Raccolta dei tappi: verità o leggenda?

Raccolta e riciclo dei tappi di plastica. Come funziona in Italia oggi

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

C’era una volta la raccolta dei tappi, tutti ne parlavano e i vicini di casa vi chiedevano di non buttarli, si sarebbero occupati loro di prenderli e smaltirli. La motivazione? Il riciclo a fin di bene: acquistare opere utili a chi è più svantaggiato, come una sedia a rotelle, ad esempio.

Poi all’improvviso il silenzio, da qui l’inizio di una sorta di leggenda metropolitana attorno al mistero della raccolta dei tappi: nessuno ne ha più parlato. Ma com’è la situazione adesso?

Facciamo un salto indietro, esattamente agli anni ’90. In quel periodo iniziò a circolare la voce che raccogliendo i tappi delle bottiglie di plastica si potessero acquistare sedie a rotelle per le persone disabili. Notevole l’impegno delle persone, mosse dalla nobile causa, tra questi proprio un soggetto interessato: una persona disabile di Novara ne raccolse 5 quintali. Non ci volle poi molto affinché si scoprisse che nessuno gli avrebbe regalato nulla.

Non si sa chi e perché mise in giro quella che diventò una vera leggenda, ma se è vero che tutti i mali non vengono per nuocere questa storia può confermarlo. Dopo la vicenda infatti associazioni e organizzazioni si sono mosse per fare qualcosa di concreto e negli ultimi anni la raccolta dei tappi è diventata una vera e propria operazione di solidarietà.

Una tonnellata di tappi infatti può rendere fino a 200 euro e quei soldi sono impiegati per acquistare sedie a rotelle, defibrillatori e anche ambulanze, ma non sollo. Ma come funziona la raccolta dei tappi e quali sono le organizzazioni alle quali rivolgersi?

A voi basterà soltanto separare i tappi dalle bottiglie, contribuendo così anche ad una corretta raccolta differenziata, al resto ci penseranno le associazioni autorizzate alla raccolta. In Italia ne troviamo diverse.

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco di Livorno è tra quelli più attivi. Con i soldi ricavati dalla raccolta dei tappi portano avanti una serie di progetti per approvvigionamento idrico di tutta la Tanzania. L’Associazione Insieme per l’India che ha diverse sedi nel nord Italia, ha aderito al progetto per costruire scuole e sostenere l’educazione dei bambini indiani.

L’associazione Lombarda Cooperative di Produzione e Lavoro invece sostiene la Onlus La Nostra Comunità con il progetto Va a ciapà i tapp. I soldi ottenuti con la raccolta dei tappi vengono impiegati per organizzare attività educative e ricreative per le persone con disabilità.

Amico dell’Ambiente invece, attivo in Veneto, ha una visione più contemporanea. I tappi raccolti dai volontari infatti vengono utilizzati per la realizzazione di cassetta per l’ortofrutta perché l’obiettivo dell’associazione è quello di sensibilizzare tutte le persone, grandi e piccini, sulle tematiche relative al riciclo e al rispetto dell’ambiente. A Palermo il centro aggregativo Talità Kum si occupa della raccolta dei tipi per recuperare fondi che poi vengono impiegati in progetti sociali che valorizzano il centro storico.

Tutti i tappi raccolti dalle associazioni poi vengono vendute dalle stesse alle ditte specializzate nel riciclo, a voi resta solo il compito di conservare i tappi di portarlo alle organizzazioni più vicine a casa vostra: un piccolo gesto per realizzare grandi cose.