Il calcolo dell’età di un cane è più complesso di quanto si creda e dipende da diversi fattori, ma in questo articolo capiremo insieme come farlo, con l’aiuto di tabelle esaustive.
Indice
La regola dei 7 anni: mito o verità?
La regola dei 7 anni si basa fondamentalmente su un’approssimazione di vita umana standardizzata a 77 anni e ad una lunghezza media della vita dei cani ipotizzata di 11 anni. Da questo rapporto si evince il numero 7 ovvero 77/11=7.
Età biologica e cronologica
Partiamo dal concetto che non esiste un’età in senso assoluto. Questa può essere l’età può essere concepita in due modi, come:
- età cronologica è di facile comprensione in quanto è determinata dal tempo trascorso dal momento della nascita, ovvero ciò che nell’antica Grecia viene concepito chronos, cioè il tempo che passa;
- età biologica, invece, è l’età che si può attribuire a un individuo sulla base delle sue condizioni morfologiche e funzionali, come la qualità dei tessuti, degli organi e degli apparati, che vengono valutate rispetto a valori standard di riferimento.
Gli indicatori da considerare sono diversi, tra cui: l’indice di fragilità, che valuta lo stato di malattia, i livelli di attività, le capacità cognitive e i biomarcatori che comprendono anche i livelli di espressione genetica.
Un fattore da tenere presente è che l’età cronologica e l’età biologica non necessariamente coincidono. Infatti si può avere un’età biologica superiore all’età cronologica o viceversa, in relazione anche allo stile di vita condotto. Infatti, un soggetto con uno stile di vita sano che svolge regolarmente esercizio e segue una dieta equilibrata potrebbe mostrare un’età biologica inferiore rispetto a quella anagrafica.
Come calcolare l’età di un cane
Secondo l’American Veterinary Medical Association, il modo corretto per calcolare l’età dei cani di taglia media è considerare:
- il primo anno pari a 15 anni umani,
- il secondo pari a 24,
- dal terzo anno, calcolare ogni anno come 5 anni umani.
Quindi un cane di taglia media di 5 anni avrebbe un’età di 54 anni corrispondenti a quelli umani. Tutto ciò fa cadere il falso mito che un anno umano equivalga a 7 anni dei cani.
Uno dei fattori maggiormente rilevanti ai fini del calcolo dell’età del cane è la sua taglia. I cani vengono divisi semplificando la casistica in tre taglie:
- piccola,
- media,
- grande.
I cani di taglia piccola sono più longevi rispetto ai cani di taglia grande, per i primi infatti la media si aggira tra i 14 fino ai 20 anni di vita mentre per i cani di taglia grande la media si aggira intorno ai 12 anni.
L’università della California di San Diego ha portato a termine uno studio in cui viene analizzato il fenomeno della metilazione del DNA in grado di stimare in modo sempre approssimativo l’età, che è stato per l’appunto definito orologio epigenetico. È uno studio che è stato traslato dalla specie umana a quella animale, avendo in entrambi i casi uguale valenza. Infatti nei cani il fenomeno dell’orologio epigenetico è lo stesso che per gli essere umani.
Si è evinto che un cane cucciolo di 7 mesi possa essere paragonato ad un bambino di 9 mesi. Terminata la primissima infanzia, nei cani l’orologio epigenetico si velocizza in modo significativo oltrepassando di gran lungo i 7 anni ipotizzati nel falso mito.
Il calcolo dell’età umana dei cani secondo questa analisi è molto complesso e usa il logaritmo naturale dell’età di un cane, lo moltiplica per 16 e poi aggiunge 31. Si tratta di formule estremamente complesse, per questo riportiamo alcune tabelle semplificative che potrebbero essere molto più semplici da visionare.
L’età del cane va calcolata sulla base della razza e dello stile di vita, infatti può essere calcolata secondo una formula generica. Questa si applica, però, solo ai cani di 1 anno o più: l’età “umana” di un cane equivale all’incirca al logaritmo naturale dell’età del quadrupede, moltiplicato per 16, a cui alla fine si aggiunge 31.
