Una nuova missione nello spazio per Samantha Cristoforetti, che ancora una volta si dimostra un meraviglioso esempio per determinazione e competenze nel campo. Da giorni non si faceva altro che parlare del nuovo viaggio dell’astronauta, e non solo per il suo lavoro riconosciuto in tutto il mondo, ma anche per essere un punto di riferimento come donna che supera le barriere degli stereotipi sulla famiglia e sull’essere donna e madre.
Samantha Cristoforetti, la nuova missione
Dopo alcuni rinvii, finalmente Samantha Cristoforetti è partita per una nuova missione, Minerva, che durerà per ben cinque mesi fino al prossimo settembre 2022; la prima donna del nostro Paese negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea è salita a bordo della navicella Freedom della SpaceX che è decollata il 27 aprile 2022 dal Kennedy Space Center, in Florida, alle ore 9:52 italiane, destinazione ISS.
Sulla nuova missione, la Cristoforetti si era espressa con forte entusiasmo: “Una gioia grandissima poter finalmente tornare sulla Stazione Spaziale”, ha spiegato in un’intervista diffusa dall’Esa.
Samantha Cristoforetti, quante volte è stata nello spazio
Una carriera solo da ammirare, quella di Samantha Cristoforetti, che colleziona successi da anni. Laureata nel 2005 in Scienze Aeronautiche all’Università Federico II di Napoli, l’astronauta può vantare grandissimi traguardi diversi tra loro: a partire dalle lauree honoris causa che le sono state assegnate, passando per la Barbie dedicata a lei come simbolo di buon esempio e finendo con il suo record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo, che raggiunge ben 200 giorni.
La sua prima missione è conosciuta a tutti proprio per il suo record, ma non solo: nella storia italiana si è creato un prima e un dopo Samantha Cristoforetti, perché è impossibile non conoscere il suo nome e la sua storia. Con Futura, Expedition 42/43, missione che le ha fatto conseguire il record europeo e femminile, è stata nello spazio dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015, dopo un addestramento di oltre 2 anni per poter affrontare ogni situazione o avversità, considerando che tutto ciò che sulla Terra sembra semplice, nello spazio non lo è, o almeno non per chi non è preparato a dovere.
Dal dal 10 al 22 giugno 2019 Samantha Cristoforetti è partita per la NEEMO 23, e ora a distanza di due anni è impegnata nella seconda missione di lunga durata, la missione Minerva.
Cosa si mangia nello spazio
Per quanto il cibo possa essere importante, è ovvio che nello spazio si debba dire addio a pranzi e cene gourmet o a lume di candela. Questo, però, non vuol dire che gli astronauti non possano effettuare pasti degni di nota.
Sulla Stazione si mangia 3 volte al giorno: l’assenza di gravità è un problema al quale si va incontro ma a cui c’è rimedio. Le posate, ad esempio, sono mantenute sul tavolo grazie a dei magneti e i liquidi possono essere consumati attraverso delle apposite cannucce in recipienti chiusi. Sulla stazione si mangia tre volte al giorno, e con il tempo è migliorata di gran lunga la questione cibo, riuscendo a regalare agli astronauti pasti completi e sani, ma anche saporiti.
Considerata la quantità di cibi in scatola e disidratati, comodi per questioni di conservazione e organizzazione, ci sono alcune eccezioni che sullo spazio possono concedersi considerato anche il fatto che in orbita il senso del gusto risulta ridotto a causa della redistribuzione dei fluidi corporei. Per questo, la soluzione sono sapori come salse piccanti, salsa barbecue, tabasco, che riescono a risvegliare le papille gustative.