Vladimir Putin, politico: biografia e curiosità

Vladimir Putin è senza ombra di dubbio uno dei personaggi più influenti sul pianeta. Ecco come è riuscito a diventare una celebrità di portata mondiale

Vladimir Putin è sicuramente uno dei personaggi più discussi dei politici del mondo. In passato è stato un militare sovietico e ha fatto parte del KGB russo svolgendo svariati incarichi. Ha lasciato le forze segrete russe con il grado di colonnello. Putin è nato il 7 ottobre del 1952 a Leningrado (oggi San Pietroburgo). Nel 1999 divenne il Primo ministro della Federazione Russa, nominato tale dall’allora presidente Boris Elcin. Il 31 dicembre del 1999 fu eletto a Capo di Stato della Federazione Russa e svariate volte ottenne la riconferma. Nel 2008 fu anche nominato Primo Ministro dell’Unione Russia-Bielorussia dal presidente della Bielorussia, Lukashenko. Nato a Leningrado ha trascorso un’infanzia molto povera vissuta in una Komunalka sovietica. Tuttavia, non abbandonò mai il sentimento patriottico traendo delle preziose lezioni di vita dalla strada di Leningrado.

Dopo un’infanzia povera, i primi successi per Vladimir Putin arrivarono nella seconda metà degli anni ’70, quando egli s’iscrisse all’Università di Leningrado ottenendo la laurea in diritto internazionale. Ancor da prima fu un iscritto al Partito Comunista dell’URSS. Alla fine degli studi i funzionari del KGB notarono le eccellenti doti intellettuali del ragazzo e lo arruolarono. Successivamente fu inviato nella Repubblica Democratica Tedesca, dove svolse incarichi da dirigente. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, Putin fece ritorno a Leningrado, ma fu costretto a dimettersi dal KGB dopo il fallito colpo di Stato perpetrato ai danni di Gorbačëv. Arrivò quindi il periodo politico del colonnello, che aiutò il sindaco di San Pietroburgo nelle varie vicende legate agli affari internazionali.

Nel 1994 divenne un deputato alle elezioni comunali di San Pietroburgo, tuttavia, quando suo amico Sobčak perse le elezioni a San Pietroburgo, Putin dovette fare ritorno a Mosca, ove divenne capo del Dipartimento per la Gestione della Proprietà Presidenziale. Nel 1997 la sua carriera subì un’ulteriore evoluzione e Putin divenne Capo del Personale Presidenziale. Successivamente, Valdimir Putin riuscì a conseguire un Master in economia presso l’Istituto di San Pietroburgo. Tuttavia, secondo alcune indagini, il suo lavoro per il Master venne copiato parola per parola da uno studio statunitense. Nel 1998, vista la crescita professionale del futuro presidente della Federazione Russa, Elcin lo nominò a capo dell’FSB (i servizi segreti russi). Questo lavoro Vladimir occuperà fino al 1999, quando diventò Primo Ministro della Federazione Russa.

Successivamente la sua popolarità aumentò a dismisura, facendone uno degli uomini più influenti della Federazione Russa. Il primo atto che fece Putin una volta divenuto Presidente, fu quello di fare visita alle truppe russe in Cecenia. Questa immagine avrebbe segnato la sua carriera futura. A seguito della vittoria militare russa, nel 2003 la Cecenia venne inserita nella Federazione Russa. Da Capo di Stato introdusse nuove riforme sul piano amministrativo. Alcune delle leggi che egli approvò riguardarono l’assetto federale della Federazione Russa. Altresì, Putin riuscì a consolidare gli distretti federali russi intorno a Mosca. Nel 2004 Putin fu rieletto Presidente della Federazione Russa e dovette subito fronteggiare l’attacco terroristico alla scuola di Beslan, avvenuto il 1° settembre del 2004.

Durante la Presidenza fu più volte accusato di allontanarsi dai principi democratici, a favore di un controllo statale maggiore, tipico del regime comunista. Nel 2005 Putin si recò in Israele, a Gerusalemme, e nel 2006 venne accusato dell’omicidio di Alexandr Litvinenko, un colonnello del KGB. Quest’ultimo accusò direttamente Putin prima di morire, incolpandolo anche della morte di Anna Politkovskaja. Durante il mandato, Vladimir Putin fu anche molto favorito dalle condizioni geopolitiche stabilitesi, oltre che dell’importante crescita dei prezzi del gas, che nella seconda metà degli anni 2000 arrivarono al loro massimo storico. Il rinforzamento dello Stato russo, alla lunga andare, portò a un conflitto con gli Stati Uniti d’America che vollero porre diverse armi in Europa. Nel 2008 Putin iniziò una nuova guerra, quella nell’Ossezia del Sud, che portò al conflitto armato con la Georgia.

Nel 2012 Vladimir Putin fu eletto per la terza volta nella carica del Capo di Stato russo ottenendo più di 60% dei voti. Nel 2014 inviò le truppe in Crimea, che catturò nel giro di pochi mesi anche per colpa della passività dei militari ucraini. Per via delle operazioni militari nel Donbass, in Ucraina, nel maggio del 2015 ha dovuto estendere la legge sul segreto di Stato nascondendo le reali perdite dell’esercito russo in tempo di pace. Nel settembre del 2015 ha anche autorizzato l’intervento militare in Siria, a sostengo delle truppe di Bashar al Assad. In Russia si è costruito un immagine di un Presidente ordinato e potente. Putin è un praticante del judo ed è appassionato degli sport da combattimento. Durante il suo mandato è stato più volte criticato di omofobia, di malversazione, di corruzione, di volersi costruire un culto della persona, e di autoritarismo. Tutte le accuse sono state rigettate dallo stesso Putin.