Il 2030 secondo i giovani: un viaggio nel futuro tecnologico, inclusivo e sostenibile

Soffermarsi a pensare al futuro e fantasticare sugli scenari con i quali ci sorprenderà: a chi non è mai capitato? Lo fanno i genitori pensando ai loro figli, e lo fanno sicuramente i più giovani, che il futuro si apprestano a viverlo, immaginando come cambierà il mondo da qui a qualche anno.

A rivelare come i ragazzi tra i 15 e i 30 anni immaginano la vita nel 2030 ci pensa ‘Next Gen 2030’, una ricerca commissionata da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia[1], e condotta dall’istituto Eumetra Mr. Ciò che ci aspetta è, senza ombra di dubbio, un futuro più green, smart, tecnologico e inclusivo.

Società e ambiente: inclusione, green, mobilità, smart cities. Un nuovo modo di vivere insieme

Se c’è qualcosa a cui i giovani sembrano proprio determinati a non rinunciare sono relazioni sempre più eque e paritarie, dove il genere non sia più una caratteristica discriminante. Anzi, dal 21% dei partecipanti alla ricerca viene avvertito il bisogno di una ridefinizione del concetto stesso di genere. Per il 32% degli intervistati, inoltre, neanche l’aspetto fisico dovrà più essere un fattore rilevante nelle relazioni sociali.

Una delle preoccupazioni maggiori che i ragazzi della Next Gen si trovano ad affrontare è quella per l’ambiente. I notiziari e i quotidiani, d’altronde, non lo nascondono: il presente mostra sempre più criticità, con disastri che ogni giorno spaventano e causano ingenti danni ma che, di fatto, sono la conseguenza della non curanza dell’uomo. Una superficialità che però le nuove generazioni non hanno. Al contrario, i giovani sono sempre più attenti ai temi ambientali ma, purtroppo, non sono tanto ottimisti: il 31% del campione prevede un peggioramento del riscaldamento globale e dell’inquinamento. Tuttavia, sperano in nuove tecniche per riciclare e riutilizzare i prodotti (41%), nell’utilizzo esclusivo di fonti di energia rinnovabili (19%) e nell’utilizzo di prodotti usati o ricondizionati (29%).

L’attenzione per le persone e per l’ambiente si riflette anche sul modo di vedere le città e la mobilità del futuro. Le nuove generazioni desiderano più aree verdi e, nel 24% delle interviste, credono che i centri storici saranno chiusi alle auto. Sognano soluzioni smart (come cestini che separino autonomamente gli scarti e semafori intelligenti) e ambienti a misura d’uomo che vengano incontro alle esigenze di mamme, anziani e disabili.

Scuola e università: personalizzazione dei corsi di studio sul modello college e università con focus sui temi tech

Futuro fa rima con istruzione. Un grande ruolo per il cambiamento spetta quindi a scuole e università, che dovranno migliorarsi per rispondere alle esigenze dei ragazzi. Più della metà degli intervistati (il 51%) si aspetta di veder entrare negli istituti materie diverse dalle attuali. Il 43%, invece, immagina di poter strutturare un piano di studi altamente personalizzato.

Il 30% degli interpellati aspira al modello evoluto dei college americani, con una presenza fissa in aula. Le strutture dovranno cambiare per soddisfare le loro aspettative e ispirarsi fortemente ai campus, con ampi spazi dotati di tecnologie evolute.

La recente emergenza sanitaria, inoltre, ha fatto scoprire la didattica a distanza che, seppur mostrando delle problematiche, non è disprezzata dai giovani. Il 32% del campione, infatti, auspica la possibilità di scelta tra le lezioni in presenza e DAD.

Media & social: più tv on demand. E addio ai social di oggi…

La tecnologia non solo dovrà fare il suo ingresso nelle scuole, ma sarà anche al centro dell’intrattenimento. Secondo gli intervistati, ci saranno tv più grandi, sottili, da srotolare sul muro. La tv on demand, per il 35% del campione, dominerà. Il 33% dei ragazzi, però, immagina anche teatri, cinema e concerti virtuali. Nel 2030 non si salveranno neanche i social: il 32% degli intervistati è sicuro che quelli attuali, come Facebook, TikTok e Instagram, saranno completamente sostituiti.

In riferimento a questi dati, Barbara Del Pio, Responsabile Editoriale di Italiaonline aggiunge: “I risultati di questa ricerca sono un’ottima notizia per il futuro di questo Paese e soprattutto una sfida per gli adulti di oggi. Inclusione, attenzione per l’ambiente, consapevolezza, centralità della persona: cose molto tangibili. Dico che sono una sfida per gli adulti perché la gran parte delle leve sono nelle nostre mani, siamo noi a prendere decisioni, a stabilire come e dove investire le risorse a disposizione. Quale futuro vogliono, i giovani ce lo dicono a chiare lettere. Sta a noi regalarglielo”

Conclusione: assicurazioni e opportunità per il futuro dei giovani

Quello che le nuove generazioni cercano è, in conclusione, un futuro con una forte attenzione per l’ambiente e le persone. Vogliono una formazione personalizzata e flessibile, che permetta loro di acquisire conoscenze e competenze specifiche da poter sfruttare nel mondo del lavoro e da mettere a disposizione nella società.

Se c’è una cosa di cui sono consapevoli e che hanno imparato vivendo il presente, è che i rischi sono sempre dietro l’angolo. A preoccupare il 43% degli intervistati sono quelli cyber (come il furto d’identità digitale), seguiti poi da quelli derivanti dal malfunzionamento della guida autonoma e dalla possibilità di nuove pandemie. Previdenti, nel 2030 sperano di poter avere nuovi servizi, adatti allo stile di vita che hanno immaginato e che vogliono realizzare, con polizze sempre più personalizzabili, più integrate con la tecnologia, digitali e attivabili in pochi secondi.

Quello che, in definitiva, vorrebbero i giovani è un’unica polizza, che li protegga e li assicuri da tutti i rischi che vedono in un futuro più sostenibile e inclusivo, ma anche più pericoloso. Chiedono, inoltre, una maggiore digitalizzazione delle compagnie assicurative, con la possibilità di fare tutto online, ma anche di incontrare un consulente direttamente a casa in caso di necessità.

Il 2030 riuscirà a soddisfare le loro aspettative? Questa dovrebbe essere la priorità, d’altronde il mondo che hanno immaginato è a misura d’uomo. Ascoltare i loro sogni, le loro richieste e i loro suggerimenti e fare quanto possibile per realizzarli è un dovere che porterà tutti verso un futuro incentrato sul benessere delle persone e dell’ambiente.

[1] Classifica Ania 2020

In collaborazione con BNP Paribas Cardif