Perde la madre sotto le bombe. Milana, 6 anni, supera l’intervento

La piccola ha superato una delicata operazione dopo aver perso sua madre in maniera tragica. Milana è fuori pericolo

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Martina Dessì

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6 anni appena e una vita intera davanti. La storia della piccola Milana, rimasta orfana di sua madre, è una delle tante – drammatiche ma cariche di speranza – che arriva direttamente da Kiev, la Capitale ucraina colpita dall’attacco russo. Il racconto è arrivato direttamente dai canali ufficiali dell’Unicef, nei quali sono comparse anche le foto del dopo intervento al quale ha dovuto sottoporsi la bambina subito dopo aver perduto sua madre.

Essere forti a 6 anni, la storia di Milana

Nessuno dovrebbe vivere l’orrore della guerra, soprattutto i bambini. Eppure, sono proprio loro quelli che stanno dimostrando coraggio e voglia di guardare avanti, verso quel futuro cui hanno diritto bramando la pace che dovrebbe essere un diritto e non una conquista. Le ferite di Milana guariranno presto, proprio come ha tenuto a specificare l’Unicef nel tweet con il quale ha raccontato la sua storia, ma è la perdita di sua madre quella che la segnerà per sempre.

E sì, perché questa bambina è solo una delle tante vittime di una guerra assurda che sembra non avere fine. La sua mamma non ce l’ha fatta ed è quindi suo compito quello di essere forte ma anche di essere piccola, di mangiare la vita a morsi, quella che le è stata negata sotto il fragore delle bombe che stanno portando morte e distruzione.

I numeri diramati dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia parlano chiaro. I bambini caduti in questa guerra tra Ucraina e Russia sono almeno 37, con 50 feriti. Le parole della direttrice Catherine Russel, poi, mostrano uno scenario ancora più drammatico: “Gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili – inclusi ospedali, sistemi idrici e sanitari e scuole – sono inconcepibili e devono cessare immediatamente. L’Unicef rinnova il suo appello per un cessate il fuoco immediato ed esorta tutte le parti a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale di proteggere i bambini dai danni e di garantire che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e rapidamente i bambini bisognosi. I bambini dell’Ucraina hanno un disperato bisogno di pace”.

Ucraina, tante storie di resilienza

Eppure, nonostante l’orrore della guerra e il timore di non vedere mai quel futuro che spetterebbe a tutti, il popolo ucraino sta dimostrando tutta la sua forza, tutta la voglia di farcela e di riportare la pace in un territorio dilaniato dalle bombe, annichilito, che si guarda avanti tenendosi stretti quei piccoli frammenti di normalità che sono arrivati fino a noi.

È questo il caso di Mia, la prima bambina nata a Kiev nel cunicolo della metro, ma anche della coppia di sposi che ha voluto comunque coronare il proprio sogno d’amore, sposandosi, malgrado il conflitto appena esploso. Un moto di speranza arriva anche dall’Italia, con le tante realtà che si sono messe in moto per dare avvio a un’incredibile macchina di solidarietà che è passata anche attraverso alcuni volti noti del mondo dello spettacolo come quello amatissimo di Serena Rossi o con le staffette instancabili per portare in salvo gli animali, vittime inconsapevoli di una violenza folle che vorremmo fermare subito.