Probabilmente penserete che non sono affari miei, e forse avete anche ragione. Ma vi assicuro che non è bello veder soffrire una persona alla quale si vuol bene, senza sapere come aiutarla. Vi scrivo per la mia migliore amica, una persona splendida, disponibile e affettuosa. Certo anche lei ha dei difetti, come tutti, ma posso dirvi che è una brava ragazza. Ed è anche molto carina. Eppure, nonostante questo, non ha mai avuto una vera storia d’amore. Un po’ per colpa degli uomini che ha incontrato, ma un po’ anche per colpa sua, che si va sempre a infilare in situazioni complicate con persone che non hanno voglia di impegnarsi o che peggio, lo hanno già fatto con altre. E nonostante soffra parecchio, continua a commettere gli stessi errori, perché la verità è che lei non sa stare da sola. Sono anni che le sto accanto e le do consigli, ma lei non mi ascolta e non cambia mai niente. Io davvero non so più come aiutarla.
Preoccuparsi per qualcuno che soffre è sempre un gesto nobile che denota tutta l’umanità che ci appartiene. E non è vero che non sono propriamente affari tuoi, perché questa ragazza fa parte della tua vita. Mi pare evidente che ricopre un ruolo fondamentale nella tua quotidianità, e preoccuparsi per il suo benessere mi sembra più che naturale. Se fosse stato il contrario, piuttosto, sarebbe stato assai strano.
Credimi quando ti dico che condivido il tuo desiderio di aiutarla, così come riesco a comprendere la frustrazione che provi nel sentirti impotente davanti alla sua sofferenza, soprattutto quando i tuoi saggi consigli non vengono ascoltati. Ma io credo che fino a questo momento tu hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per essere una buona amica per lei. E sono certa che lo sei tutt’ora.
Però è proprio vero quel detto che dice che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. L’esperienza ci insegna che sono tante le persone che non vogliono ascoltare cosa abbiamo da dire, anche quando tutto ciò che facciamo è solo prenderci cura di loro. Ma il cambiamento non è qualcosa che possiamo imporre agli altri, perché viene da dentro.
Con le tue poche parole hai delineato un quadro completo che tutte abbiamo osservato da vicino. Un po’ perché è capitato a noi di indossare i panni della tua amica, altre volte perché abbiamo assunto quel ruolo che adesso spetta a te, quello di salvare un’amica da un uomo sbagliato, di sgridarla per l’ennesimo errore, e poi di trascorrere intere giornate, e serate, ad asciugare le sue lacrime con un solo obiettivo, provare ad alleviare il dolore di quel cuore infranto.
Credo che nella tua amica sia così radicato il desiderio di amare e di non restare sola, che questo sa essere più forte di ogni scelta razionale e logica. È per questo che si imbatte in quelle crociate infinite che la portano sempre lì, alla ricerca del principe azzurro. Ma tu, davvero, non puoi impedire tutto questo.
L’unica cosa che puoi fare è restare al suo fianco, come hai fatto fino a questo momento, e offrirgli il tuo ascolto incondizionato. Non giudicarla e non criticare le sue scelte, anche se sono razionalmente sbagliate. Piuttosto aiutala a riconoscere il suo valore, quello che le appartiene per natura ma che lei non riconosce perché non si sente completa. Prendila per mano e aiutala a rinascere ogni volta un po’ più forte di prima. Del resto è questo che fanno le migliori amiche.