La sua carriera ha preso il volo, ottenendo a dicembre del 2021 il titolo di primo ballerino del teatro Bolshoi di Mosca. Un risultato che gli è costato sudore e fatica, ma la sua carriera è adesso in pausa per cause di forza maggiore: Jacopo Tissi ha dovuto rinunciare al suo ruolo in un momento in cui imperversa la guerra tra Russia e Ucraina.
Chi è Jacopo Tissi
Nato in provincia di Pavia, precisamente a Landriano, nel 1995, Jacopo Tissi ha avuto la danza nel sangue sin da quando era piccino: si è diplomato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala nel 2014, poi ha partecipato alla stagione 2014-2015 al Vienna State Ballet e si è anche distinto come solista a La Scala di Milano. Il percorso per trasformarlo nel primo ballerino al Bolshoi di Mosca – traguardo ambitissimo di un difficile percorso in salita – è iniziato nel 2016. Un lungo lavoro che però ha dato i suoi frutti: è diventato protagonista di uno più rinomati palchi al mondo, calcato da divi inarrivabili.
Fiero di essere il primo italiano nella storia a esserci riuscito, si era raccontato con orgoglio al Corriere della Sera, ammettendo di essere stato sulle spine per tanto tempo in attesa dell’ufficializzazione della nomina. L’emozione lo ha travolto: un sogno che si avvera, perseguito con infiniti sacrifici. Impossibile non venisse premiata la sua bravura, dato che oggi è considerato l’erede diretto di Roberto Bolle – a cui Jacopo Tissi si è sempre ispirato per perfezionare la tecnica e per superare le difficoltà. Oltre a un destino con tante affinità, anche un’innegabile somiglianza fisica: Tissi è una stella destinata a brillare.
Il suo successo è anche dovuto all’invidiabile supporto da parte dei genitori, che si sono dichiarati complici con parole bellissime: “Abbattiamo le barriere: un figlio che sceglie l’arte trova un mestiere speciale, dategli fiducia. I ragazzi che non hanno la fortuna di avere il sostegno dei genitori devono credere ancora di più in se stessi, cercando il supporto di amici e parenti. Il cammino è lungo” e avere mamma e papà accanto fa la differenza. Jacopo ha ammesso di aver vissuto momenti davvero difficili a Mosca, tra standard altissimi e competizione feroce, ma è comunque riuscito a non perdersi d’animo. La tragedia della guerra in Ucraina, però, è intervenuta mettendo uno stop a una carriera sudatissima.
Jacopo Tissi lascia il teatro Bolshoi di Mosca
La notizia spezza il cuore, ma non arriva inattesa per chi sta seguendo i tragici aggiornamenti di cronaca. Jacopo Tissi ha lasciato il teatro Bolshoi di Mosca e ha spiegato: “Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all’altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera qui in Russia”, ha scritto su Instagram. Una decisione saggia e dovuta, sia per la sua stessa sicurezza che per prendere le distanze da ciò che accade. Ha infatti chiosato con una frase ricorrente in questi giorni, ma assolutamente condivisibile: “Nessuna guerra può essere giustificata“. Mentre tanti civili stanno perdendo la vita, non c’è altro da aggiungere.