Rania di Giordania a rischio: il tentativo di golpe resta un affare di famiglia

Rania di Giordania ha rischiato dopo la ribellione del Principe Hamzah, fratellastro di suo marito, che ha accusato il Re di corruzione

Pubblicato: 6 Aprile 2021 13:15

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Rania di Giordania ha rischiato di perdere il trono insieme a suo marito Abdallah a causa del tentato golpe messo in atto dal fratellastro del Sovrano, il Principe  Hamzah. Pericolo scongiurato almeno al momento dopo che il Re ha optato per una mediazione interna alla famiglia.

Dunque, la frattura tra il Principe ribelle  Hamzah e la Casa Reale di Giordania sembra essersi ricomposta. Hamzah ha giurato fedeltà al Re pubblicamente. “Resterò fedele all’eredità dei miei antenati, a Sua Maestà (il re) e al suo principe ereditario – ha detto in una lettera riportata dall’Ansa – e mi metterò a loro disposizione”.

L’agenzia Petra ha spiegato che Re Abdallah ha deciso “di affrontare la questione del principe Hamzah bin Hussein nell’ambito della famiglia hashemita”, sfruttando la mediazione di suo zio, Hassan bin Talal. La scelta del marito di Rania di Giordania, di trattare la ribellione come un affare di famiglia, ha quindi dato i suoi frutti. Il compromesso per risolvere la crisi che ha messo seriamente a rischio il suo trono e la stabilità del Paese è stata delineata dopo che il suo fratellastro via Twitter aveva annunciato che non si sarebbe arreso e non avrebbe obbedito agli ordini militari. Di fronte a questa minaccia, la strategia del compromesso.

Hamzah ha messo in atto una ribellione senza precedenti all’interno della Famiglia Reale hashemita, accusando il Re di corruzione. Ma, dalla Ue ai Paesi del Golfo, da Israele ai palestinesi e alla Lega Araba, la scena internazionale ha dimostrato solidarietà al Sovrano, figura fondamentale per mantenere gli equilibri in quei territori.

Hamzah, 41 anni, ha quindi cambiato atteggiamento e ha riferito nel suo nuovo messaggio di non voler provocare ora “una escalation”, ma che non avrebbe mai accettato gli ordini impartiti dal capo dell’esercito generale Youssef Huneiti che gli ha imposto il divieto di uscire da Palazzo, di twittare e di entrare in contatto con altre persone ad eccezione della sua famiglia.

In difesa del Principe ribelle sono scese in campo le sue donne, la madre, la Regina Noor, quarta moglie, di origine americana, del defunto re Hussein, e la moglie principessa Basmah Bani Ahmad. Su Twitter la Regina Noor ha protestato a sostegno del figlio: “Una calunnia malvagia”, aggiungendo di pregare perché giustizia e verità prevalgano.

Rania di Giordania, che si vede contro le donne di famiglia, ha invece preferito restare un passo indietro, senza esporsi con alcun commento sui suoi profili Twitter e Instagram, lasciando nelle mai del marito la faccenda dai risvolti estremamente pericolosi per la stabilità del potere.

L’ultima volta che Rania si è mostrata in pubblico ha incantato col il tailleur rosa, modello simile a quello delle altre teste coronate d’Europa, Letizia di Spagna e Kate Middleton.