Certificazioni tessili: ecco quelle che è bene conoscere

GOTS, Oeko Tex, PETA Vegan Approved... le certificazioni tessili sono tante. Vediamo le più importanti da conoscere!

Foto di Angela Inferrera

Angela Inferrera

Consulente di stile

Consulente d'immagine, fashion editor ed esperta di moda sostenibile.

Pubblicato: 20 Luglio 2021 08:15

Il mondo della sostenibilità è ampio e variegato ed è molto difficile riconoscere chi sta davvero facendo un lavoro che non danneggia il pianeta e chi ci vive e chi invece fa solo greenwashing. In questo senso, le certificazioni possono esserci di grande aiuto. Vediamone alcune che è bene conoscere e, possibilmente, cercare sui tessuti che acquistiamo.

Premessa

Avete capito bene, ho detto tessuti in senso più ampio, non “capi d’abbigliamento”. Queste certificazioni infatti si possono trovare anche su asciugamani, lenzuola e più in generale su qualunque cosa venga fatta in fibra tessile. A questo proposito, sul sito dell’ente certificatore Icea, si legge che le certificazioni vengono attribuite a “fibre, filati, tessuti, abbigliamento, accessori tessili, giocattoli tessili, biancheria per la casa, materassi e biancheria da letto, e prodotti per la cura della persona (salviette struccanti, assorbenti ecc.)”: fateci caso e non accontentatevi della semplice etichetta con scritto “cotone organico”!

Certificazioni tessili: ecco quelle che è bene conoscere

Certificazioni tessili: GOTS

La certificazione GOTS, acronimo per Global Organic Textile Standard, è probabilmente la più completa di tutte, dal momento che unisce sia la componente di sostenibilità ambientale che quella di sostenibilità sociale. In sostanza, si occupa di certificare che il tessuto non solo sia stato coltivato in modo attento a non danneggiare l’ambiente e a rispettare il suolo, ma anche che le persone coinvolte nel processo siano state retribuite in modo equo e che la loro salute non sia stata messa a rischio.

Certificazioni tessili: OEKO-TEX® Standard 100

Questa certificazione garantisce che il capo che abbiamo in mano, dal filato ai bottoni, alle stampe, alle zip, non contenga niente di dannoso per la salute dell’uomo. Ha diversi livelli di certificazione, più o meno stringenti a seconda del fatto che il capo sia destinato per esempio ai bambini (pensate alla biancheria da neonato) o sia o meno a contatto diretto con la pelle (come le tende o le giacche a vento).

Certificazioni tessili: PETA – Vegan approved

PETA è l’acronimo di People for the Ethical Treatment of Animals, che è un’associazione internazionale no profit che sostiene gli animali, facendo particolare attenzione all’industria alimentare, al settore dell’abbigliamento, ad eventuali test sugli animali e a quelli usati per intrattenimento. I prodotti “approvati vegan” sono non contengono pelle, pellicce, lana, seta o altri tessuti di derivazione animale.

Certificazioni tessili: ecco quelle che è bene conoscere