La moda è da sempre un terreno fertile per l’innovazione, la creatività e il lusso estremo, e Rabanne, maison leggendaria nota per il suo uso rivoluzionario dei materiali, ha appena alzato il livello con la presentazione della borsa più costosa al mondo. Un vero e proprio capolavoro artigianale che ha sfilato sulle passerelle della Paris Fashion Week 2024, catturando l’attenzione di tutti gli appassionati e gli esperti del settore.
La borsa Rabanne, un oggetto da sogno che ha un valore di 250.000 euro, rappresenta molto più che un semplice accessorio. È un tributo alla storia del brand, un omaggio alla leggendaria creazione di Paco Rabanne per la cantante francese Françoise Hardy.
Un omaggio al passato: la borsa più costosa al mondo è di Rabanne
La protagonista indiscussa della sfilata primavera-estate 2025 di Rabanne è stata proprio lei: la borsa più costosa al mondo. Un pezzo unico, una Nano bag del 1969 interamente realizzata in oro 18 carati, che richiama in maniera inconfondibile il mitico abito indossato da Françoise Hardy, recentemente scomparsa.
Quel vestito, composto da 1.000 piastrelle d’oro e 300 carati di diamanti, non solo conquistò il mondo, ma segnò un’epoca, dimostrando come la moda potesse essere non solo creativa, ma anche rivoluzionaria.
Quest’ultima, all’epoca, arrivò alla fiera di gioielli di Parigi scortata da una squadra di guardie del corpo, trasportata su un camion blindato. E come allora, oggi la borsa Rabanne è concepita come un oggetto prezioso, degno di protezione e attenzione.
Questo capolavoro ha richiesto oltre 100 ore di lavoro da parte di artigiani specializzati di Maison Rabanne e del gioielliere francese Arthus Bertrand, sinonimo di eccellenza nella lavorazione dei metalli preziosi.
Il design richiama le linee futuristiche e avanguardiste tipiche di Paco Rabanne, che nel corso della sua carriera ha saputo sorprendere con l’uso di materiali non convenzionali come il metallo, la plastica e persino la carta. L’oro, però, rimane una delle sue firme più iconiche, simbolo di un lusso che trascende il tempo.
La collezione primavera-estate 2025: non solo oro
Se la borsa d’oro di Rabanne ha sicuramente rubato la scena, non è stata l’unica a suscitare scalpore. La maison ha presentato anche due altre borse altrettanto uniche, seppur realizzate con materiali meno preziosi ma altrettanto iconici.
La prima è la 1969 Glass Bag, realizzata con dischi di vetro di Murano, famosi per le loro sfumature marmorizzate simili a pennellate di colore. Il vetro di Murano, prodotto dalla storica azienda Venini fondata a Venezia nel 1921, è stato lavorato con maestria per creare una borsa che, pur non raggiungendo il costo stellare della sorella in oro, rappresenta comunque un vero e proprio oggetto di lusso e desiderio.
La seconda è la 1969 Ceramic Bag, realizzata con dischi di ceramica artigianale dalla celebre bottega parigina Astier de Villatte, specializzata in ceramiche fatte a mano secondo le antiche tradizioni del XVIII secolo.
Ogni pezzo viene modellato utilizzando la tecnica dell’estampage, che prevede l’uso di stampi in gesso per creare texture delicate e forme irregolari, donando a ciascuna borsa un aspetto unico e irripetibile.
Queste borse saranno disponibili su ordinazione presso la boutique parigina del brand subito dopo la sfilata, per le fortunate che desiderano aggiungere al proprio guardaroba un pezzo di storia della moda.