Simone Biles è una delle più grandi ginnaste di sempre, una vera star dello sport, la più medagliata che sia mai esistita. La sua è una storia di forza e determinazione, di amore e sacrificio per uno sport che è diventato il centro della sua vita sin da quando era una bambina.
Eppure proprio quella bambina ha dovuto vivere il trauma dell’abbandono, una separazione di cui ha parlato per la prima volta in un’intervista la madre biologica della Biles, Shanon, che si definisce una “tossicodipendente in via di guarigione” che non vorrebbe altro che chiedere perdono a una figlia da cui si è dovuta allontanare, anche per il suo bene. L’intervista, come c’era da aspettarsi, ha diviso l’opinione pubblica.
L’appello della madre biologica Shanon Biles
Non era presente sugli spalti parigini a tifare per la figlia, né tanto meno al suo matrimonio. Non c’è stata quando era una bambina, non l’ha vista crescere tra i dubbi e i colpi di testa tipici degli adolescenti e no, non c’era neanche quando muoveva i primi passi nel mondo della ginnastica artistica. Eppure è la sua mamma.
Shanon Biles ha parlato per la prima volta in un’intervista al Daily Mail delle ragioni che l’hanno portata ad allontanarsi dalla figlia, quella Simone Biles che ormai è diventata una leggenda dello sport ed è reduce dalle Olimpiadi di Parigi. “È stato difficile rinunciare ai miei figli, ma ho dovuto fare ciò che dovevo fare – ha spiegato -. Non ero in grado di prendermi cura di loro. Facevo ancora uso di droghe e [mio padre, ndr] non voleva che entrassi e uscissi dalle loro vite quando non stavo bene”.
“Vorrei fare ammenda personalmente con Simone, sto solo aspettando lei e [la sorella minore, ndr] Adria. Parlo con Adria più di quanto non parli con Simone. Vorrei solo chiederle di perdonarmi. Possiamo andare avanti? Non giudicarmi per il mio passato. Andiamo avanti. Aspetto l’opportunità, ma aspetto che lei possa venire da me. Sediamoci. Devo solo avere pazienza”, ha aggiunto nel suo appello.
La signora Biles ha spiegato di aver seguito, seppur a distanza, le imprese della figlia alle Olimpiadi e di aver anche organizzato una festa in suo onore nel cortile della sua casa a Columbus, in Ohio.
Simone Biles, una storia di abbandono e di riscatto
Spesso dimentichiamo che dietro ai fasti di una carriera scintillante possono celarsi piccole, grandi tragedie personali. Simone Biles è la dimostrazione di come un grande dolore possa trasformarsi in qualcosa di meraviglioso. Lei, dal canto suo, è stata molto fortunata perché nello sport ha trovato una possibilità di riscatto ma soprattutto un modo per mettere a frutto le sue meravigliose abilità, concentrando le proprie energie e tutto l’impegno possibile in una disciplina di cui ha beneficiato nel fisico come nella mente.
Lo sport è fatica, sudore e sacrificio ma è anche soddisfazione, gioia. Ti dimostra che la vita è fatta di alti e bassi, che si può cadere ma comunque ci si può rialzare a testa alta e trionfare.
L’opinione pubblica si divide
L’intervista di Shanon Biles che, dal suo punto di vista, ha voluto essere un tentativo di riallacciare i rapporti con la figlia, non è stata ben accolta da molti. Perché venir fuori proprio adesso che Simone è all’apice della sua carriera? Perché proprio quando è diventata la ginnasta più forte di sempre ed è una star indiscussa dello sport mondiale?
In molti si sono chiesti se sia un’iniziativa dettata dalla volontà di godere in qualche modo del riflesso di questa fama. Altri hanno creduto al buon cuore di una madre che convive con un grande dolore. Qualunque sia la verità, il passato non si può cancellare ma sul futuro si può sempre costruire.