Vomito nel cane: quando preoccuparsi e come aiutarlo a superare il disagio

Il vomito è una condizione che può accadere spesso anche nel cane, non necessariamente è sintomo di qualcosa di grave. Ma allora quando bisogna preoccuparsi? Vediamolo insieme all'esperto.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Il vomito è una problematica che colpisce tutti, uomo e animali compresi: in medicina e in veterinaria il vomito viene indicato con il nome di emesi e viene descritto come un movimento volontario e incontrollato che insorge all’improvviso e che comporta il totale o parziale svuotamento dello stomaco. 

Il vomito è un vero e proprio riflesso poiché chi lo sperimenta non ha alcun controllo su quello che accade: in questo senso è uno strumento di difesa che permette di espellere elementi tossici introdotti con l’alimentazione, intervenendo prima che il cibo venga assimilato a livello intestinale. Lo stomaco, infatti, potrebbe essere intaccato da alcune anomalie che potrebbero danneggiare le funzionalità dell’organismo.

Nonostante si tratti di un fenomeno abbastanza violento e poco piacevole, nella quasi totalità dei casi non si tratta di nulla di pericoloso e tende ad alleviarsi nel giro di poche ore o giorni. 

Le cause

In linea di massima, non ci si deve preoccupare troppo quando gli episodi rimangono contenuti. Ma quando si parla di animali intuire le cause dietro certe manifestazioni potrebbe essere più complesso e determinare ansia e preoccupazione nella padrona.

Una delle cause di emesi più diffuse è quella relativa all’ingestione di alimenti o sostanze contaminate da batteri e tossine pericolose per la salute. In questa circostanza, il vomito permette al cane di eliminare questi agenti prima che possano danneggiare organi e tessuti. 

Il vomito può essere frequente anche quando il cane si abbuffa o mangia troppo in fretta. Da non sottovalutare anche la presenza di allergie e intolleranze non conclamate.

Se questi sono episodi per lo più passeggeri, esistono delle situazioni in cui è meglio procedere con dei controlli mirati: alcune patologie, come ad esempio malattie dello stomaco e del fegato ma anche l’ulcera, la pancreatite e la peritonite, mostrano dei sintomi tra cui compare anche il vomito. 

L’emesi causata dall’influenza intestinale invece è più facile da distinguere poiché è quasi sempre associata ad altri sintomi come, ad esempio, la comparsa della diarrea. 

Ci sono poi particolari momenti della vita in cui il vomito può diventare una costante: ci riferiamo al periodo della gravidanza in quanto, soprattutto nelle prime settimane, la cagnolina potrebbe vomitare a causa dei cambiamenti dei livelli ormonali nel suo corpo. 

Tra le altre condizioni che possono favorire il vomito troviamo la presenza dell’emorragia cerebrale e traumi di natura violenta che potrebbero colpire la testa e più in generale il corpo del cane. Non tutti sanno che il cane può vomitare anche in caso di stress o dopo aver compiuto degli sforzi fisici di non poco conto. 

Cosa fare quando un cane vomita? 

Quando un cane vomita non dovremmo preoccuparci più del dovuto e, per quanto possibile, mantenere la calma. I cani possono emettere dei conati quando stanno per vomitare e il più delle volte questo ci permetterà di intervenire prontamente, portando l’animale in un luogo più sicuro.

I cani si accorgono del loro malessere e potrebbero manifestare dei comportamenti del tutto imprevisti o agitarsi, non riuscendo a stare fermo e trovare una posizione comoda, nemmeno sulla sua poltrona preferita. Alcuni cani camminano senza sosta, se sono in casa vogliono uscire per stare tranquilli, mentre in altre circostanze potrebbero nascondersi. Tutti questi atteggiamenti dovrebbero far presagire al proprietario la presenza di qualcosa che non va. 

Dopo aver capito la natura del problema è necessario prendere alcuni accorgimenti per alleviare il fastidio nel cane e per ridurre tutti gli imprevisti che potrebbero comparire in un secondo momento. 

Sicuramente il vomito non può essere arrestato e, nella maggior parte dei casi, procura un grande sollievo al cane, il quale inizierà a sentirsi meglio subito dopo. Quando gli episodi di vomito sono superiori a due nel giro di poche ore è raccomandabile non somministrare al cane alcun tipo di cibo, in quanto potrebbe innescare nuovamente il vomito. È invece fondamentale evitare la disidratazione, somministrando acqua non troppo fredda in piccolissime dosi. 

Se la situazione si risolve, si può interrompere il digiuno il giorno dopo, magari offrendo al cagnolino alimenti non troppo conditi e pasticciati, se invece il malessere dovesse continuare è meglio consultare un veterinario per ottenere risposte mirate e trattamenti più risolutivi.

Il controllo diventa più urgente in caso di altre problematiche come ad esempio l’ematuria, ovvero la presenza di sangue nel vomito del cane. Il veterinario si prenderà carico di ogni situazione prescrivendo le analisi e gli esami necessari per offrire una cura efficace.

Quando il vomito può essere pericoloso?

Il vomito nella maggior parte dei casi non rappresenta un grande pericolo ma questo non significa che bisogna sottovalutare questa condizione: esistono delle particolari problematiche che hanno il vomito come sintomo principale e proprio per questa ragione, meritano un controllo più attento.

Il caso più frequente si manifesta quando nel vomito del cane compaiono delle tracce di sangue. Se il rigurgito appare rosso vivo è molto probabilmente causato dalla rottura di capillari nella zona dell’esofago; la questione è ben diversa se il sangue è scuro, in questo caso potrebbe trattarsi di sangue occulto o digerito, elemento che potrebbe far presagire la presenza di danni ad alcuni organi importanti. 

Non bisogna perdere tempo quando gli episodi di vomito diventano frequenti nell’arco della giornata e, se superano le 24 ore, è bene correre dal veterinario perché il cane potrebbe aver perso troppi liquidi e rischiare la disidratazione. 

Se al vomito si aggiungono altri sintomi come l’apatia, la diarrea o la mancanza di energie da parte del cane è necessario far visitare il cucciolo al più presto. In questo caso, infatti, il cane sta soffrendo troppo, tanto da ignorare tutto quello che gli succede intorno. 

Merita le dovute attenzioni anche il cane che appare dolorante quando lo si tocca in alcuni punti specifici dell’addorme, così come il suo rigonfiamento, che potrebbe essere sintomo di un versamento di liquidi o, nei casi più gravi, anche di una pericolosa emorragia interna. 

vomito nel cane

Cure e rimedi per il cane che vomita

Un piccolo episodio di emesi non andrà a compromettere la vita del nostro amico a quattro zampe ma, in caso di necessità, potrebbe rivelarsi fondamentale prescrivere delle cure e dei trattamenti.

Solitamente il cane viene reidratato con delle soluzioni ricche di acqua e di sali minerali. Potrebbe essere necessario prescrivere dei fermenti e dei ricostituenti e, laddove il vomito non cessasse, delle medicine note come antiemetici. 

Alcune persone invece parlano dell’efficacia dei trattamenti casalinghi che potrebbero alleviare il disagio nel giro di poche ore. L’acqua fresca somministrata in piccole dosi sicuramente può essere utile a reidratare il cane e assicurare una dieta in bianco per qualche giorno avrà sicuramente degli effetti benefici sul suo stomaco.

Seguendo i consigli del veterinario, a meno che non insorgano complicazioni, il cane dovrebbe riprendersi nel giro di pochi giorni, 3 o 4 al massimo.