#PostaDelCuore

Mia moglie si trascura e non so più come dirglielo

Le donne, dopo il matrimonio e la gravidanza, si trascurano. Non è solo un luogo comune perché a volte succede, ma i motivi sono tutt'altro che scontati

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Sono sposato da 8 anni e ho un bambino di tre. Io e mia moglie lavoriamo entrambi, ma siamo molto fortunati perché abitiamo vicino a mia cognata che, lavorando part time e avendo due figli già grandi, ci dà una grossa mano con nostro figlio. Anche i miei genitori fanno la loro parte essendo dinamici e in gamba. Arrivo al punto. Quando ho conosciuto mia moglie era una donna molto bella, curata e ben vestita. Dopo la gravidanza si è lasciata andare. Non ci tiene più, ha quasi smesso di truccarsi, non si tinge più i capelli, veste in modo sciatto. Io sono uno che ci tiene, da giovane ho praticato sport a livello agonistico e ancora oggi, seppur in maniera nettamente minore perché preferisco dedicare tempo alla mia famiglia, continuo ad allenarmi. Mia moglie è senza dubbio una persona interessante al di là dell’aspetto, ma non nascondo che mi dispiace vederla così. Ho provato a dirglielo con tatto, ma non ci sente.

Cambiano le situazioni, le età anagrafiche, i nomi e le dinamiche, ma la storia resta la stessa, ed è così ormai da anni. Sì, il luogo comune che noi donne iniziamo a “trascurarci” dopo il matrimonio, ma soprattutto dopo la gravidanza, trova riscontro anche nella realtà, come le tue parole confermano. Ovviamente non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma non possiamo neanche negare che sì, succede, e i motivi sono tutt’altro che scontati. Ed è proprio su questi che vorrei soffermarmi per riflettere insieme a te e per mostrarti una prospettiva diversa da quella che vedi adesso.

Devo per forza di cose premettere che non conosco te, né tua moglie, né tanto meno le dinamiche della coppia e della famiglia. E con dinamiche intendo anche l’organizzazione e la gestione della casa e di vostro figlio, alle quali si aggiungono anche gli eventuali impegni personali e professionali. Ti dico questo perché l’arrivo di un figlio sconvolge tutto e crea, inevitabilmente, delle nuove abitudini che facilitano – o che comunque dovrebbero farlo – quella che è la scansione dei tempi quotidiani.

Forse, essendo tu una persona che tiene particolarmente al look, hai già bene in mente quanto può essere dispendioso, in termini di tempo, occuparsi di trucco, parrucco e scelta di outfit. Non che questo debba trasformarsi in una scusa per non prendersi cura di sé, intendiamoci. Sono fermamente convinta che ritagliarsi del tempo per se stessi sia un atto d’amore doveroso al quale non dovremmo rinunciare mai, anche nei periodi più pieni e complicati.

Ti parlo da donna, e ti dico che per me è davvero molto importante occuparmi dei miei capelli, così come del trucco o degli abiti da indossare. È qualcosa che mi fa stare davvero bene, e per questo non ci rinuncio. Ma quello che fa stare bene a me, e che diventa quasi una priorità quotidiana, potrebbe non avere lo stesso valore per gli altri né tanto meno per tua moglie.

Tu racconti che dopo la gravidanza si è lasciata andare, è questo quello che percepisci quando la guardi da qualche anno a questa parte. Lei, però, potrebbe solo aver smesso di dare importanza a qualcosa per organizzare meglio le sue giornate, e in questo non c’è niente di sbagliato. Lo so che la tua non è un’accusa nei confronti di un cambiamento che è visibile, tuttavia piuttosto che fargli notare quanto si trascura ti invito ad approfondire i motivi di quella che tu percepisci come “sciatteria”.

Insomma, la cosa più importante per lei, e per tutti in generale, è stare bene con se stessi nelle forme e nei modi che vogliamo e che scegliamo. Quindi sì, al di là delle tue preferenze che sono umane e comprensibili, io ti consiglio di parlarne ancora con lei. Questa volta, però, per chiederle come sta, se è felice o se è stanca, se le manca andare dalla parrucchiera e fare shopping oppure, più semplicemente, se ha bisogno di un po’ di tempo per tornare a dedicarsi a se stessa.