#SegretiDelCuore

Gesti d’amore con un amico: cosa significano, come comportarsi

Tra di noi ogni tanto scattano carezze, una volta anche un bacio ma poi nulla di più: siamo amici o c'è altro? Ecco cosa accade quando i confini tra amicizia, attrazione e amore si confondono

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato: 17 Gennaio 2025 20:30

C’è un ragazzo nella mia compagnia che considero il mio migliore amico. Andiamo a correre insieme, parliamo molto, la mattina facciamo colazione insieme al bar. Abbiamo le stesse opinioni su molte cose e ridiamo spesso. Ogni tanto scattano delle carezze prolungate e una volta ci siamo anche baciati: cosa significa? La nostra è un’amicizia “plus” o  qualcosa di più?

Cris

Nell’amicizia tra donna e uomo entrano in gioco fattori che sono comuni al sentimento amicale e all’amore, come complicità, conforto, attrazione, sintonia, supporto e affetto. In questo piacevole groviglio di elementi, talvolta possono manifestarsi anche gesti “romantici” di difficile interpretazione. Come capire il loro significato reale?

Noi, gli altri e la zona di sicurezza

Tutti abbiamo una zona di sicurezza intorno al nostro corpo. Nella cultura occidentale, la distanza che si ritiene “giusta” tra persone è più o meno quella di un braccio. Il fastidio che proviamo in ascensore con altre persone, quando ci troviamo a fissare un punto nel nulla pur di sentirci “lontani” dagli altri, è il classico esempio di quanto la vicinanza non voluta possa metterci a disagio, se non addirittura in allarme.

La distanza giusta

La disciplina semeiotica che ha definito i parametri delle distanze fisiche tra persone si chiama prossemica, elaborata dall’antropologo americano Edward T. Hall. Secondo questa teoria…

  • La “distanza intima” (0-45 cm) indica che tra le persone c’è una relazione che prevede e consente di condividere le emozioni, toccarsi, parlarsi a bassa voce, baciarsi.
  • La “distanza personale” (45–120 cm) è quella che manteniamo per le relazioni più informali e per gli amici. In questa zona possiamo vedere e toccare l’altro, ma di solito non ne sentiamo l’odore.
  • La “distanza sociale” (1-4 metri) si stabilisce per la comunicazione tra conoscenti o il rapporto insegnante-studente, datore di lavoro-lavoratore.
  • La “distanza pubblica” (oltre i 4 metri) è quella per le pubbliche relazioni come conferenze, incontri istituzionali, lezioni universitarie.

Cosa c’entra tutto questo con l’amicizia che sembra amore ma non lo è, o forse sì, perché ci tocchiamo e ci baciamo? C’entra eccome. Se la distanza minima che di solito si stabilisce tra amici è di una quarantina di cm, è chiaro che se permettiamo spesso a un amico di avvicinarsi di più, può voler dire che tra noi c’è qualcosa di diverso.

Se la vicinanza si annulla

Al di là delle teorie scientifiche, è vero che se tra amici ci si abbraccia, ci si tocca sulla spalla, ci si bacia sulla guancia, poi però ci si ferma lì, perché i gesti successivi accorciano le distanze e sarebbero fuori luogo in una relazione non sentimentale.

Eppure capita che tra un’amica e un amico ci sia molta vicinanza, più di quella solita in questi rapporti. E s’infrange anche la distanza più esigua che possa esserci tra due persone: ci si bacia, un’azione che annulla lo spazio tra due corpi, sovrapponendo le labbra, aprendo la bocca, toccandosi con la lingua.

Questo significa che abbiamo entrambi abbassato le difese dei nostri confini e abbiamo azzerato le distanze, consentendo all’altro di entrare nella nostra zona di sicurezza di vicinanza “intima”.

Quanto amore c’è in un bacio

Il bacio, prima ancora che “Apostrofo rosa tra le parole t’amo” (come scrisse Edmond Rostand nel suo Cyrano de Bergerac) è un segnale di attrazione e di desiderio.

