Sospetti che il tuo cane abbia la gastrite? Quanto dura e cosa sapere

La gastrite è un'infiammazione che aggredisce la mucosa che riveste lo stomaco. Scopri cosa fare nel caso si presentasse nel tuo cane!

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

La gastrite nei cani è un disturbo comune che può causare disagio e preoccupazione nei proprietari di animali domestici.

Questa infiammazione della mucosa gastrica può manifestarsi in varie forme, da episodi acuti a condizioni croniche, e può essere scatenata da una vasta gamma di cause.

Nell’articolo che segue, esploreremo i sintomi, le diagnosi, i trattamenti e le strategie di prevenzione per questa patologia, fornendo informazioni utili per aiutare i nostri amici a quattro zampe a vivere una vita più sana e felice

Che cosa si intende con gastrite del cane?

La gastrite è una malattia molto importante che può verificarsi con la stessa incidenza sia nel cane che nell’uomo. Si tratta di un‘infezione che colpisce l’apparato digerente, concentrandosi sullo stomaco e sull’intestino, ad opera di batteri molto aggressivi che attaccano le pareti dello stomaco, rendendole vulnerabili ai succhi gastrici.

Esistono diversi tipi di gastrite, in quanto alcuni tendono a durare nel tempo, mentre in altri casi la malattia può comparire all’improvviso e durare solo qualche ora. Ad ogni modo, quello che conta davvero è riconoscere il problema in modo da intervenire e assicurare al nostro cane il giusto trattamento per tornare a stare bene.

Possiamo quindi descrivere la malattia come un’infiammazione che aggredisce la mucosa che riveste lo stomaco. Se questa patologia appare in maniera improvvisa ed è piuttosto lancinante, viene definita acuta, mentre laddove fosse un’abitudine e comportasse un disagio per un periodo di tempo piuttosto lungo, viene definita come cronica.

Quali sono le cause della gastrite?

Esistono diverse tipologie di gastrite, anche se quelle più comuni sono la gastrite acuta e la gastrite cronica. Quando la gastrite è acuta insorge all’improvviso e solitamente tutto deriva da alcuni comportamenti sbagliati che il cane ha messo in atto, a volte anche inconsapevolmente.

Ci riferiamo infatti ad alimenti di diverso tipo ma anche a sostanze tossiche che possono avere degli effetti avversi sullo stomaco. Per non parlare di quando un cane mangia feci o cibo contaminati, residui della spazzatura oppure quando entra a contatto con veleni come la lumachina o il verderame che sono utilizzati per proteggere la vegetazione, soprattutto negli orti e nei giardini.

Anche mangiare troppo, assumere alcuni medicinali molto forti e diverse patologie che riguardano reni e fegato possono dare sintomi riconducibili alla gastrite. Da non sottovalutare anche la presenza dei parassiti i quali, a lungo andare, possono insediarsi nello stomaco e danneggiarlo gravemente.

Per quanto riguarda la gastrite cronica, invece, le cose sono diverse in quanto il problema potrebbe esistere da diverso tempo ma, non essendo stato trattato nel miglior modo possibile, l’evoluzione è andata a peggiorare nel tempo. Anche in questo caso è bene indagare sulle cause di esordio, in quanto una semplice ulcera, un’allergia ma anche virus, batteri e tumori possono scatenare sintomi molto simili a quelli di questa patologia.

Sintomi 

Come per ogni malattia, esistono dei sintomi che fanno sospettare una gastrite nel cane che li manifesta. Proprio per questo i padroni devono porre la massima attenzione, in modo da notare tutti quei particolari che, in caso di diagnosi, potrebbero fare la differenza.

Un cane che soffre di gastrite potrebbe vomitare molte volte al giorno. Il materiale espulso, però, è spesso schiumoso e può contenere al suo interno della bile o del sangue, ma anche del vomito scuro in caso di emorragia interna. Il sangue potrebbe essere presente anche nelle feci: in questo caso il cane potrebbe avvertire dei dolori di tipo addominale, avere episodi di diarrea e dimostrare poco interesse e inappetenza in generale.

Nei casi più gravi le mucose diventano gialle, il cane sbava senza controllo e, a lungo andare, potrebbero sopraggiungere la perdita di peso e la disidratazione. Molti cani, inoltre, dimostrano il malessere attraverso l’aspetto del pelo in quanto con il tempo questo perderà la sua lucentezza, fino a diventare opaco, spento e spesso arruffato.

Diagnosi

La gastrite è una malattia vera e propria e come tutte presenta dei sintomi che con il tempo possono portare il veterinario a formulare una sua diagnosi. In caso dei sintomi citati sopra, è bene rivolgersi a lui proprio per effettuare un controllo e capire quale trattamento seguire.

