Giustizia fatta per Linda Cerruti. Denunciati gli autori dei post sessisti

Gli autori dei commenti sessisti diffusi sotto la fotografia postata dalla campionessa di nuoto dovranno rispondere all'accusa di diffamazione a mezzo internet

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 3 Febbraio 2023 12:28

C’è qualcosa di profondamente sbagliato che nasce a seguito di quella credenza di poter fare e dire tutto ciò che vogliamo, e senza conseguenze, attraverso uno schermo. Ci nascondiamo dietro di questo per offendere, giudicare e criticare le vite degli altri che conosciamo solo attraverso fotografie e post pubblicati sui social network.

È una tentazione, questa, in cui cadiamo sempre e che fa emergere il lato più oscuro e peggiore di noi. Ma non è vero che solo perché siamo protetti dallo schermo di uno smartphone o di un laptop non stiamo commettendo un reato, prima tra tutti quello di ferire una persona. E non è vero neanche che le nostre azioni passano inosservate. Ecco allora che, dove non arriva la coscienza a fermarci, ci pensa la giustizia. E il caso di Linda Cerruti ce lo conferma.

La campionessa di nuoto sintonizzato, infatti, aveva denunciato lo scorso anno i molteplici commenti a sfondo sessista che avevano popolato i social network a seguito della pubblicazione di una sua foto. La Polizia Postale è riuscita a rintracciare i colpevoli, e questi ora devono rispondere all’accusa di diffamazione a mezzo internet.

Linda Cerruti nel mirino dei leoni da “tastiera”

Linda Cerruti è una nuotatrice artistica italiana. Classe 1993, di origini genovesi, la giovane donna si è appassionata al nuoto sincronizzato alla sola età di 7 anni, trasformando quella passione in una vera e propria vocazione. La sua storia, forse, sarà sconosciuta ai più, ma i suoi successi godono di una fama mondiale.

Dal 2004, infatti, Linda ha collezionato numerose prestazioni di successo che l’hanno portata a ricevere un riconoscimento a livello internazionale. Tantissime anche le medaglie, che la stessa nuotatrice ha mostrato sui social network in diverse occasioni per condividere la sua felicità e i suoi traguardi con chi la segue da sempre.

Lo ha fatto anche lo scorso anno, al termine della partecipazione ai campionati europei di nuoto sincronizzato. In quell’occasione, Linda, aveva portato a casa ben otto medaglie, e aveva scelto di esibirle in una fotografia pubblicata sui social network che la mostrava proprio mentre eseguiva una posa del nuoto sincronizzato.

Ma se da una parte in molti hanno gioito e festeggiato i successi della campionessa, dall’altra ci sono state persone che hanno frainteso volontariamente le intenzioni della nuotatrice e si sono lasciati andare a commenti sessisti e diffamatori.

La denuncia per i commenti sessisti e diffamatori

La foto virale che ha dato seguito a tutta una serie di commenti sgradevoli, e scattata sul molo di Noli, mostrava la campionessa in costume da bagno mentre esibiva le sue medaglie. E proprio sulla sua posa si sono scatenati i peggiori commenti sessisti e diffamatori ai danni della campionessa.

È stata proprio lei, delusa e amareggiata, a scegliere di rivolgersi alla Polizia Postale di Savona per denunciare tutte le parole sgradevoli che aveva ricevuto. A distanza di mesi dalle indagini, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova in collaborazione con la Procura della Repubblica di Savona e il Servizio Polizia Postale di Roma, è riuscito a identificare 12 autori di quei commenti diffamatori e poi condivisi sui propri profili. Le persone individuate e indagate dovranno adesso rispondere del reato di diffamazione e mezzo internet.

La notizia, che ha fatto il giro del web in questi giorni, non solo restituisce giustizia a Linda Cerruti per quello che è stato fatto e detto, ma ci fa anche capire che tutti i reati, anche quelli che si commettono dietro lo schermo di un computer, non restano impuniti.