E se il comportamento tossico fosse il nostro?

Ci teniamo alla larga dalle persone tossiche. Ma se fosse il nostro atteggiamento a influire negativamente sulla nostra vita e su quella degli altri? 

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Siamo fatti di assolutismi e raramente ci concediamo i cosiddetti mezzi termini. Ci incolpiamo dei nostri errori, trasformando quei sensi di colpa in zavorre emotive dal peso immenso, ma a volte non sappiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni.

L’autocritica, in questo senso, è uno strumento potentissimo per la nostra crescita personale perché ci permette di analizzare il nostro comportamento e le nostre azioni. Dannosa, se si trasforma in giudizi severi, pericolosa se viene a mancare. E sì perché spesso siamo così concentrati sui comportamenti degli altri, su ciò che ci ferisce e che ci infastidisce, che spesso ignoriamo che in quello che ci accade abbiamo un ruolo tutt’altro che passivo.

È difficile mettersi in discussione, è vero, ma si tratta di un’azione doverosa nei confronti di noi stessi e delle relazioni che intessiamo. Perché anche se è difficile ammetterlo, quel comportamento tossico che tanto condanniamo può essere il nostro.

Come riconoscere una persona tossica

Parliamo di vampiri energetici per riferirci a persone che ci privano della nostra solarità, che sono in grado di influenzare negativamente le nostre emozioni e di oscurare la luce che ci appartiene. I vampiri sono ovunque: nelle case, nelle scuole, a lavoro e persino nella cerchia di amicizie che frequentiamo da una vita. I loro comportamenti sono vari e diversi, e spesso addirittura inconsapevoli, ma tutti portano alle medesime conseguenze: prosciugare le forze che albergano dentro di noi e portarci verso il basso. Imparare a riconoscerli è l’unico modo per evitarli.

Ma se questo atteggiamento tossico, che va a minare il benessere di ogni relazione costruita e delle persone che ne fanno parte, fosse il nostro? Come abbiamo anticipato, non è facile fare autocritica. Ci vuole coraggio per mettere in discussione se stessi, i propri pensieri e i propri valori. Eppure questa è un’azione necessaria per la crescita e per la nostra evoluzione, ma anche per i rapporti che andremo a costruire col tempo.

Il mio comportamento è tossico?

Essere onesti con se stessi è il primo passo per cambiare davvero le cose, per imparare a guardarle, e a guardarsi, da un’altra prospettiva. No, non è sempre colpa degli altri, non è vero che noi siamo perfetti e che non sbagliamo mai: queste consapevolezze possono aiutarci a iniziare un percorso gentile di autocritica.

Scoprire che se le cose non vanno è anche per colpa nostra, o che siamo noi la causa del malessere di chi ci sta accanto, non ci rende delle cattive persone, né tanto meno ci condanna a una sentenza senza possibilità di appello. Semplicemente ci dà la possibilità di cambiare le cose e di diventare persone migliori.

I motivi per cui si assumono dei comportamenti tossici possono essere diversi: un periodo particolarmente negativo della vita, un’educazione che si muove in questa direzione o un bagaglio esperienziale troppo ingombrante da accettare. A volte ci trasformiamo in vampiri energetici perché quel modo di agire è l’unico che conosciamo. Ma come abbiamo già detto sono nostri il diritto e il dovere di cambiare le cose. In che modo?

Per capire se in una relazione il comportamento tossico è il nostro dobbiamo porci alcune domande: come ci comportiamo nei confronti di chi ci chiede aiuto e sostegno? Celebriamo i successi degli altri o tendiamo a minimizzarli? Siamo capaci di gioire con loro e per loro? Proponiamo soluzioni davanti ai problemi o tendiamo a distruggerle? E poi, ancora, valorizziamo i pregi di ci sta accanto o poniamo l’accento solo sui difetti?

Rispondere a queste domande con sincerità è un grande passo avanti per cambiare atteggiamento e per mettersi in discussione. È importante, però, evitare giudizi troppo severi su se stessi che rischiano di vanificare tutto il lavoro svolto fino a questo momento.

I grandi cambiamenti, ovviamente, richiedo tempo, impegno e tenacia, ma passo dopo passo sarà possibile recuperare la bellezza di quei rapporti ormai spenti, e rafforzarli, ma soprattutto sarà più facile guardare le cose da un’altra prospettiva, decisamente più bella di quella precedente.