Laddove venisse scartata l’ipotesi di ingestione di un oggetto estraneo, il veterinario sottoporrà il cagnolino a diverse visite, in modo da risalire alla causa del problema. A seconda della tipologia di gastrite individuata, verrà prescritto un trattamento e con il tempo l’emergenza dovrebbe rientrare senza procurare alcun effetto collaterale.

Se le cose non dovessero migliorare e il cane continuasse a stare male si procede con la biopsia. In questo caso il professionista va a prelevare una parte della mucosa dello stomaco per scoprire che cosa sta succedendo e rivelare la presenza di virus o batteri che potrebbero essere la causa del malessere. Dopo qualche giorno, sarà possibile ottenere il responso e procedere poi alla somministrazione delle cure.

Come curare la gastrite

La gastrite è una malattia dolorosa e fastidiosa, ma grazie alle giuste cure e alla tempestività nel formulare la diagnosi, può essere controllata e superata.

La prima cura che viene offerta è quella che prende il nome di fluidoterapia parenterale: si va ad installare un macchinario che garantisce il ripristino dei liquidi persi con la diarrea e il vomito, in modo da non andare ad intaccare le riserve energetiche che l’animale ha accumulato nel tempo.

Per i primi tempi si cerca di cambiare il regime alimentare. Non appena il cane vomita bisogna tenerlo a digiuno per qualche ora e poi concedergli dei pasti blandi e in bianco, accompagnati da pochi sorsi d’acqua. Nei casi più gravi, il veterinario affiancherà anche una terapia a base di farmaci, soprattutto prescrivendo antiemetici per bloccare il vomito e gli antibiotici per favorire la distruzione dell’agente che ha scatenato la condizione.

La questione è diversa laddove la malattia fosse stata causata dai farmaci. In questo caso verranno cambiate le medicine che vengono prescritte, in modo da valutare se è stato il principio attivo ad aver danneggiato la mucosa dello stomaco. È importante curare al massimo anche l’alimentazione, cercando di offrire al cane alimenti salutari, poco conditi e naturali. Tra quelli raccomandati, il riso in bianco, la pasta stracotta, le patate lesse e la carne in bianco. Vale sempre la regola di non eccedere con le dosi, in quanto il cane potrebbe avere molta fame dopo aver vomitato parecchie volte e proprio per questo mangiare con ancor più voracità rispetto al solito.

Molte persone sono solite affrontare questa condizione proponendo al loro cagnolino dei rimedi naturali. In questo caso, però, non sempre questi riescono a sortire l’effetto desiderato, in quanto i loro benefici non sono approvati dal punto di vista scientifico e quindi neanche il veterinario potrebbe incoraggiarli. Si tratta però di qualcosa che potrebbe tamponare la situazione in attesa della cura definitiva. Tra questi citiamo l’utilizzo della camomilla, che deve essere preparata senza zucchero, lasciata in infusione per diverso tempo e somministrata al cane in piccole dosi quando è completamente fredda.

Ovviamente dobbiamo ricordare il motivo per cui abbiamo scritto questo articolo, ovvero scoprire la durata di questa condizione nel cane. Non possiamo fare pronostici in quanto ogni caso è a sé, ma ci sono dei momenti in cui la gastrite può durare solo per pochi giorni. In altre circostanze la malattia non lascerà mai il povero animale, accompagnandolo in maniera più o meno intensa per tutta la durata della sua vita.

È possibile prevenire la gastrite?

Abbiamo capito come la gastrite può essere trattata ma esistono dei metodi per evitare che la malattia si manifesti. Il primo suggerimento consiste nel controllare con attenzione tutto quello che il cane ingerisce, in modo da evitare tutti quegli alimenti o quelle cose che potrebbero fargli male.

Questo significa non lasciare la spazzatura a contatto col cane, non lasciarlo uscire da solo e, durante le passeggiate, evitare che questo possa cibarsi con quello che trova per strada. Anche eccedere con le dosi di cibo può procurare la gastrite, motivo per cui bisogna attenersi alle indicazioni fornite dal veterinario oppure riportate sulle scatole degli alimenti per cani.

Ad ogni modo, è fondamentale non trascurare mai la gastrite nel cane, in quanto il problema potrebbe diventare cronico e con il tempo evolversi in patologie molto più gravi e invasive. La cosa migliore è ricorrere al veterinario non appena si manifestano i sintomi della malattia, così da prestare le giuste cure ed evitare un’evoluzione della malattia.

Purtroppo, alcune recenti ricerche condotte in ambito veterinario hanno dimostrato come la gastrite sia in netto aumento proprio a seguito dell’alimentazione che il cane è portato a seguire in questo momento storico. Sempre più cani, infatti, si cibano di quello che i loro padroni offrono loro e quindi molti prodotti non risultano particolarmente indicati per la loro salute. Proprio per questo, è bene dare un occhio di riguardo in più al cane, evitando di offrirgli prodotti troppo proteici, ricchi di condimento e poco salutari per il suo benessere.