“Scegliere interventi low cost, sia in Italia che all’estero, significa rinunciare a parti cruciali della prestazione o della struttura, e non è detto che il chirurgo ‘economico’ sia più onesto”, spiega il Dottor Paolo Santanchè, uno dei più importanti chirurghi plastici estetici italiani di fama internazionale, che da anni si batte per difendere la sua professione e per tutelare la salute dei pazienti.
Abbiamo tutti presente il caso dell’imprenditrice Milena Mancini, morta lo scorso 20 ottobre, dopo 20 giorni di agonia a seguito di un intervento di liposuzione eseguito a Istanbul, in Turchia, perché avrebbe subito una lesione accidentale allo stomaco.
I pericoli degli interventi low cost
“Quando si abbassa drasticamente il prezzo, inevitabilmente viene tolto qualcosa: materiali, anestesia, personale, sorveglianza post-operatoria”, spiega il Dottor Santanchè. I pericoli cui ci si espone sono dunque gli stessi sia che ci si trovi in Italia sia che si vada all’estero, se non sono rispettati i parametri che tutelano la salute del paziente.
D’altro canto, però, pensare di sottoporsi a un intervento estetico in un altro Paese aumenta rischi e incertezze.
Prosegue il Dottor Santanchè: “Un viaggio in Turchia per un ritocco estetico? È un fenomeno che non comprendo: è come inseguire canoni di quaranta anni fa, esponendosi a rischi. La bravura del chirurgo all’estero può essere anche eccellente, non certo nel caso del low cost, ma ciò che conta è la garanzia di struttura, protocolli e tutela del paziente, controlli e cure post-operatorie. Nel nostro Paese, se accade un errore grave, c’è l’intervento della magistratura, la responsabilità è individuabile, esistono risarcimenti: all’estero il percorso è molto più incerto“.

Il Dottor Santanchè: “Non valutate solo il conto”
“Il vero errore è cercare il prezzo più basso quando si parla di salute, perché la sicurezza ha un costo e non si può ignorarlo”. Ribadisce il Dottor Santanchè: “Andare a farsi operare in un Paese dove si parla una lingua diversa, con standard che non conosci, non ha senso. Da anni in Italia la chirurgia estetica ha puntato alla naturalezza: la proposta che vedo all’estero, soprattutto in Paesi con cultura estetica diversa dalla nostra, propone risultati che di naturale non hanno nulla, sembra un salto nel passato”.
Conclude il Dottor Santanchè, dandoci un prezioso e importante consiglio: “Anche se il richiamo è forte, non valutate solo il conto, valutate la struttura, il team, il post-operatorio, la continuità assistenziale – perché altrimenti il risparmio si può pagare a caro prezzo, con successive spese ben maggiori, con danni permanenti, a volte anche con la vita”.