Re Carlo e Principe William nei guai: “Watergate nella famiglia reale”

Un’inchiesta accusa Re Carlo e il Principe William di guadagnare milioni: ora i sudditi chiedono chiarezza e maggiore trasparenza

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 11 Novembre 2024 07:00

Un’indagine ha acceso i riflettori su Re Carlo e il Principe William, rivelando che padre e figlio potrebbero guadagnare milioni da fondi di beneficenza e servizi pubblici attraverso le loro proprietà, i ducati di Lancaster e di Cornovaglia. Il tema, molto discusso nel Regno Unito, riguarda la gestione dei fondi pubblici da parte della famiglia reale e apre uno scenario delicato in cui il lusso e la tradizione si scontrano con le aspettative moderne di trasparenza e giustizia sociale.

“Watergate della famiglia reale”: le accuse a Carlo e William

Le reazioni del pubblico e dei media sono state intense, con molti britannici che chiedono maggiore trasparenza nella gestione delle finanze reali. L’esperto reale Ian Pelham Turner ha affermato che “questo potrebbe diventare il Watergate per la famiglia reale”, facendo riferimento alla gravità dello scandalo. In un contesto di richieste di maggiore trasparenza, il fatto che i ducati possano beneficiare di agevolazioni fiscali non accessibili ai cittadini comuni ha spinto alcuni a riflettere su quanto sia equilibrato il sistema che regola queste proprietà.

Tuttavia, altri esperti hanno difeso Re Carlo e il Principe William, sostenendo che non hanno violato alcuna legge e che operano all’interno di un sistema stabilito da secoli, che ha sempre garantito i mezzi di sussistenza per il sovrano e l’erede al trono. Jonathan Sacerdoti, commentatore e giornalista britannico, ha dichiarato che “questo sistema finanziario, sebbene antico e complesso, è stato concepito per bilanciare i privilegi ereditati con il servizio pubblico”. Tuttavia, Sacerdoti riconosce che queste rivelazioni possono rappresentare una sfida per i reali, costretti a trovare un equilibrio tra le aspettative di modernità e le tradizioni.

Il Principe William, da parte sua, ha recentemente attirato l’attenzione per la sua scelta di non divulgare l’importo delle tasse pagate sui guadagni del Ducato di Cornovaglia per l’anno finanziario 2023-2024.

L’indagine sui “milioni segreti”

L’inchiesta, condotta dal Sunday Times e dal programma televisivo Dispatches, ha messo in luce come Re Carlo e il Principe William possano beneficiare di enormi introiti attraverso attività commerciali legate ai loro ducati.

Il Ducato di Lancaster, di proprietà di Re Carlo, e il Ducato di Cornovaglia, che appartiene al Principe William, sono entrambi antiche proprietà che generano guadagni significativi per i due reali. Si stima che, solo nell’ultimo anno, il ducato di Re Carlo abbia prodotto circa 35 milioni di dollari, mentre il ducato di William ne abbia generati circa 30 milioni.

Secondo i documenti e le testimonianze raccolte, i ducati percepirebbero entrate da attività che includono il pagamento di tasse per attraversare fiumi, il deposito di merci sulle coste, e persino l’uso di servizi pubblici come le scuole e gli ospedali.

Queste accuse hanno suscitato reazioni contrastanti nel Regno Unito, specialmente in un periodo di difficoltà economiche per molte famiglie britanniche, che si trovano ad affrontare il caro vita e costi in aumento per beni di prima necessità. Molti si domandano se sia etico che i reali possano operare come “proprietari commerciali” di queste proprietà, sfruttando un accordo speciale con il Tesoro britannico che permette loro di essere esenti dal pagamento delle tasse sui profitti aziendali.

Le risposte dei portavoce dei ducati

In risposta alle accuse, i portavoce del Ducato di Lancaster e del Ducato di Cornovaglia hanno sottolineato la natura privata di queste proprietà. Un portavoce del Ducato di Lancaster ha dichiarato che il ducato “gestisce una vasta gamma di beni immobili e proprietà. È finanziariamente indipendente e non riceve fondi pubblici per le sue attività”. Questa dichiarazione punta a rassicurare il pubblico, evidenziando che il ducato segue gli standard legislativi del Regno Unito e pubblica annualmente i suoi bilanci, i quali sono sottoposti a revisione indipendente.

Per quanto riguarda il Ducato di Cornovaglia, il portavoce ha ribadito che il ducato è impegnato anche in iniziative sociali come la riduzione delle emissioni e il sostegno alla salute mentale per i residenti nelle proprietà del ducato. Inoltre, il Principe William avrebbe recentemente deciso di fare investimenti significativi per rendere il Ducato di Cornovaglia a zero emissioni entro il 2032, dimostrando un impegno verso il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità.