Il tuo gatto vomita? Come capire il perché e le strategie per prevenire e risolvere il problema

Capire le cause del vomito nel gatto è essenziale per risolvere il problema nel modo giusto. La veterinaria ci aiuta a capire cosa fare in questa situazione.

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Fra i problemi che possono colpire i nostri piccoli felini, il vomito è sicuramente uno dei più frequenti. Se il tuo gatto mangia e vomita, il primo passo è essere in grado di comprendere se si tratta di una situazione momentanea e non preoccupante, o se invece vi sia la necessità di consultare il tuo veterinario di fiducia per identificarne le cause.

Cos’è il vomito nel gatto? Differenze tra vomito e rigurgito

Per comprendere appieno la natura del vomito come sintomo è fondamentale distinguere tra il rigurgito e il vomito vero e proprio.

Nei gatti, come negli esseri umani, il vomito è preceduto da conati e spesso è accompagnato da gemiti. Durante il vomito, ciò che viene espulso è già stato in parte processato e digerito dai succhi gastrici. Nel caso del rigurgito, invece, il gatto espelle dalla bocca del muco o del cibo ancora non digerito, poiché non è mai giunto allo stomaco. Questa condizione indica un’alterazione funzionale dell’esofago e può essere causata da diverse ragioni, tra cui la presenza di lesioni, l’ostruzione dell’esofago stesso o l’infiammazione dell’area interessata, anche a causa di determinate patologie.

Se notate che il vostro gatto presenta frequenti episodi di questo tipo è consigliabile consultare un veterinario per effettuare gli opportuni accertamenti e test specifici. Nonostante vomito e rigurgito siano due problematiche distinte, possono essere facilmente confuse a causa dei sintomi simili che manifestano, tra i quali tosse, difficoltà respiratorie e perdita di peso.

Le principali cause del vomito nel gatto

Presenza di boli di pelo

La situazione più comune che possa verificarsi quando il gatto vomita, pur essendo in buona salute, è l’ingestione dei boli di pelo. Questo tipo di manifestazione è frequente soprattutto durante la stagione della muta, quando il micio, leccandosi frequentemente, ingoia una grande quantità di peli che tendono ad accumularsi nello stomaco formando dei boli e, per espellerli, il gatto cerca di indursi il vomito utilizzando differenti metodi, come mangiare erba gatta, se ne ha a disposizione.

In questo specifico caso, il vomito di pelo del gatto non deve essere motivo di preoccupazione, poiché aiuta il piccolo felino a liberarsi e a prevenire il rischio di occlusioni intestinali. Tuttavia, tale processo non è sempre immediato e può richiedere diversi tentativi: a volte, infatti, il gatto inizia vomitando solo saliva o succhi gastrici, prima di riuscire a espellere effettivamente i boli di pelo.

Disturbi digestivi o parassiti

Un sintomo di disturbo digestivo è il vomito di colore ocra-marroncino con presenza di cibo. In questo caso, è probabile che l’organismo del micio stia segnalando un problema gastrointestinale, un avvelenamento o un’intolleranza alimentare.

Il vomito frequente del cibo può anche essere causato da parassiti intestinali, come la tenia e gli ascaridi. In caso di parassitosi, questo sintomo è spesso accompagnato da altre manifestazioni come diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso, prurito, mancanza di appetito o, al contrario, un aumento eccessivo della fame.

È sempre importante prestare attenzione al colore e alla consistenza del vomito. Se il gatto vomita schiuma bianca, potrebbe aver ingerito un corpo estraneo o una sostanza tossica, mentre un vomito molto liquido potrebbe indicare un’assunzione troppo rapida del cibo. Se fosse di colore giallo, potrebbe essere causato da un’eccessiva produzione di bile, per un cambio improvviso nella dieta o per un digiuno prolungato.

Nel caso di gatti anziani, il vomito può essere un segnale di malattie croniche come l’insufficienza renale o la gastrite.

Un aspetto preoccupante del vomito felino sono le tracce di sangue, che possono indicare un semplice capillare rotto o, in alcuni casi, una grave malattia.

Cosa fare se il gatto vomita spesso

La frequenza con cui si verifica il vomito è un elemento cruciale per valutarne la gravità. Se il gatto vomita solo occasionalmente, di solito, non è motivo di preoccupazione, specialmente se – come abbiamo osservato poco sopra – è possibile notare i tipici boli di pelo nel materiale rigurgitato.

Tuttavia, se il vomito si verifica con una certa regolarità, ovvero più volte alla settimana o addirittura quotidianamente, è importante consultare un veterinario e fornire il maggior numero possibile di informazioni sulla frequenza degli episodi, sulle abitudini alimentari del gatto e sulle caratteristiche del vomito stesso, come colore, consistenza, presenza di tracce di sangue o cibo non digerito. Il vomito frequente, infatti, può essere un segnale di importanti patologie, quindi è fondamentale non sottovalutarlo, soprattutto se il gatto è anziano o presenta già problemi di salute.

Quando rivolgersi al veterinario

Se il vomito è sporadico e causato dall’ingestione di erba o corpi estranei, o se è dovuto all’espulsione dei boli di pelo, di solito non è necessario prendere precauzioni particolari. In questi casi, come abbiamo visto, si tratta semplicemente di un meccanismo di difesa naturale del micio, per liberarsi da ciò che potrebbe disturbarlo. Infatti, potresti notare un immediato miglioramento della salute del tuo piccolo amico una volta che ha eliminato la causa scatenante.

Tuttavia, esistono altre ragioni per cui un gatto può vomitare, e queste potrebbero non essere così innocue. Se gli episodi si ripetono frequentemente, osserva se il tuo piccolo amico vomita sangue, manifesta diarrea, dolore addominale e perdita di appetito. Ognuno di questi segnali, infatti, indica che qualcosa non va e richiede una visita tempestiva dal veterinario per identificarne le cause e trovare una soluzione.

In generale, evita i rimedi fai da te o farmaci e cibi che potrebbero peggiorare la situazione. Tieni, invece, il gatto a digiuno, senza accesso all’acqua per due ore dopo l’episodio di vomito, e recati prima possibile dal veterinario o al Pronto Soccorso per animali.

Rimedi per il gatto che vomita: cura e prevenzione

Il vomito occasionale causato dai boli di pelo o dall’ingestione di elementi irritanti come erba, foglie, gomma, plastica o carta è l’unico caso in cui puoi intervenire autonomamente, per aiutare il tuo micio. Queste eventualità, infatti, non comportano un vero problema di salute. Al contrario, si tratta di un modo naturale che il micio mette in atto per liberarsi da tali disturbi.

Se invece il gatto vomita schiuma, potrebbe essere un segnale di gastrite o di un’altra patologia cronica, specialmente se tale sintomo è associato a tremori, convulsioni, schiuma alla bocca. In tutti questi casi, è importante contattare immediatamente il veterinario. Lo stesso vale se il gatto vomita frequentemente il cibo poco dopo aver mangiato: anche in questo caso, solo il veterinario potrà identificarne con certezza la causa e prescrivere la terapia appropriata.

Evita quindi rimedi fai da te, l’uso di sostanze somministrate in autonomia e soprattutto farmaci destinati all’uso umano.

Per prevenire la comparsa del vomito nel gatto, inoltre, stai attento agli alimenti “vietati”. Alcuni cibi comuni che consumiamo, come aglio, cipolla, cioccolato, caffè, uvetta, avocado, salumi e impasto crudo per il pane, sono altamente tossici per i gatti.

Inoltre, se hai piante o fiori in casa o sul balcone, assicurati di tenerli fuori dalla portata del piccolo felino per evitare rischi aggiuntivi. Alcune piante contengono sostanze che possono essere tossiche se ingerite o toccate accidentalmente.

Infine, detersivi, disinfettanti, candeggina e insetticidi devono essere conservati in contenitori ben chiusi e in luoghi inaccessibili al gatto, poiché l’ingestione di tali sostanze rappresenta una delle cause più comuni di vomito da avvelenamento nei mici.

L’alimentazione del gatto in caso di vomito

Specialmente quando il vomito del gatto è causato dai boli di pelo, potrebbe essere necessario un cambiamento nella sua dieta. Indipendentemente dal tipo di cibo scelto, è estremamente importante che la transizione dall’alimentazione precedente avvenga gradualmente, per evitare di stimolare la produzione eccessiva di bile, che potrebbe causare ulteriore disagio nel gatto.

Oltre alle paste “remover” a base di malto, esistono prodotti alimentari specifici, disponibili in commercio che aiutano il gatto ad espellere regolarmente il pelo ingerito. Questi alimenti sono formulati con un alto contenuto di fibre, oli e grassi vegetali che favoriscono il transito intestinale, promuovendo l’espulsione efficace e completamente naturale.

Tra gli ingredienti più comuni di tali formule si trovano la polpa di barbabietola, la yucca schidigera, i fruttoligosaccaridi e il granturco, che ottimizzano le funzioni intestinali, contrastando la stitichezza e facilitando l’eliminazione delle scorie. I fruttoligosaccaridi, inoltre, rafforzano il sistema immunitario proteggendo l’apparato gastrointestinale e l’organismo nel suo complesso.

In conclusione, se il tuo micio vomita è importante osservare attentamente i sintomi, cercare di identificarne le cause e agire di conseguenza. Mentre, infatti, il vomito occasionale può essere normale, il vomito frequente o accompagnato da sintomi anomali richiede l’attenzione di un veterinario. Seguendo le indicazioni del professionista e adottando misure preventive, potrai certamente contribuire al benessere del tuo amico felino e garantirgli una vita sana.