Gravidanza: come rimanere incinta dopo un aborto

Dopo il trauma dell'aborto molte donne si chiedono come rimanere incinta e affrontare una nuova gravidanza

Secondo alcune ricerche il 15% delle gravidanze si interrompe nelle prime otto settimane a causa di un aborto spontaneo. Le cause possono essere diverse e spesso anche gli stessi medici hanno difficoltà a comprendere cosa sia realmente accaduto. Proprio per questo molte donne sognano, dopo un aborto, di rimanere di nuovo incinta, ma si chiedono quale sia il modo e il momento giusto per affrontare una nuova gravidanza in modo sereno e senza vivere ancora una volta il dramma della perdita.

Come rimanere incinta dopo un aborto

Dopo un aborto spontaneo, dal punto di vista fisico riprende immediatamente l’ovulazione. Ciò significa che basterà aspettare due cicli mestruali per consentire all’utero di assumere nuovamente le condizioni originali, dopodiché la donna potrà rimanere ancora una volta incinta. L’OMS però consiglia di aspettare sei mesi prima di affrontare una nuova gravidanza, questo perché alcuni studi avrebbero dimostrato che il concepimento in questo periodo avrebbe un più basso rischio di terminare con un secondo aborto spontaneo. Nonostante ciò non ci sono posizioni univoche riguardo il momento o il modo giusto per rimanere incinta dopo un aborto spontaneo.

Diversi medici consigliano di provare subito dopo ad avere un figlio per superare il dolore, mentre altri sono convinti sia meglio attendere un minimo di due cicli mestruali. Ovviamente è importante considerare caso per caso, anche riguardo lo stato psicologico della donna coinvolta. Molte superano subito il trauma, altre si sentono in colpa per non essere riuscite a portare a termine la gravidanza.

Ci sono precauzioni mediche da seguire per rimanere incinta dopo un aborto? Dopo un aborto spontaneo, anche in caso di raschiamento, non ci sono rischi particolari, nè precauzioni da seguire per la nuova gravidanza. Se non si tratta di un problema frequente per la donna o di un aborto avvenuto quasi a fine gravidanza, i controlli da fare sono quelli tipici. Il medico solitamente prescrive un’ecografia transvaginale, per valutare le condizioni dell’utero, e gli esami del sangue. La cosa fondamentale prima di affrontare una nuova gestazione, rimane lo stato psicologico della madre, che dovrebbe, dopo il trauma, dedicare un po’ di tempo a se stessa e affrontare il lutto con uno psicoterapeuta.