica, ci sarebbe un motivo ben preciso perché l’anello, vero o finto, era ben visibile in quelle immagini.

Non c’è posto più sicuro per l’anello che al suo dito” ha spiegato la conduttrice del podcast Royally Obsessed, Roberta Fiorito. “Per questo nel video lo vediamo, anche se potrebbe essere una replica. Si tratta di un modo per tenere lontani i possibili ladri, il gioiello deve risultare sempre al dito della Principessa del Galles“. Insomma, non si tratta propriamente di una faccenda sentimentale, quanto di una praticità e di una questione di sicurezza imposta da Palazzo: una regola ferrea, mai apparire in pubblico senza questo prezioso dal valore inestimabile, perché i Reali sono molto ossessionati dalla paura dei furti dei loro gioielli.

La regola di Kate Middleton
Fonte: IPA
L’anello di fidanzamento di Kate Middleton

La paura dei Reali inglesi per i loro gioielli

Lauren Kiehna, storica ed editrice del blog The Court Jeweller, ha spiegato che i membri della Famiglia Reale prestano particolare attenzione quando si tratta dei loro inestimabili cimeli, in particolare i gioielli. Tanto che non si conoscono i posti in cui vengono custoditi, né le pratiche di pulizia e di conservazione: “I Reali sono piuttosto riservati riguardo ai luoghi e alle routine quotidiane riguardanti i loro gioielli. I preziosi reali sono stati l’obiettivo dei ladri per generazioni, quindi, non sappiamo molto sul modo in cui conservano o si prendono cura dei loro gioielli più indossati.”

L’ossessione dei ladri perseguita tutti i royals europei, specie dopo il clamoroso furto avvenuto ai danni della Famiglia Reale norvegese nel 1995: “In genere sappiamo che, nella maggior parte delle residenze reali, esistono luoghi sicuri per la conservazione dei gioielli – ha spiegato Lauren Kiehna – ma anche che la stessa Kate Middleton si è detta spesso preoccupata a riguardo”.

Kate Middleton: la storia del suo anello di fidanzamento

È passato più di un decennio dal fidanzamento tra Kate, la Principessa del Galles e il Principe William, ma l’abbagliante anello di fidanzamento con zaffiro ovale da dodici carati, rimane impresso nella storia di tutti, anche per la sua storia. L’iconico anello un tempo apparteneva a Lady Diana, e, seppure era giunto in eredità al Principe Harry, fu proprio suo fratello a chiederglielo per la proposta alla Middleton. L’anello risale al XIX secolo, quando il Principe Albert fece creare una spilla di zaffiri e diamanti per sua moglie, la Regina Vittoria. Da allora è stato tramandato attraverso le generazioni reali, diventando poi l’anello che conosciamo oggi.