16 x età del cane + 31
Confronto anni uomo – anni cane taglia piccola, peso inferiore a 10 kg
- 1 anno del cane: 15 anni umani
- 2 anni del cane: 24 anni umani
- 3 anni del cane: 28 anni umani
- 4 anni del cane: 32 anni umani
- 5 anni del cane: 36 anni umani
- 6 anni del cane: 40 anni umani
- 7 anni del cane: 44 anni umani
- 8 anni del cane: 48 anni umani
- 9 anni del cane: 52 anni umani
- 10 anni del cane: 56 anni umani
Confronto anni uomo – anni cane taglia media, il cui peso è compreso tra i 10 ed i 25 kg
- 1 anno del cane: 15 anni umani
- 2 anni del cane: 24 anni umani
- 3 anni del cane: 28 anni umani
- 4 anni del cane: 32 anni umani
- 5 anni del cane: 36 anni umani
- 6 anni del cane: 42 anni umani
- 7 anni del cane: 47 anni umani
- 8 anni del cane: 51 anni umani
- 9 anni del cane: 56 anni umani
- 10 anni del cane: 60 anni umani
Confronto anni uomo – anni cane taglia grande, il cui peso è compreso tra i 25 ed i 40 kg
- 1 anno del cane: 15 anni umani
- 2 anni del cane: 24 anni umani
- 3 anni del cane: 28 anni umani
- 4 anni del cane: 32 anni umani
- 5 anni del cane: 36 anni umani
- 6 anni del cane: 45 anni umani
- 7 anni del cane: 50 anni umani
- 8 anni del cane: 55 anni umani
- 9 anni del cane: 61 anni umani
- 10 anni del cane: 66 anni umani
Confronto anni uomo – anni cane taglia gigante, il cui peso è maggiore di 41 kg
- 1 anno del cane: 12 anni umani
- 2 anni del cane: 22 anni umani
- 3 anni del cane: 31 anni umani
- 4 anni del cane: 38 anni umani
- 5 anni del cane: 45 anni umani
- 6 anni del cane: 49 anni umani
- 7 anni del cane: 56 anni umani
- 8 anni del cane: 64 anni umani
- 9 anni del cane: 71 anni umani
- 10 anni del cane: 79 anni umani
L’andamento dell’età nei cani
Nei cani il decorso degli anni in comparazione con l’età umana risulta molto veloce nei primi anni di vita, per poi raggiungere uno stato di plateau in quella che è l’età adulta, e rallentare ulteriormente nella fase della vecchiaia.
Detto questo, ricordiamo che sia l’età cronologica che l’età biologica, sono influenzate dall’alimentazione, dallo stile di vita e dalle condizioni di salute sia fisica che mentale, che pesano in modo importante sullo stato di salute e di benessere.
Sul loro grado e sulle modalità di invecchiamento, influiscono anche la taglia, come anticipato sopra, ed il peso. Infatti, cani più grandi e pesanti invecchiano più precocemente e hanno una vita più breve rispetto ai cani più piccoli e più leggeri.
Quali cani vivono di più?
Solitamente, le razze di cani più longeve sono quelle di taglia piccola, mentre i cani di taglia media o grande tendono a vivere di meno, sia perché utilizzano più energie per la crescita sia perché maggiormente soggetti a malattie specifiche di razza.
Alcune delle razze di cani che vivono più a lungo e che sono meno predisposte a soffrire di malattie:
- Yorkshire Terrier
- Lhasa Apso
- Papillon
- Chihuahua
- Bassotto
- Spitz tedesco
- Australian Cattle Dog
- Maltese
- Beagle
- Barboncino
- Volpino Italiano
- Shih Tzu
- Whippet
- Pastore bergamasco
- Basenji
- Border Collie
- Shiba Inu.
Come rendere migliore e più longeva la vita del tuo cane
L’Animal Welfare Act nel 2006 ha identificato quali sono i cinque aspetti più importanti a cui porre attenzione per rendere più longeva la vita dei nostri amici a quattro zampe:
- la salute, intesa nel suo senso più generale. Include quindi le cure veterinarie, la protezione dal dolore, da lesioni, da sofferenze nel caso di malattia e nel caso in cui dovesse ferirsi;
- il comportamento, inteso come la capacità di potersi esprimere negli atteggiamenti secondo l’istinto, in modo naturale per la propria specie come ad esempio giocare, correre, scavare, saltare;
- la compagnia, intesa come la complicità che si instaura con il proprio cane, sia che lo stesso viva all’interno della propria abitazione o all’esterno;
- la dieta adeguata e bilanciata, intendendo un’alimentazione appropriata per la fase di vita dell’animale, con un idoneo apporto dei macronutrienti sia in qualità che in quantità, tale da prevenire fenomeni quali obesità o mal nutrizione. Rientra in questo, anche l’accesso ad acqua fresca e pulita ogni qual volta lo desideri;
- l’ambiente, che deve essere adeguato alla razza del cane, in termini di spazio e stimoli.
I cinque bisogni descritti non rappresentano un plus, ma dovrebbero essere osservati nella vita quotidiana stessa per garantire uno standard minimo di benessere. Garantendo al nostro amico a quattro zampe tutti questi elementi, avremo la certezza di garantirgli una vita più felice, amabile e, soprattutto, più lunga.