Quando eravamo piccole ci hanno insegnato che non era nostro il diritto di parlare di determinati argomenti e crescendo abbiamo continuato a non farlo trasformandoli in veri e propri tabù che aleggiano sulla società e sulla nostra vita. È successo con il sesso, con la menopausa e l’andropausa. È successo anche con l’incontinenza.
Le motivazioni che si nascondono dietro a un tabù sono tantissime. Spesso scegliamo di non trattare un determinato argomento perché ci vergogniamo, perché ne sappiamo poco o perché non sappiamo proprio da dove cominciare. Eppure è proprio facendo informazione, e ricevendola, che possiamo scardinare i falsi miti.
Una premessa, questa, doverosa per affrontare uno dei temi meno trattati dalla nostra generazione, quella dell’incontinenza femminile. C’è chi ha provato, a parlarne, con pubblicità mandate in onda a ogni ora del giorno e della notte, ma non è abbastanza se non lo facciamo noi per prime.
E per farlo abbiamo la necessità di fare nostra la consapevolezza che l’incontinenza è una cosa naturale, così come lo sono la menopausa e i cambiamenti fisiologici che ci appartengono. Non parlandone, invece, non facciamo che trasformare quei tabù in montagne altissime che ci ritroveremo a scalare da sole un giorno.
Cos’è l’incontinenza?
Quando parliamo di incontinenza facciamo riferimento a un fenomeno che spesso si manifesta proprio nel periodo della menopausa o comunque dopo il compimento dei 50 anni. Ovviamente questo non riguarda tutte le donne, ma i cambiamento ormonali sono il fattore che maggiormente incide sull’incontinenza urinaria.
Capita, quindi, che con il minimo sforzo ci siano delle perdite di pipì, che si possono verificare anche durante i rapporti sessuali. Molte donne, probabilmente, sanno di cosa stiamo parlando, le altre – le più giovani – no. Perché non se ne parla mai abbastanza.
Come scardinare i tabù
Non esiste una vera e propria prevenzione per l’incontinenza urinaria, ma sapevate che determinati stili di vita possono diminuire la comparsa di questa sintomatologia? Probabilmente no e il motivo è presto detto: c’è poca informazione.
Succede, infatti, che se ne parla poco, o non se ne parla affatto perché le donne che la vivono in prima persona si sentono fortemente in imbarazzo. Nei confronti delle amiche, del proprio partner e della società intera. L’impatto, neanche a dirlo, è fortissimo e determinante anche sui rapporti sessuali perché la paura che si possano verificare delle perdite spesso e volentieri è più forte del desiderio di vivere l’intimità con il proprio partner.
Le donne che soffrono di incontinenza urinaria: la ricerca
Secondo una ricerca condotta da Tena, azienda che commercializza prodotti per l’incontinenza, è emerso che il 52% delle giovani donne è terrorizzata dall’idea del manifestarsi di questa sintomatologia. La paura più diffusa è quella di apparire meno sexy, meno in forma e meno femminili. Ma la realtà è che solo il 14% di chi ha delle perdite ha ammesso che queste hanno inciso sulla vita sessuale e personale.
Quello che è emerge è un quadro piuttosto chiaro che ci fa comprendere quanto, ancora una volta, la disinformazione e la creazione di tabù attorno a determinati argomenti crei paure e insicurezze che possono essere affrontate e superate con la conoscenza.