Perché andare a vivere da soli ci spaventa ancora così tanto? C’è chi proprio non riesce a rinunciare a quella sensazione di ritornare a casa e trovarla piena. Che si tratti della casa dell’infanzia, dove vivono ancora i genitori, o di un appartamento condiviso con i coinquilini, la tendenza sempre più evidente è quella di non voler affrontare i momenti di solitudine. Del resto è questa una delle cause principali delle relazioni sbagliate che intessiamo, siano esse amicali che sentimentali.
Tornare la sera in una casa vuota può far scattare nell’immaginario comune una tradizionale e nostalgica scena di un film, eppure avere un nido vuoto da costruire a propria immagine e somiglianza non è uno scenario così spaventoso, tutto il contrario. Vivere da soli, infatti, ha tantissimi vantaggi, ma si tratta anche di un’esperienza che fa crescere e cambiare, che ci responsabilizza e ci mette davanti a nuove sfide da superare. Quella che all’apparenza è solo una casa, diventa il luogo della nostra trasformazione.
Vivere da soli: tutti i vantaggi
Molte persone ammettono di non sentire l’esigenza di trovare una casa propria e trasferirsi, dichiarandosi felici nel luogo dove ora si trovano, magari proprio tra le coccole e le attenzioni della famiglia o degli amici. Del resto, ci si chiede, perché abbandonare una comfort zone così accogliente per qualcosa di inedito e sconosciuto?
E in effetti non è sicuramente tutto rosa e fiori: vivere da soli è una vera e propria sfida da affrontare ogni giorno. A volte può essere faticoso, sicuramente lo è, perché non c’è nessuno ad ascoltare le lamentele di una giornata andata male, a preparare un manicaretto per risollevare una brutta serata o l’ennesima delusione.
Ci siamo solo noi, con i nostri mostri da affrontare, i sogni troppo grandi da contenere in un monolocale o bilocale e tutte quelle scelte di responsabilità che ora appartengono solo a noi. E ci sono i piatti da lavare, quelli non mancano mai, le pulizie da organizzare, i conti da far quadrare per pagare l’affitto e le bollette, senza dimenticarci poi della spesa, quella da fare nel tempo che ci resta tra un impegno e l’altro.
Tutte cose che al solo pensiero ci fanno già rimpiangere l’idea di aver pensato di andarcene a vivere da soli, ma che in realtà ci fanno vivere un’esperienza davvero unica, sicuramente di crescita sotto ogni aspetto. Sì perché andando a vivere da soli conosceremo davvero noi stessi, perché è in nostra compagnia che ci sveglieremo e andremo a dormire, tutti i giorni.
Proveremo a riparare quel rubinetto che perde prima di chiamare l’idraulico, ci ritroveremo a dover rinunciare a quella borsa che tanto volevamo per arrivare a fine mese, ma avremo una libertà paragonabile a poche cose nella vita.
Potremmo mangiare di notte in qualsiasi stanza dell’ambiente, comprare orpelli inutili e posizionarli in qualsiasi zona della casa, dormire fino a tardi o non dormire proprio. Trascorrere serate con amici, invitarli a restare per la notte e decidere di lasciare tutto in disordine per sistemare, poi, il giorno dopo.
E poi, vivere da soli, non vuol dire che siamo soli. Perché nei momenti di sconforto possiamo alzare il telefono o raggiungere gli amici e la famiglia. Possiamo salire in macchina e andare in un’altra casa, quella che appartiene al passato e ai nostri affetti più cari, quella che impariamo ad apprezzare, ancora di più, quando diventiamo diventiamo grandi.
Come superare la paura di andare a vivere da soli
I vantaggi di vivere da soli, come abbiamo visto, sono davvero tantissimi, primo tra tutti la libertà di fare ciò che vogliamo e di stabilire delle nuove regole che sono giuste per noi e per nessun altro. Questi però, lo sappiamo, non risolvono da soli il cruccio di molti, e cioè la paura di compiere questo passo importante.
Partiamo col dire che il distacco da un ambiente familiare è sempre un po’ traumatico. Si tratta di un cambiamento importante che spaventa e che ha bisogno di tempo per essere accolto nel migliore dei modi. Sicuramente va affrontato, e non dovremmo mai cedere alla prima crisi malinconica che arriva, perché quella ci sarà, inevitabilmente. Per farlo, il consiglio è quello di creare nuovi abitudini per adattarsi a una quella condizione di solitudine quotidiana che, lo ripetiamo, non è affatto da demonizare.
Vivendo da soli, infatti, si ha la possibilità di gestire il tempo nel modo migliore per noi. Possiamo dormire, rilassarci e leggere, dedicarci a noi stessi e alle nostre passioni senza essere disturbati o distratti dagli altri. Possiamo, e dovremmo, coltivare le relazioni più di prima, concentrandoci sulla qualità del tempo e non più sulla quantità.
Certo che ci sono i momenti di nostalgia, quelli sono inevitabili, così come ci saranno ostacoli e difficoltà, ma per quelli possiamo sempre contare sui rapporti che abbiamo costruito nel tempo, quelli che sanno resistere al tempo e alle distanze. Inoltre, affrontare i periodi più complessi “da soli”, ci permette anche di conoscerci per davvero, di adattare le sfide e di superarle con coraggio.
Insomma, possiamo definire la scelta di andare a vivere da soli un’esperienza davvero importante per la nostra crescita e per il raggiungimento dell’indipendenza e dell’autonomia sotto ogni punto di vista.