Autunno, tempo di lavaggi nasali per neonati e bambini non ancora in grado di soffiarsi il naso da soli, che quindi necessitano delle cure di mamma e papà.
Chiunque abbia avuto tra le mani un bebè, conosce benissimo la sirena che parte nel momento in cui ci si avvicina con tubicini o siringhe per i lavaggi nasali, pianti di terrore che potrebbero far pensare ad un maltrattamento di minori!
Certamente i lavaggi nasali rappresentano una noia per neonati e bambini: infilare una cannula all’interno delle narici può indubbiamente creare fastidi, e nel bambino/a, più consapevole rispetto al neonato, a questo si accompagna anche l’aspetto emotivo della paura di farsi male. Per cui, non potendo fare a meno dei lavaggi nasali, quello che possiamo fare è imparare le tecniche per essere più rapide e pratiche.
Ora vedremo, passo dopo passo, come praticarli e con quali strumenti poter fare i lavaggi nasali anche in base all’età dei nostri bambini.
Indice
Lavaggi nasali: cosa sono e a quando servono
I lavaggi nasali, come si intuisce dallo stesso nome, consistono in quei metodi che hanno la funzione di pulire la cavità nasale, liberandola dal muco, aiutando il bambino ed il neonato a respirare meglio.
Contrariamente a quello che si pensa, non servono solo quando un raffreddamento è in corsa ma anche come prevenzione, per garantire sempre un nasino pulito in modo che sia sempre assicurata la funzione di filtro che viene svolta all’linterno della cavità. Dunque è una buona pratica igienica che sarebbe meglio instaurare da bambini in modo che diventi un’abitudine alla quale si rimanga avvezzi anche da adulti.
Più nello specifico, i lavaggi nasali ai neonati ed ai bambini vengono praticati in quanto i piccoli non sono in grado di soffiarsi il naso come neanche di esprime tempestivamente una congestione nasale di cui ci rendiamo conto quando ormai è pienamente in atto. Essi servono per contrastare il raffreddore, sinusiti e reniti.
Come praticarli al neonato
Mentre per i bambini e per gli adulti, come vedremo in seguito, si possono usare diversi metodi per un garantire una pulizia nasale con l’irrigazione, per i neonati rimangono più adatte le soluzioni già pronte, in formato monouso. Anche se nulla ci impedisce l’uso delle siringhe, a poche settimane o pochi mesi, potrebbe risultare un po’ scomodo anche per noi.
Il lavaggio nasale ai neonati mette in crisi genitori alle prime armi, in quanto il piccolo si dimena, piange, muove braccia e gambine, rendendo difficile una pulizia veloce e semplice. La paura di fargli male è concreta con la conseguenza che, a volte, si aspetta che il bambino piccolo sia davvero congestionato per agire. Per questo ora daremo qualche consiglio per una buona prassi.
Come fare lavaggi nasali step by step:
- preparare sul fasciatoio tutto l’occorrente
- sdraiare il neonato a pancia in su, con la testa girata di lato
- cercare di rassicurarlo con coccoline e canzocine
- parlargli con calma, raccontando quello che si sta per fare
- inserire nella narice opposta al materassino la soluzione
- asciugare il visino bagnato, a seguito della fuoriuscita del liquido
- in seguito, girare il visino dall’altro lato e ripetere
- prenderlo subito in braccio per calmarlo
Spiegare al bambino piccolo cosa sta per accadere lo prepara a conoscere meglio quel momento e ad avere, con il tempo, più confidenza con la prassi. Anche se a poche settimane o a a pochi mesi dalla nascita, non si è ancora in grado di capire, pediatre ed ostetriche consigliano sempre di instaurare un rapporto verbale, ad esempio anche quando si cambia il pannolino, sia come forma di rispetto che per aiutare nella comprensione del linguaggio.
Lavaggi nasali al bambino
Anni fa, per fare i lavaggi nasali ai piccoli, si usavano delle cannule con beccuccio dentro il quale si soffiava in modo che, attraverso la pressione, fuoriuscissero muco ed altri residui. La pratica era particolarmente sofferente per alcuni e non tutti i genitori la utilizzavano con serenità.
Per i bambini piccoli ma anche per quelli più cresciutelli, rimane pratica la soluzione fisiologica, da comprare in pratici boccioni di vetro. Certo, si può preparare anche da noi una soluzione per i lavaggi, basata su acqua e sale, ma quando i lavaggi diventano quotidiani, può diventare più noioso e macchinoso.
In genere, come forma di prevenzione ai raffreddamenti tipici dell’età prescolare, può bastare un lavaggio nasale la mattina o la sera, più volte a settimana. Se, invece, il bambino è già un po’ congestionato, meglio ripetere un paio di volte al giorno, tutti i giorni.
Lavaggi nasali ai bimbi, passo dopo passo:
- posizionare la testolina all’altezza del lavabo
- riempire la siringa con la fisiologica
- far inclinare sul lato la testolina
- inserire delicatamente la siringa nella narice superiore
- dopo aver spinto, con la fuoriuscita dell’acqua e del muco, pulire
- ripetere dall’altro lato
- soffiare il naso all’occorrenza
- asciugare il visino.
Lavaggi nasali, come farli correttamente a tutta la famiglia
In genere, se i bambini sono abituati da subito a vederci con la soluzione fisiologica in mano, hanno pian piano meno timore e diventano pratici e collaborativi. Raffreddamenti febbri ed otiti nei bambini potranno sempre fare capolino nelle nostre case, ma certamente con una buona igiene e pratica di prevenzione, potremmo ridurne la frequenza.
Quando crescono, e questo vale anche par i membri più adulti della famiglia, i lavaggi nasali rappresenteranno uno step quotidiano all’interno della pratica igienica e di cura che deve essere espletata ogni mattina.
Ed ecco che, peri bambini grandicelli e per noi adulti, arriva in soccorso un altro strumento per garantire corretti lavaggi nasali. Prima di vederlo, ricordiamo che anche per i bambini possiamo usare gli spray nasali a base di acqua, che servono per aiutare a liberare il naso, quando ormai è congestionato. Si tratta di prodotti ormai sdoganati e assolutamente naturali che aiutano, quando ormai si è in grado di soffiarsi il naso, a pulirlo in caso di necessità.
L’altro strumento di cui accennavamo sopra, invece, ha una forma che ricorda una lampada ad olio con una fessura per inserire la fisiologica o la soluzione a base di acqua e sale che abbiamo precedentemente preparato, ed un foro sul lungo beccuccio, da inserire nelle narici. Di piccole dimensioni, anche per consentire di portarlo agevolmente in viaggio, in plastica o in ceramica, si tratta del neti pot. Oggetto antico che affonda le sue radici nella tradizione ayurvedica, il neti pot permette un’irrigazione nasale profonda e completa. Esso si utilizza mettendo in pratica le stesse dinamiche viste in precedenza, dunque con l’alternata inclinazione dei lati del viso, per permettere al liquido di uscire dalla narice che si trova sopra il lavabo.