Come capire che il gatto sta male? Le posizioni e i segnali da non sottovalutare

Il gatto che sta male assume delle posizioni che possono essere un utile campanello d'allarme per un occhio attento: ecco i segnali da cogliere.

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

I gatti sono animali notoriamente riservati, capaci di nascondere eventuali sintomi di malessere fino a che questi non divengono gravi ed evidenti. Fortunatamente, esistono alcuni segnali tipici che possono allertarti e spingerti a monitorare il tuo gatto per accertarti del suo stato di salute: uno di questi è la posizione del corpo.

Quando un micio è malato o ha dolori, infatti, può assumere posizioni insolite o poco comuni, utili ad alleviare il disagio che sta avvertendo. Conoscere le posizioni tipiche dei gatti quando stanno male può, senza dubbio, aiutarti a individuare precocemente i sintomi e scegliere di rivolgerti a un veterinario per una diagnosi e un trattamento tempestivi.

Come capire che il gatto non sta bene

Lo stato di salute del tuo gatto può emergere da un’attenta osservazione di alcuni aspetti fondamentali: se assume atteggiamenti inusuali, posizioni insolite o cambia la sua routine improvvisamente, ti consigliamo di monitorare attentamente la situazione, seguendo le indicazioni che stiamo per darti.

Le posizioni del gatto quando soffre

La posizione del corpo e delle aree del viso di un gatto possono essere indicative del suo stato di salute. Ad esempio, le orecchie possono indicarne lo stato d’animo e il livello di dolore che sta provando:

  • se appaiono dritte, il gatto è attivo, attento e non prova indolenzimento;
  • se sono leggermente abbassate, il micio sta risentendo di un disagio lieve;
  • se risultano completamente abbassate per lungo tempo, il piccolo potrebbe stare affrontando un dolore forte e intenso.

L’allineamento della testa rispetto al tronco è un altro fattore da considerare attentamente. Se la testa è sopra alla linea del tronco, il gatto è in una condizione di normalità, se è leggermente al di sotto sta provando una sofferenza leggera, mentre se la testa è nettamente al di sotto della linea del tronco il gatto sta manifestando un dolore forte.

Anche lo sguardo può essere un indicatore di malessere, ad esempio:

  • se gli occhi sono aperti e rotondi il gatto è in salute;
  • se risultano socchiusi leggermente, potrebbe essere a causa di un lieve dolore;
  • se gli occhi sono semichiusi, il dolore potrebbe essere molto intenso.

Anche la contrazione facciale del gatto, in particolare all’altezza delle sopracciglia e della regione perioculare, può indicare un concreto stato di disagio.

Infine, è bene non trascurare mai la posizione delle vibrisse:

  • se sono basse, infatti, il gatto non prova dolore;
  • se sono orizzontali, il gatto con grande probabilità avverte un dolore di lieve entità;
  • se sono rivolte verso l’alto, il gatto manifesta un disagio intenso.

Quando sulla base dell’esame visivo emerge la presenza di dolore forte, è sempre bene contattare tempestivamente un veterinario di fiducia per una valutazione.

Gli atteggiamenti del gatto quando soffre

Oltre ai fattori appena visti, esistono alcuni atteggiamenti e comportamenti che possono aiutarti a individuare un eventuale malessere nel tuo gatto.

Ad esempio, se noti che il tuo micio dorme più del solito, è bene tenerlo sotto controllo e notare la comparsa di eventuali altri campanelli d’allarme come vomito o diarrea. Allo stesso modo, se noti che il gatto è letargico o non ha energie, potrebbe essere un segnale di febbre o difficoltà respiratorie.

Prestare attenzione all’appetito è altrettanto importante: se noti che mangia più del normale o troppo poco o, addirittura, non ha interesse per il cibo da più di un giorno, è bene fare un controllo per escludere eventuali problemi di salute, prima che insorgano complicazioni. Lo stesso discorso vale se il gatto beve troppo.

Oltre ai segnali già menzionati, anche le vocalizzazioni del gatto possono essere funzionali per individuare eventuali problemi di salute. In particolare, un cambiamento nei suoi versi potrebbe indicare dolore, con un aumento di intensità o una modifica nella qualità della voce.

Anche un aumento della frequenza delle fusa può essere un segnale di disagio: in alcuni casi, infatti, i gatti utilizzano le fusa per calmarsi e trovare conforto. Un gatto che soffre potrebbe, viceversa, anche ridurre la sua socievolezza, nascondersi e manifestare aggressività.

Infine, il mancato utilizzo della cassettina o la scelta di sporcare in luoghi inappropriati possono essere associati al disagio e allo stress comportamentale, così come il leccarsi in modo compulsivo.

Gli indizi nell’aspetto fisico

Un gatto malato di solito non ha abbastanza forza per curare il proprio pelo, così può accadere che un manto luminoso e impeccabile diventi sempre più spento, arruffato e trascurato. Sebbene anche un po’ di semplice stress possa essere la causa della perdita abbondante di pelo e di cambiamenti nell’igiene personale, è bene considerare che potrebbe esserci una malattia in corso.

Oltre a questi fattori, la variazione improvvisa o graduale di peso è significativa e può indicare la presenza di una malattia: se hai dei dubbi, prova a pesare il tuo gatto una volta alla settimana a casa e, se continua a perdere peso, consulta un veterinario. Questa precauzione è utile in quanto, nella fase iniziale di patologie come il diabete o l’ipertiroidismo, il gatto può apparire completamente sano, ma dimagrire senza una ragione.

In presenza di alcune malattie, come il cancro addominale o patologie cardiache, il peso complessivo di solito rimane lo stesso, ma il gatto cambia nella sua struttura fisica. In altre parole, le costole e la spina dorsale diventano più visibili, poiché c’è meno grasso a coprirle, mentre la pancia può essere arrotondata o gonfia. Se hai dubbi o preoccupazioni, non esitare a fare visitare il tuo piccolo amico.

Perché il gatto non vuole fare capire che soffre

Il gatto è un animale molto riservato e discreto, il che rende difficile per noi individuare quando sta provando dolore: la sua natura elusiva e i segnali sottili che fa trasparire rendono il riconoscimento dei suoi problemi di salute una sfida. Mentre il cane è stato addestrato per chiedere aiuto all’uomo, infatti, il gatto non ha questa propensione. Inoltre, la sua forte sensibilità al feromone e la tendenza a nascondersi quando si sente vulnerabile lo rendono ancora più difficile da valutare.

Ciò significa che è importante che i proprietari di gatti siano in grado di notare i segni di malessere e di agire tempestivamente per garantire il suo benessere. Anche se ogni gatto è unico e può reagire in modo differente, la conoscenza dei fattori che influenzano il suo comportamento e la capacità di individuare i segni di malessere possono aiutarti senza dubbio a garantirgli una vita sana e felice.

Cosa fare quando il gatto sta male

Quando un micio sta male, è importante agire rapidamente per capire la causa e fornirgli le cure necessarie.

Un passo fondamentale è verificarne la temperatura corporea, che dovrebbe essere tra i 37,7°C e i 39,2°C. Se la temperatura è al di sopra o al di sotto di questi valori, il micio potrebbe avere problemi di salute. La cosa migliore da fare, in questi casi, è portare il gatto dal veterinario il prima possibile, per una valutazione completa e una diagnosi accurata.

Al fine di mantenere il micio in salute è raccomandato effettuare regolarmente visite di controllo e assicurarsi che riceva una nutrizione adeguata e cure appropriate.