  • Se accade tra due persone che si conoscono bene e godono della reciproca compagnia, facendosi confidenze e ridendo delle stesse cose, forse significa che tra loro la situazione sta davvero cambiando e l’amicizia sta diventando amore.
  • Ma l’attrazione e il desiderio possono comparire anche in una relazione amicale, senza che ci sia vero amore. Complici di baci ardenti e abbracci appassionati possono anche essere alcune circostanze favorevoli (ballare in discoteca, cantare ad un concerto, passare una sera a chiacchierare, ridere in un locale dove i drink sono abbondanti). Sono i misteri della chimica umana, che ci porta a confondere territori che culturalmente sono ben distinti ma istintivamente molto meno.

Le domande da farci (da sole)

Non capiremo realmente cosa stia accadendo se non decidiamo di riflettere da sole su quello che è successo. Facciamoci queste domande:

  • Cosa provo davvero io per lui?
  • Mi piace fisicamente?
  • Ho voglia di fare sesso con lui?
  • I gesti di intimità che condividiamo mi sembrano naturali o forzati?
  • Immagino un futuro con lui in una relazione di coppia?

Cercare di rispondere a questi interrogativi ci aiuterà a chiarirci le idee.

Dobbiamo parlare con lui

A spiegare efficacemente la situazione sarà un dialogo aperto e sincero con l’amico in questione (soprattutto se entrambi siamo coinvolti in altre relazioni). Ignorare questi eventi o sperare che si risolvano da soli può portare a fraintendimenti e tensioni.

Come iniziare il discorso? Ricordiamoci che ci conosciamo bene, quindi non abbiamo bisogno di tanti giri di parole per venire al dunque: “Senti, che mi dici circa il bacio che ci siamo dati?”. Possiamo anche aggiungere “Per me è stato importante (carino, buffo, piacevole, strano)”.

  • Potremmo scoprire che quel bacio era proprio l’espressione di un amore taciuto che, con le circostanze adatte, è venuto allo scoperto.
  • Potremmo invece capire che è stato un gesto di pura attrazione che covava da tempo e si manifestava con quei contatti fisici molto ravvicinati, senza essere espressione di un sentimento romantico.

Se è amore

Se entrambi sentiamo che c’è qualcosa di più della sola amicizia, potremmo voler esplorare questa possibilità. Ma è importante farlo con cautela e rispetto. Cambiare la natura di una relazione può essere elettrizzante ma anche rischioso: non è detto che un’amicizia perfetta possa trasformarsi in un amore altrettanto gratificante. Ma vale la pena provarci.

Se è friendzone

Se non proviamo entrambi lo stesso sentimento la relazione ne sarebbe sbilanciata, perché uno dei due verrebbe comunque mantenuto nella scomoda friendzone a macerarsi nella speranza (vana) che l’altra persona ammetta di amarlo. Meglio quindi allontanarsi per un po’, anche se a fatica, per il bene di entrambi.

Se è una via di mezzo

Ci sono poi delle relazioni alternative che potrebbero verificarsi.

  • Si può diventare “amici con benefici” (traduzione di friends with benefits, frase che per prima definì questa condizione espressa in italiano con un termine per niente elegante) ovvero amici di sesso e basta, senza coinvolgimento emotivo e sentimentale di nessun tipo (nemmeno di amicizia) né obblighi, responsabilità e  tanto meno diritti.
  • Si può invece optare per una “situationship”, ovvero un rapporto più ampio che però non è di coppia nel senso tradizionale del termine, quindi molto libero e svincolato da quasi tutte le regole non scritte che governano un rapporto “ufficiale”.

Ok, sono relazioni dinamiche e contemporanee, ma che fatica vivere sempre in bilico sul ciglio dei sentimenti!

Pensiamoci ma ascoltiamo il cuore

Una cosa è sicura: il vero amore non ammette dubbi o fraintendimenti,perchè spazza via tutte le sovrastrutture e punta dritto al cuore, senza se e senza ma. Per capire dunque cosa sta accadendo all’amicizia che sembra in fase di trasformazione, analizziamo razionalmente la situazione ma ascoltiamo anche la voce interiore dell’istinto e dei sentimenti. Di solito non sbaglia.