Nasce l’Osservatorio della gentilezza, perché serve a tutti noi

Coordinato dal Movimento italiano per la gentilezza, quali saranno i suoi obiettivi

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Pubblicato: 15 Novembre 2023 12:08

Praticare la gentilezza non solo fa bene a noi, ma anche alle persone che abbiamo accanto o a quelle che incrociamo nel nostro cammino. Il 13 ottobre era la Giornata mondiale della Gentilezza, che si celebra dal 2000 in Italia, mentre a livello internazionale a partire dal 1998.

Un momento importante per riflettere su quanto sia importante essere gentili con sé stessi e con gli altri e quanto possa cambiare il nostro modo di vedere le cose e di porsi nei confronti della vita, degli eventi e delle persone.

Ed è proprio in occasione di questo momento importante che è stata data notizia della nascita del primo Osservatorio italiano della gentilezza e del comportamento. Di che cosa si tratta? E perché è un’ottima iniziativa?

Nasce l’Osservatorio italiano della gentilezza e del comportamento: di cosa si tratta

Essere gentili non è solo un’idea, un’ambizione, un qualcosa che ci piace, ma che non riusciamo a sposare completamente. Essere gentili è un valore e c’è chi lavora affinché venga compreso e accolto da tutti.

Stiamo parlando del Mig, Movimento italiano per la gentilezza, un ente no profit che ha preso vita nel 2000 a Parma e che da subito ha ottenuto il riconoscimento da parte del World Kindness Movement.

Ed è proprio la realtà nazionale che si occuperà di coordinare il primo Osservatorio italiano della gentilezza e del comportamento, che ha tra gli obiettivi quello di comprendere in che modo la gentilezza può agire sulla società contemporanea.

La presidente del Mig Natalia Re ha spiegato, come si legge sull’Ansa: “Siamo abituati a pensare alla gentilezza come un elemento accessorio, un plus relazionale, in realtà dovremmo rivendicarne il diritto. Nel concetto di gentilezza, infatti, risiedono le basi del vivere comune, il rispetto dell’altro, delle differenze e delle leggi dello Stato, la gentilezza è lo strumento che ci aiuta a vivere e interagire con il prossimo in maniera virtuosa”.

Primo lavoro sarà quello di indagare il rapporto tra gentilezza e PIL per comprendere come questo atteggiamento può avere ricadute sul prodotto interno lordo di uno stato. A questo si affiancherà anche uno studio condotto sulle carceri e, in particolare, su riabilitazione e reinserimento dei detenuti. La presidente ha voluto aggiungere, come riportato da Ansa: “Abbiamo voluto che l’indirizzo dell’Osservatorio del MIG avesse una direzione chiara e si muovesse per contribuire alla costruzione di una società più giusta. Se infatti oggi empiricamente possiamo riconoscere il portato della gentilezza nella creazione di comunità più sostenibili, con il nostro progetto vogliamo fornire ai decisori e alle amministrazioni dati tangibili che possano supportarli nelle scelte quotidiane”.

Perché praticare la gentilezza fa bene a noi e agli altri

Potrebbe sembrare scontato eppure – in un mondo proiettato all’essere sempre di corsa, in cui anche le parole e i gesti a volte sono poco ragionati – promuovere la gentilezza è un atto coraggioso e rivoluzionario. Qualcosa che serve a tutti noi, per educarci, per insegnarci a porci in maniera diversa nei confronti delle altre persone e del mondo che ci circonda. Essere gentili fa anche bene alle relazioni e alla salute di corpo e mente, come hanno sottolineato anche alcuni studi.

A tal proposito, a partire dalla Giornata Mondiale della Gentilezza (che si rinnova ogni 13 novembre), ha preso il via una campagna di sensibilizzazione che vede tra i testimonial Gaetano Aronica, interprete della serie Netlix i Barbari, Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice cinematografica molto apprezzata, e la scrittrice Stefania Auci, autrice del best seller I leoni di Sicilia.

L’Osservatorio porterà avanti collaborazioni con organizzazioni pubbliche e private, il comitato scientifico è ancora in fase di costruzione, ma è già noto che sarà diretto da Salvino Marcello Vitaliti, direttore dell’Unità terapia intensiva neonatale dell’Arnas Civico di Palermo.