“Affrontiamo insieme la diseguaglianza economica”: l’appello delle donne francesi

Imprenditrici, attiviste e donne manager inviano una lettera a Macron e si fanno portavoce della parità di genere

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Redazione

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La differenza di genere che incalza in ogni settore della società che viviamo, è un’affare di portata globale. Le grandi diversità che esistono e sussistono tra uomini e donne, infatti, non riguardano solo i Paesi più svantaggiati: si tratta di un problema comune che ha bisogno di nuove soluzioni.

La ricerca di parità è oggi tema molto discusso anche in Francia dove 120 donne manager, attraverso una lettera destinata a Macron, si sono fatte portavoce della battaglia delle diseguaglianze economiche tra uomini e donne. Ma non si sono limitate solo a far sentire le loro voci, quanto più a suggerire delle misure concrete e attivabili sin da subito, per cambiare e migliorare le cose.

Già diverso tempo fa, prima della pandemia e dell’emergenza economica, Marlène Schiappa , attivista e politica francese,  ministro delegato responsabile della cittadinanza nel governo del primo ministro Jean Castex, aveva portato alla luce un problema che non riguardava solo il Paese ma anche il mondo intero: un’emergenza di genere sempre più divagante.

Il suo obiettivo è stato sottoscritto anche nella dichiarazione firmata al G7 di Parigi: rendere l’uguaglianza di genere una causa globale. E probabilmente è al suo operato che è stato ispirato l’appello di donne imprenditrici, professioniste e attiviste che stanno combattendo contro il gender gap.

Sotto i riflettori c’è soprattutto il grande squilibrio che esiste nella parità economica, volto a creare un vero e proprio stato d’emergenza. Ed è assurdo come, nonostante le proposte avanzate negli ultimi anni dalle attiviste di tutto il mondo, non siano ancora state messe in atto quelle soluzioni concrete, capaci anche di trasformare questo periodo di crisi in un’opportunità.

Nella lettera inviata a Macron dalle donne francesi, sono indicate una serie di misure concrete volte a ridurre e a eliminare il gender pay gap pronte solo da essere applicate: si suggerisce l’introduzione delle quote rosa, provvedimento volto a equilibrare la presenza di uomini e donne nelle sedi decisionali, il Pay Equiti Act, la legge canadese che ha come obiettivo quello di raggiungere parità salariale e finanziamenti alle start up guidate da donne.

Insomma la richiesta è semplice: quella della creazione di un piano globale in grado di ridurre i pregiudizi esistenti e di garantire la parità di accesso tra donne e uomini all’imprenditorialità per la Francia e per il mondo intero.