Dagli errori si dovrebbe imparare eppure io non smetto di inciampare sempre nello stesso. Ho 36 anni, un buon lavoro, una casa tutta mia e tanti amici che riempiono la mia vita, ma le relazioni sono un punto dolente per me. Non faccio che collezionare disastri, uno dopo l’altro. Un po’ per colpa dei tanti casi umani che incontro, un po’ anche per colpa mia che continuo a essere attratta da personaggi poco raccomandabili. Mi ero promessa di non commettere gli stessi errori e di valutare bene a chi affidare il cuore questa volta, e poi è arrivato M., con la sua bellezza e il suo fascino, con quei modi di fare che mi hanno conquistata e ammaliata. Ci frequentiamo ormai da qualche mese, ogni giorno che trascorro con lui sembra una favola, ma poi sparisce per giorni, non mi cerca e se glielo faccio notare si allontana ancora di più, allora ingoio il rospo e prendo tempo perché lui mi piace veramente troppo. Ecco, mi sono innamorata dell’ennesimo stronzo, che faccio?
Sapere che non sei l’unica a cadere nella trappola del “Bello e dannato”, non ti consolerà, lo so. Eppure non posso negare che questo è uno schema che tutte conosciamo bene e che abbiamo portato avanti per tanto o poco tempo. C’è chi ha scelto di romperlo, e di lasciarselo alle spalle, e chi, come te, continua a seguirlo. La vera domanda è: perché lo fai?
È un quesito, questo, che devi porti sinceramente. Ma non aspettarti di ricevere da te stessa risposte uniche e assolute in grado di sciogliere l’enigma che ti attanaglia, almeno non subito.
Mi spiego meglio. Tutti commettiamo degli errori, e mai in vita mia ho pensato che questi siano fini a se stessi, anzi. Sono proprio loro che ci danno la possibilità di crescere, di evolvere e di migliorare. Ci aiutano a capire chi vogliamo diventare, ma anche ad alzare l’asticella delle aspettative, delle concessioni e delle tolleranze. Ci permettono persino di individuare chi è che vogliamo al nostro fianco, siano amici, familiari o partner.
Quando, invece, nonostante abbiamo riconosciuto i nostri errori continuiamo a inciampare in essi, vuol dire che c’è qualcosa che blocca la nostra crescita. Vuol dire che in quello schema, anche se evidentemente fallato, ci stiamo bene, o almeno è questo quello di cui ci convinciamo. Perché a volte la sofferenza emotiva che nutriamo quando ci infiliamo in relazioni che conoscono già il loro epilogo sembra più confortante di quello che non conosciamo. Perché l’ignoto fa paura a tutti.
Ritorniamo quindi alla domanda iniziale: perché hai scelto di frequentare M. nonostante le avvisaglie iniziali? Come mai non sei fuggita via alla prima sparizione? E perché, come dici tu, ti sei innamorata ancora dell’ennesimo stronzo? Ma soprattutto perché scegli di affidarti a chi sai già che inevitabilmente ti farà soffrire?
Potrei dirti che lo hai fatto perché in realtà non sei ancora pronta ad affidare il tuo cuore a qualcuno, e a farlo per davvero, oppure che forse la ricerca dell’amore, così come lo hai sempre sognato, ti porta a commettere qualche errore di valutazione. Forse lo hai fatto perché sei stanca di collezionare dei disastri sentimentali o perché probabilmente questa tipologia di rapporti è l’unica che conosci, e come ti ho scritto poco fa tendiamo sempre a lasciarci andare quando davanti abbiamo delle situazioni che conosciamo, anche se non sono le migliori. Ma potresti averlo fatto anche perché hai paura di stare da sola o perché sei stanca di esserlo.
Io non posso saperlo, non ho la presunzione né la capacità di poter sciogliere questo rompicapo. Una cosa però posso dirtela: meriti molto di più di qualcuno che si conceda a te a intermittenza o solo nei ritagli di tempo, ma forse l’intoppo sta proprio qui, nella mancata consapevolezza di quanto valore hai.
Fai così, prenditi un po’ di tempo per analizzare la tua vita, per cogliere la bellezza di tutto quello che hai costruito in questi anni. Concentrati su questo, e non su quello che ti manca. Hai te stessa, a cosa ti servirà mai l’ennesimo M.?