È un potere immenso, straordinario e benefico, quello che appartiene agli abbracci, donati e ricevuti. Tutti lo sappiamo, eppure nonostante si tratti di uno strumento che possiamo usare gratuitamente e illimitatamente, non sempre lo sfruttiamo.
Non lo facciamo perché ci sembra inopportuno lasciarci andare a slanci di dimostrazione affettiva alla nostra età, o perché preferiamo i saluti frettolosi ai lunghi abbracci, ma solo per una questione di logistica. Altre volte, addirittura, rinunciamo ai contatti fisici perché tanto ci sono le videochiamate che ci aiutano a sentirci vicini, soprattutto quando siamo lontani.
Eppure, quelle quattro braccia che si stringono, e si fondono all’unisono, valgono più di mille parole sussurrate al telefono. Sono il simbolo della presenza e della reciprocità, dell’amore e dei legami indissolubili, quelli destinati a durare per l’eternità. Ecco perché dovremmo sempre superare la vergogna e la timidezza per abbracciare ogni giorno i nostri genitori, per farlo prima che sia troppo tardi.
Un abbraccio che vale più di mille parole
Dimostrare l’affetto e l’amore che nutriamo verso gli altri, anche attraverso il contatto fisico, è qualcosa che non riesce in egual maniera a tutti. Se è vero, infatti, che è più facile lasciarsi andare con un partner o con gli amici di una vita, a volte è più difficile farlo con i genitori. Eppure quale miglior modo, se non quello di stringersi in un abbraccio, per consolidare un legame che è di per sé già fortissimo?
Spesso risparmiamo gli abbracci ai bambini, convinti che loro, più degli altri, ne abbiano bisogno. In realtà però ci sbagliamo perché nessuno resta immune dal potere benefico di questi, neanche gli adulti. Eppure, troppo spesso e per motivi differenti, centelliniamo queste manifestazioni soprattutto verso i nostri genitori.
Lo facciamo perché ci sentiamo abbastanza grandi da poter mettere da parte le dimostrazioni melense, oppure perché diamo per scontato quel legame che ci unisce a mamma e papà e la loro presenza nella nostra quotidianità. Eppure, la vita ci insegna a volte anche in maniera brusca e dolorosa, che nulla è per sempre.
I genitori, come tutti, invecchiano prima o poi. E oltre alla presenza e l’aiuto concreto, hanno anche bisogno di una vicinanza emotiva, di abbracci sinceri e di dimostrazioni d’affetto. Anche noi necessitiamo di questo: di momenti di condivisione intimi ed eterni da conservare per sempre nello sguardo e nel cuore.
Abbraccia ogni giorno tua mamma e tuo papà
Non c’è bisogno di elencare le tante evidenze scientifiche che confermano che tutti, indistintamente, abbiamo bisogno degli abbracci, perché a farlo ci pensano le nostre stesse esperienze, tutte le meravigliose sensazioni che proviamo quando ci abbandoniamo alle braccia di una persona che amiamo.
Protezione, calore, presenza, affetto, sicurezza, ma soprattutto amore. Sì, un abbraccio, con tutta la sua fisicità, è in grado di trasmettere tutto questo senza bisogno di parole.
Troppo spesso, però, presi dai mille impegni quotidiani e da quella frenesia che caratterizza la nostra vita, ci dimentichiamo dell’importanza di questi piccoli gesti. Quelli che fanno bene ai bambini, ma anche agli adulti, soprattutto ai nostri genitori, proprio loro che ci hanno dato tutto quello che avevano, che ci hanno insegnato a vivere, che sono rimasti sempre un passo dietro di noi per permetterci di cadere, di sbagliare e di fallire, per poi aiutarci a rialzarci.
Se lo meritano un abbraccio, anzi dieci, cento e mille, i nostri genitori, ogni giorno e tutti i giorni. Affinché gli arrivi la nostra gratitudine, la nostra presenza e tutto l’amore che nutriamo nei loro confronti. Facciamolo adesso, senza rimandare più, prima che sia troppo tardi.