Sulle sue delusioni amorose ha fondato un impero: se c’è una cosa che dovremmo imparare da Taylor Swift è senz’altro questa. Sferrare stilettate micidiali messe in musica è un suo assoluto superpotere, precedente persino alle prime bozze del concetto dietro alle cosiddette revenge songs oggi all’ordine del giorno.
In veste di prima responsabile di una caduta di miti ad effetto domino l’arista ha provveduto negli anni a depredare alcuni dei più affascinanti sex symbol dello star system della loro aura da uomini-irraggiungibili: i versi delle sue più note e strazianti canzoni hanno spinto giù dall’olimpo molti di loro, incontrando l’empatia di tutte coloro che nella vita si sono imbattute in semplici comuni mortali dalle medesime dubbie qualità morali ed indisponibilità emotiva. Insomma, la mitologia dei suoi ex fidanzati è piuttosto nota e non può che infondere gran poca speranza in tutte noi. Nota quasi quanto i taglienti testi che noi tutti ricordiamo.
La vendetta è un piatto che va servito freddo, e la Swift sembra saperlo bene. Se “Kill Em With Kindness” pare essere la filosofia di vita della sua migliore amica – Selena Gomez, ndr– a nascondersi dietro alla sua penna è ben altro, ben altro accompagnato da una sana dose di risentimento: mentre in All Too Well demolisce Jake Gyllenhaal citandone segno zodiacale e ruolo attoriale dell’epoca, facendo riferimento ad una emblematica sciarpa rossa ed alla differenza d’età presunta colpevole della loro rottura, in Dear John (oltremodo eloquente) colpisce e affonda John Mayer, raccontando la tumultuosa e malsana relazione avuta con il cantautore.
Nella sua musica non mancano però nemmeno tenere ammissioni di colpa, come quella contenuta in Back To December. Qui la regina delle frecciatine al vetriolo – recentemente finita sotto il mirino del frontman dei Foo Fighters – si fa bersaglio, mettendo in luce il suo rimpianto per aver messo bruscamente la parola fine al rapporto con Taylor Lautner, ricordando il passato con una dolceamara presa di coscienza.
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Taylor Swift sarà presto in Italia
Ma ci sono anche buone notizie: non soltanto pare che Taylor Swift, dopo mille – struggenti quanto fruttuose – peripezie, abbia finalmente avuto il lieto fine che meritava con il giocatore di football Trevis Kelce, ma il suo epico tour europeo arriverà ben presto in Italia. Epico per grandiosità quanto per tempistiche, comprese quelle utili ad ospitare un suo ritorno: sono trascorsi infatti ben tredici lunghi anni dal suo ultimo, nonché unico, concerto nella penisola italiana, prevista tra le tappe del passato Speak Now Tour.
Ora la cantautrice statunitense è però prontissima a farsi perdonare incantando Milano i prossimi 13 e 14 luglio: è il momento del suo The Eras Tour, c’è chi asserisce addirittura sia la sua estate. L’attesissima tournée europea, ritenuto il tour musicale con il maggior incasso di sempre, è iniziata a Parigi lo scorso maggio e toccherà ancora moltissime altre città europee fino alla conclusione del 17 agosto a Londra.
Inutile dire come i biglietti siano sold-out da mesi, con tutta la schiera di fan in fermento. Alcuni con il cuore ancora più spezzato del solito.
Prontissime a farci dare una sonora pacca sulla spalla dalle sue canzoni non ci resta che iniziare ad occuparci delle cose serie: sì, come vestirsi rientra fra queste.
Come vestirsi per prendere parte (letteralmente) all’ “Eras Tour”
Se c’è un vantaggio nel non aver preso parte alle prime tappe del The Eras Tour questo è senza ombra di dubbio il poter disporre di preziosi spunti fashion sottratti da tutti coloro i quali hanno già presenziato allo spettacolo. Uno di quelli veri, gira voce: le prime immagini emerse ci mostrano una versione piuttosto inedita di Taylor Swift, agghindata in look a dir poco scenografici.
