Roberta Cortesi scomparsa a Malaga. La sorella: “È stata uccisa”. L’ultimo messaggio alla mamma

La cameriera bergamasca non dà sue notizie dal 25 novembre. E la famiglia teme il peggio

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Non si hanno sue notizie dallo scorso 25 novembre e la famiglia comincia a temere il peggio: Roberta Cortesi, 36enne bergamasca residente a Malaga. Quel giorno di novembre è l’ultimo in cui la mamma è riuscita a parlare con lei al telefono e ora i familiari sono sicuri che a Roberta sia successo qualcosa di molto brutto: “È un incubo, sto vivendo in un incubo da due settimane e non so quando finirà” ha fatto sapere la sorella Alessandra, che l’8 dicembre ha deciso di partire per la Spagna, nel tentativo di trovare Roberta. 

Chi è Roberta Cortesi

Roberta Cortesi, originaria di Osio Sotto, si era trasferita da due anni a Malaga, dove negli ultimi tempi lavorava come cameriera. Pur lontana da casa, la ragazza si assicurava di telefonare o scrivere alla famiglia quotidianamente: il suo ultimo contatto con la madre, salutata prima di andare a lavoro, risale alle ore 12.20 del 25 novembre. Poi più niente. I familiari hanno atteso qualche giorno prima di sporgere denuncia, allarmati anche da alcuni episodi piuttosto strani.

Domenica 26 novembre Roberta non si era presentata a lavoro: il titolare era stato contattato due giorni dopo da una donna che si era spacciata per la Cortesi e che gli aveva detto che non si sarebbe più presentata e che aveva perso il telefono. La chiamata, in realtà, era partita da un altro ristorante di Malaga, a 11 chilometri, dove però, ricontattati, i gestori hanno detto di non saperne nulla.”Sembra un depistaggio: perché qualcuno avrebbe dovuto fare una cosa del genere se non fosse successo qualcosa di brutto? Roberta non aveva problemi che possano far temere un suicidio o pensare a un allontanamento. Non poteva stare un giorno senza telefonarci” fa sapere sempre la sorella.

Inoltre la proprietaria di casa, che viveva nello stesso appartamento di Roberta alla quale aveva affittato una camera, dice di averla sentita entrare in casa e uscire dopo due minuti dicendo ‘ho perso il telefono, ciao’. In stanza, ha quindi spiegato la testimone, sono scomparsi tutti i suoi effetti personali. Ma perché la ragazza avrebbe dovuto portarli via? E soprattutto, come avrebbe fatto in così poco tempo?

Le indagini

I familiari di Roberta temono che le possa essere successo qualcosa di grave, e hanno chiesto alla polizia spagnola di fare indagini più approfondite anche nei confronti di un amico che la donna frequentava da qualche tempo. L’uomo, rintracciato dall’avvocato della famiglia Luca Gambirasio, ha però risposto di non vederla da due settimane. Solo ieri la polizia spagnola ha risposto di avere indagini aperte in ogni direzione e di avere informato l’Interpol, mentre l’ambasciata italiana a Madrid ha fatto sapere di essere in costante contatto con le autorità locali.

Il mistero è lontano dal risolversi, e alla fine Alessandra Stieven, sorella di Roberta, ha deciso di andare a Malaga. In Spagna, oltre ad incontrare il console onorario italiano, visiterà con una troupe di «Chi l’ha visto?» tutti i luoghi frequentati dalla sorella. Intanto anche la versione spagnola della trasmissione ha pubblicato una scheda della scomparsa, con la speranza di velocizzare le indagini e porre fine, si spera il prima possibile, a questo caso.