#SegretiDelCuore

A me piacciono le coccole ma al mio ragazzo no: come lo convinco?

Le coccole sono i gesti con cui ci scambiamo emozioni affetto, fiducia. Se un partner è riluttante a compiere queste azioni, dimostriamogli che la tenerezza è una risorsa "magica" che fa (molto) bene a tutti e due

Marina Mannino

Giornalista

Sto con D. da un anno. Lui ha 18 anni, io uno di meno. CI conosciamo fin da bambini ma solo un anno fa abbiamo capito di amarci. Siamo felici, andiamo d’accordo su tutto, anche nel sesso. Spesso mi viene istintivo tempestarlo di coccole, accarezzarlo, tenerlo abbracciato. Lui lascia fare, ma non mi coccola mai per primo. Perché è così orso? Forse non gli piacciono le mie coccole? Sbaglio io a fargliele?

Marghe

Non è facilissimo lasciarsi andare alla dolce arte delle coccole. Esporsi ad effusioni e tenerezze è un rischio al quale molti non vogliono sottostare. Accettare di farsi abbracciare, baciare e toccare con la sola intenzione di darsi affetto e non con quella di fare sesso, per una certa categoria di uomini è inappropriato e poco virile. A noi invece le coccole piacciono tanto. Forse perchè intuiamo il loro profondo significato.

Via libera all’ormone dell’amore

Evidentemente noi percepiamo l’importanza fisica e chimica dello scambio di abbracci, carezze e baci. I gesti di vicinanza e intimità producono una reazione neurobiologica nel nostro cervello che porta alla disposizione positiva verso l’altro, all’accudimento reciproco, alla fiducia nell’altro e alla protezione. Si verifica il rilascio di ossitocina, l’ormone dell’amore, che suscita altruismo, generosità, comprensione ed empatia e una riduzione del cortisolo, l’ormone dello stress. Diciamolo al nostro lui, deve avere ben chiaro  a cosa rinuncia!

L’importanza di un abbraccio

Nel semplice gesto di un abbraccio compiamo qualcosa di fondamentale nella relazione con una persona: ci poniamo in una condizione di vulnerabilità, dato che l’abbraccio infrange la zona di intimità (30 cm intorno al corpo) nella quale ci si sente sicuri. Insomma, abbracciandoci ci affidiamo totalmente all’altra persona, comunicando così non solo prossimità e fiducia, ma attivando una percezione dell’altro molto fisica: ne sentiamo l’odore, il respiro, il calore del corpo. Questo ci permette di sintonizzarci appieno tra di noi.

Gesti d’intimità e di gioco

La coccola diventa un momento di condivisione emotiva e di comunicazione non verbale che si attiva tramite i gesti, creando esclusività e rendendo il rapporto gioioso e giocoso. Questa comunicazione così intima e diretta è importante tra le coppie consoliate come tra quelle di giovanissimi, che stanno imparando a conoscersi.

Uno stereotipo da superare

Allora perché i cocciuti sostenitori del “no alle coccole” sono insensibili a questo comportamento così importante? Culturalmente e storicamente, il ruolo maschile si è andato formando intorno all’immagine dell’uomo grintoso, efficiente, concreto, che non deve mostrare sensibilità eccessiva o fragilità emotiva. Il rischio è quello di apparire attaccabile e indifeso. Ma nell’occidente del 2023 questo stereotipo ha un po’ fatto il suo tempo, soprattutto tra i più giovani. Chi ha ancora bisogno dell’immagine anti-storica dell’uomo forte ad ogni costo? Ma se la storia è veloce a muoversi, molto di meno lo sono le convenzioni culturali: certi cliché sono duri a morire.

Educazione all’affetto

C’è anche da considerare che chi viene da una famiglia avara di gesti di tenerezza ha più difficoltà ad esprimersi in questo modo. Però lo scambio di affetto e dolcezze si può imparare. Un “lui” che sembra refrattario all’abbraccio e alla carezza – a prescindere dal motivo – può educarsi all’affettività, non solo perché fa bene alla sua relazione, ma fa bene anche a sé stesso: lo aiuta a comunicare, a sciogliere le tensioni, a sentirsi importante, accudito e amato.

Lo capirà da solo

Se non si convince con la spiegazione sull’importanza delle coccole, lo capirà pian piano quando sentirà che le tenerezze che gli regaliamo noi lo fanno sentire così bene che se non gliele facciamo più gli mancheranna. Un atteggiamento accogliente e rilassato potrebbe favorire lo scioglimento dell’iceberg umano che abbiamo al fianco: non mettiamo il muso se lui si dimostra ancora riluttante alla carezza e all’abbraccio. La coccola arriverà nel momento in cui lui capirà quanto sia bello lasciarsi andare.

Attenzione ai comportamenti

E se lui proprio non riesce a esternare la sua tenerezza per noi, facciamo attenzione ai suoi comportamenti: molto probabilmente la esprime in altri modi. Ad esempio, nell’attenzione ai nostri bisogni, al rispetto per le nostre scelte, alla memoria di tutti i bei momenti passati insieme, agli sguardi innamorati che ci lancia credendo di non esser visto, al ricordarsi cosa ci piace mangiare e ordinarlo per noi, al chiederci com’è andata la nostra giornata o se siamo stanche. Sì, sono coccole anche queste. Ma se non ci sono neanche queste premure… bé, pensiamo a un serio “ciao ciao”: essere comprensive va bene, ma nessuna di noi si merita di sopportare un uomo la cui amorevolezza è inferiore o pari a zero.