Tale madre tale figlia

Assomigliare alla propria madre non è una semplice coincidenza, lo dice la scienza

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Sei tutta tua madre. Quante volte ce lo siamo sentite dire? In stadi diversi della vita, abbiamo reagito in modo diverso. Durante l’infanzia, quando magari ci è capitato di infilare i piedini nelle sue scarpe con il tacco, ci ha fatto sentire grandi; da adolescenti, quando avremmo fatto di tutto per non assomigliarle nemmeno un po’, ci ha fatto arrabbiare; da genitori, quando la sua figura si sovrappone alla nostra inevitabilmente, ci siamo chieste se stessimo facendo la cosa giusta.

Se effettivamente ti senti molto simile a tua madre, oggi la scienza ci dice che esiste una rilevanza scientifica nel modo in cui madri e figlie sono connesse e che le fa risultare simili dal punto di vista emotivo e cognitivo. In uno studio del 2016, pubblicato sul The Journal of Neuroscience, si riportava che il cervello dei bambini è più simile a quello delle madri; secondo la dottoressa Fumiko Hoeft, docente associata di Psichiatria all’Università della California, questa maggiore vicinanza sarebbe riconducibile alla relazione prenatale intercorsa tra la madre e il feto e alle esperienze che entrambi hanno vissuto.

È una somiglianza, quella tra madri e figlie, che nasce quindi nella relazione neonatale e si sviluppa poi nella vita che segue la nascita. E include belle e brutte abitudini, predisposizioni caratteriali e di personalità e, purtroppo, allo stesso modo, anche una ereditarietà più forte di alcune patologie. Come dice la dottoressa Pichè, dell’Università del Quebec, questo dato può anche aiutare molto nella prevenzione di tali patologie. E, magari, in futuro, studiare il modo in cui le madri le hanno affrontate, potrà salvare le vite di molte figlie.

Molte somiglianze, in particolare nell’aspetto, nel carattere e nel comportamento, possono inoltre essere riconducibili, dicono gli esperti, alla cultura a cui madre e figlia appartengono. È infatti molto probabile che noi e le nostre madri abbiamo vissuto le stesse mode, le stesse difficoltà nel mondo del lavoro e nelle relazioni professionali, e persino qualche esperienza sentimentale simile. Questo perché il mondo, di solito, non cambia così velocemente da una generazione all’altra. Quelle che ti sembrano somiglianze esagerate, potrebbero quindi non essere frutto del “tale madre, tale figlia”, quanto invece, del tempo presente.

Sia che tu abbia avuto una relazione positiva con tua madre, sia che tu non l’abbia avuta, suggeriscono gli psicologi, poco importa. Durante la crescita, infatti, il processo di differenziazione, che parte dall’autoconsapevolezza di sé come individui unici e separati dagli altri, ci allontana dal modello di madre che abbiamo avuto.

In tale processo, è fondamentale darsi il permesso di essere simili o diverse, di tenere i capelli come nostra madre o come piace a noi, scegliere uno stile di relazione simile o completamente differente con le nostre figlie rispetto a quello che abbiamo ricevuto dalle nostre madri. In altre parole, è sempre scelta delle figlie se assomigliare alla propria madre oppure essere completamente diverse.