Parliamo sempre di amore, di sentimenti e di emozioni, di quel cuore da inseguire a tutti i costi, anche quando non lo comprendiamo. Poche volte, invece, parliamo del tempo. Eppure lui non è forse la cosa più preziosa che abbiamo? Eccome se lo è, è l’unica cosa che davvero ci appartiene. Un dono prezioso che dovremmo proteggere, senza scuse, nell’unico modo richiesto: vivere.
Troppo spesso, però, quel tempo che tanto imploriamo lo sprechiamo e lo facciamo proprio per inseguire chi non ci merita. Per amare chi non ci ama. Una trappola, la più subdola, dalla quale non riusciamo a liberarci e che conosce solo sconfitti. Perché mentre lì fuori tutto scorre più veloce che mai, noi rischiamo di perdere tutto. Il tempo e l’amore nei confronti di noi stessi.
Questo accade per tante ragioni, più o meno consce. Succede perché abbiamo paura della solitudine, perché ci accontentiamo e perché ci siamo convinti, per qualche strana ragione, di aver bisogno di una metà della mela per vivere. Accade perché ci nascondiamo dietro alla scusa del cuore che non si può comandare e perché, in fondo, siamo tutti un po’ innamorati dell’amore. Eppure, questo, non chiederebbe mai un prezzo così alto.
Amare per due: quando il sentimento non è corrisposto
L’amore, si sa, è il sentimento che muove il mondo. Facciamo ogni cosa per amore, ridiamo, piangiamo, giriamo il mondo e, ancora, sacrifichiamo persino il nostro benessere e la felicità. E questo, a pensarci, è un paradosso perché l’amore, nella sua forma più pura e autentica, non chiederebbe mai un sacrificio così alto.
Dovrebbe essere, al contrario, libertà, protezione, gioia e bellezza, reciprocità e condivisione. Ma le relazioni che viviamo, a volte, sanno trasformarsi nell’esatto opposto. E in tutto questo, l’amore, che ruolo ha?
Cominciamo col dire che non è vero che l’amore è complicato, come in molti sostengono. E essere complesse, piuttosto, sono le relazioni perché sono gestite da noi. Siamo noi che scegliamo le tacite regole che le governano, sempre noi a nutrirle o a distruggerle, a rafforzarle o a indebolirle. Siamo noi a decidere che tipo di rapporto vogliamo e, soprattutto, a chi donare il nostro cuore.
Lo facciamo, eccome se lo facciamo. Ma spesso individuando le persone sbagliate, investendo il nostro tempo in chi, a conti fatti, ci restituisce solo briciole. I motivi per cui ci ritroviamo ad amare per due sono tanti, profondi, e spesso radicati dentro di noi. Hanno a che fare con la paura della solitudine e del fallimento, con le aspettative e i sogni infranti, con il desiderio di amare e di trovare l’anima gemella. E nessuna di queste motivazioni ha a che fare, per davvero, con l’amore.
L’amore è reciprocità
L’amore unilaterale, quello che forse abbiamo sperimentato tutti una volta nella vita, è la perdita di tempo più grande della nostra esistenza. Brutale, è vero, ma estremamente reale. Una situazione del genere non può essere chiamata “amore”: non fa parte dell’amore il non essere amati perché questo sentimento si basa sulla reciprocità, sulle emozioni e la presenza, sul dare e l’avere.
L’amore non corrisposto è di per sé un controsenso perché non è amore, e investire tempo con qualcuno che c’è, ma non c’è, ci porta solo a sprecare il tempo, forse il migliore, della nostra vita.
Se decidiamo di tenere in piedi, da soli, una relazione con una persona che non condivide il nostro sentimento, l’epilogo sarà uno soltanto: un percorso difficile fatto di paura, poca autostima, confusione e dolore che ci segnerà per sempre e che, inevitabilmente, influenzerà anche le nostre relazioni future. E non è questo che ci meritiamo.
Prima quindi di continuare a tenere in piedi una storia, anche quando questa non ha più ragione di esistere, ricordiamoci che l’amore vero fiorisce, e vive, solo quando sentimenti e azioni, dei due protagonisti di un rapporto, lavorano all’unisono. Tutto il resto è tempo sprecato che non tornerà più.