Tutti i grazie che dovremmo dire al nostro papà

Tu sei stato, e sei ancora, la mia guida per il mondo. E non smetterò mai di dirti grazie, papà

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DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 2 Maggio 2021 07:00Aggiornato: 11 Ottobre 2024 15:32

Ciao papà, scrivo questa lettera per te, oggi, per dirti grazie. Utilizzo la scrittura perché già so che non basterebbero tutte le dita delle mie mani per tenere il conto dei tanti grazie che sono destinati a te. Perché lo so che sei un po’ rassegnato a quella storia che tutti raccontano, quella che dice che il legame tra madre e figlia è speciale e unico e che, in fondo, la mamma è sempre la mamma, eppure io voglio rassicurarti e confermarti che anche il nostro lo è, come forse poche cose al mondo.

Lo è perché mi hai messo al mondo, perché hai deciso di diventare padre nonostante tutte le difficoltà del tempo. Perché hai avuto il coraggio di assumerti quel ruolo, nonostante la vita ti avesse già privato di un esempio da seguire, e a scommettere su di me, sempre e comunque. Perché anche se non mi avevi mai guardata negli occhi, tu già mi amavi e hai continuato a farlo ieri, esattamente come oggi.

Io, forse, ho impiegato più tempo a innamorarmi di te, ma è bastato davvero poco affinché trovassi nei tuoi occhi quello che stavo cercando: la mia guida per il mondo. Ed è per questo che devo dirti grazie papà, per avermi accompagnato verso l’esplorazione, per avermi resa curiosa e coraggiosa, libera e indipendente. Ribelle sicuramente, ma anche forte. Grazie per avermi fatto desiderare di diventare come te.

E allora non mi resta che dirti grazie papà, per esserci stato in tutti i momenti più importanti della mia vita. Per esserti interessato alle mie cose, per avermi appoggiato e supportato, anche quando le mie scelte sembravano sbagliate, o non si riflettevano nelle aspettative degli altri e della società. Grazie anche per essere stato curioso ma mai invadente, per aver rispettato i miei momenti di solitudine e per aver capito che alcuni segreti potevo confessarli solo a mamma.

Grazie per avermi coccolata e anche per avermi sgridata qualche volta, pur senza mai mortificarmi. Mi hai sempre detto che i miei errori altro non erano che un’opportunità per migliorare e imparare. Io ti ho creduto, e ho fatto bene.

Grazie di avermi supportata nelle mie scelte di vita, anche se forse immaginavi un futuro diverso per me. Il tuo sostegno è stato di vitale importanza per me, e lo è tutt’ora. E grazie anche per aver giocato con me, anche quando tornavi a casa stanco e provato da una giornata di lavoro pesante, tutti ritagliavi le ultime ore della giornata per sederti a terra, sul pavimento, e farmi ridere, nonostante i problemi e i malumori che sapevi lasciare fuori dal nostro spazio, dal nostro tempo.

Grazie per essere stato protettivo e premuroso, ma per avermi lasciato libera di scegliere e di commettere i miei errori. E grazie soprattutto per per avermi tenuto la mano, e per aver avuto il coraggio di lasciarla per permettermi di crescere e andare. Grazie per il legame che sei riuscito a creare tra noi. Grazie per tutto quello hai fatto. Grazie per tutto quello che sei, papà.