Colpevoli di cotanto splendore, in molti casi da intendere alla lettera, gli stravaganti abiti firmati Alberta Ferretti, le meravigliose pellicce sintetiche di Oscar de la Renta e i body gioiello Versace. A detta di molti il suddetto tour europeo è per l’appunto considerabile al pari di un’ immensa sfilata di moda, solo in versione un po’ più estesa.
Le mise portate sul palco nelle varie date hanno davvero lasciato a bocca aperta gli spettatori: trattasi di uno show di circa tre ore, cadenzate da ben quarantaquattro canzoni, suddivise in dieci cosiddette “ere”, e scandite da una follia che prevede tredici diversi cambi look.
Il motivo? Ogni epoca portata in scena deve risultare nitidamente unica e riconoscibile, esattamente come i suoni contenuti nei vari album dell’artista da record. Se Fearless appariva un po’ come una miscela di adolescenza e romanticismo, Red virava più verso la libertà dell’età adulta. L’album elettro-pop Reputation, invece, metteva luce sul suo lato tagliente.
Fil rouge a legare tra loro gli scenici ensemble è la presenza di accenti luminosi in ogni dove, diversificati anche loro tra glitter, cristalli multisfaccettati e pietre scintillanti. La miriade di body abbaglianti e vaporosi strascichi accompagna chi assiste alla messa in scena in un autentico viaggio attraverso la storia della cantante.
Va da sé come, al fine di sentirsi in armonia – e parte integrante – con l’atmosfera, il tacito dress code debba essere egualmente luminoso e degno d’essere notato. La via da percorrere potrebbe essere quella di costruire il look in oggetto in base alla propria Era prediletta. Di seguito le brillanti idee che abbiamo avuto in merito.
Rouches e volant per un look romantico
Se le svariate catastrofi sentimentali che mediamente ognuna di noi è destinata a vivere non hanno potuto niente contro la tua visione rosea dell’amore, allora forse sarebbe bene indossare il romanticismo alla stregua di una bandiera. In tal caso rouches, volant e motivi floreali costituiranno i tratti del preciso identikit dell’outfit da creare.
Il fine è quello di ricalcare l’atmosfera vittoriana del videoclip di Fortnight con gonne ampie dal taglio a campana e maniche a sbuffo, come anche di ispirarsi al mood di cui Lover è intriso.
Luminose senza paura
Nel caso, invece, le innumerevoli sventure amorose ti abbiano temprata la tua Era di riferimento potrebbe essere quella di Fearless o quella trasgressiva di Reputation. È finalmente tempo di riesumare dal guardaroba tutti quei capi dotati di luminosa stravaganza, usualmente destinati solo ed unicamente al Capodanno.
Il focus della mise in questione potrebbe risiedere prettamente in un top scintillante, possibilmente striminzito a richiamare fedelmente le ali spiegate di una farfalla colorata, oppure concentrarsi in una gonna in paillettes.
Qualora un solo capo sfavillante non sia sufficiente, in alternativa, è possibile puntare tutto su uno unico: via libera ad abiti ed abitini zeppi di glitter e cristalli.
Stile Country per non sbagliare
Qualora ci si voglia mantenere lontane il più possibile da qualsiasi eventuale scivolone allora la scelta dovrà ricadere sullo stile country.
E, quando diciamo country, lo intendiamo davvero. Cappelli da cowboy e texani dovranno essere tra i requisiti primari dell’ensemble, da mantenere sobrio con vestiti freschi e leggeri oppure da rendere ancor più glamour abbinando qualche accento luminoso.
Le frange, poi, saranno ovviamente ben accette davvero ovunque. La stessa Taylor Swift sino ad ora ne ha fatto ricorso per esibirsi su
Blank Space, Shake It Off e Wildest Dreams.
(Total)Red
Infine, se l’Era di 22 e I Knew You Were Trouble è quella del tuo cuore non ti resterà che fare del rosso il tuo colore. Che questo si traduca in un solo tocco, magari in un paio di labbra scarlatte, oppure che su di esso verta l’intero look poco importa.
È proprio il caso di dirlo: Swifties, “are you ready for it”?