Il distacco emotivo: cos’è, quando serve e come coltivarlo

Il distacco emotivo può essere sintomo di un problema nel gestire le emozioni ma a volte può risultare utile: quando e come coltivarlo in modo sano

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Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Pubblicato: 26 Aprile 2022 08:56

Tutti noi, di tanto in tanto, affrontiamo momenti difficili carichi di stress e ansia; tuttavia, se ci rendiamo conto di non essere capaci di provare vere emozioni o abbiamo paura di provarle, potrebbe significare che siamo in presenza di un Disturbo da distacco emotivo.

Tra i sintomi principali del distacco emotivo ci sono:

  • incapacità o difficoltà a esprimere le proprie emozioni;
  • offuscamento delle proprie emozioni;
  • mancanza di empatia verso il prossimo;
  • difficoltà a mantenere forti relazioni personali;
  • imbarazzo e senso di inadeguatezza in compagnia di altri;
  • difficoltà a mostrare amore e affetto verso i propri familiari o amici;
  • incapacità a impegnarsi in una relazione.

Quando il distacco emotivo è sano

Il Distacco Emotivo può essere di due tipi: volontario o involontario.

Il distacco emotivo volontario si ha quando un soggetto decide volontariamente di limitare il contatto con determinate persone per il proprio benessere emotivo. Ad esempio, se decidiamo di troncare i rapporti con un familiare perché in sua compagnia non ci sentiamo bene emotivamente, stiamo applicando le tecniche del distacco emotivo.

Il distacco emotivo involontario, invece, a differenza di quello volontario, si ha quando un soggetto non è in grado di provare sentimenti autentici e, soprattutto, manifestarli.

Nel primo caso il distacco emotivo è utile e benefico; in presenza di un distacco emotivo involontario, invece, è necessario “correre ai ripari” per stare bene non solo fisicamente ma anche, e soprattutto, emotivamente.

Come coltivare il distacco emotivo

Come per qualsiasi altro disagio psicologico, più o meno grave, anche per il disturbo da distacco emotivo esistono delle strategie per imparare a gestirlo, così da tornare a essere padroni dei propri sentimenti e emozioni.

Ecco di seguito dei semplici consigli per coltivare il distacco emotivo nel modo giusto.

  • Impara a esprimere le tue emozioni.  Molte pensano che piangere sia da deboli e per questo reprimono le proprie emozioni chiudendosi in se stesse. Riflettere prima di parlare, e respirare profondamente può aiutarti a esprimere le tue emozioni nel modo giusto senza la paura di essere giudicate o fraintese;
  • Impara a meditare. La meditazione è il modo migliore per ridurre i sentimenti e i pensieri negativi, contribuendo così a aumentare la calma e la concentrazione, riducendo l’ansia e lo stress. Inoltre, la meditazione può aiutarti a capire il perché delle tue emozioni e come queste influiscono sui tuoi comportamenti;
  • Inizia a scrivere un diario. Scrivere i propri sentimenti e emozioni aiuta a riconoscerli, così da sapere come comportarsi successivamente. Ogni giorno prenditi del tempo per riflettere sulle scelte che hai fatto e per farti domande del tipo: “Cosa ho provato in quel momento?” e “Cosa posso imparare da questo episodio?”;
  • Inizia a praticare attività fisica con regolarità, poiché questa contribuirà al tuo benessere emotivo;
  • Stabilisci dei confini emotivi, così che le “persone tossiche” intorno a te non riescano a farti del male, contribuendo ad aumentare sempre più il tuo distacco emotivo nei confronti degli altri;
  • Chiedi aiuto ad uno psicologo. Quando si soffre di disturbo da distacco emotivo non sempre è possibile riuscire a risolvere il problema da sola. Ciò che può aiutarti é chiedere aiuto a uno specialista. Prendere questa decisione infatti, può essere la scelta migliore, poiché uno psicologo ti può aiutare a capire il perché delle tue emozioni e come queste influiscono su di te.