Festa del papà: perché si festeggia il 19 marzo

Senza di lui la nostra vita sarebbe incompleta. Il 19 marzo si celebra la festa del papà, ecco le origini e la storia di questa festa

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Redazione

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Forte, simpatico, divertente…semplicemente l’uomo al quale fare riferimento in ogni momento della nostra vita.  Il 19 marzo si festeggia il papà, una figura fondamentale nella vita di tutti noi. Questa festività ha origini molto lontane, ma è stata ufficializzata solo di recente. Era il 19 giugno 1910 quando Sonora Smart Dodd, una signora americana, propose di celebrare i papà. E da allora questa data coincide con i festeggiamenti dedicati all’uomo più importante della nostra vita.

Festa del papà: perché il 19 marzo

Per tutti in Italia il 19 marzo è la festa del papà. Ma nel resto del mondo varia? Negli Stati Uniti, ad esempio si celebra la terza domenica di giugno e la scelta non è stata dettata dalla casualità, infatti corrispondeva al giorno del compleanno del padre (combattente nella Guerra di Secessione) della signora americana che aveva proposto la festa, ovvero Sonora Smart Dodd. La festività venne finalmente ufficializzata nel 1966, grazie all’intervento del Presidente Johnson, e la data venne fissata nella terza domenica di giugno.

In Italia e nei Paesi cattolici si festeggiava già nel Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe. La figura del padre infatti richiama quella del padre putativo di  Gesù. Secondo gli studiosi però la festività avrebbe radici ancora più lontane. Il 19 marzo, infatti, i romani festeggiavano le baccanali e in tutte le regioni dell’Impero venivano preparati dei banchetti per i poveri, le donne preparavano il pane e le zeppole, delle frittelle che ricordavano quelle vendute da San Giuseppe durante la sua fuga dall’Egitto per poter sopravvivere.

Dove si celebra la festa del papà

La festa del papà non si celebra solamente in Italia, ma in tutto il mondo. In ogni paese nel corso degli anni sono state introdotte usanze diverse e anche le date variano. Ci sono i bambini che donano cioccolatini e piccoli presenti, questo accade ad esempio in Francia e nei Paesi Anglosassoni la terza domenica di giugno. In Germania invece si gelebra il giorno dell’Ascensione e i papà girano con carri colmi di cibo e alcolici.

In Russia il 23 febbraio vengono ricordati i padri che hanno difeso la patria, mentre in Scandinavia e Danimarca questa figura viene celebrata rispettivamente la seconda domenica di novembre e il 5 giugno, insieme alla festa della Costituzione.

I tutti questi paesi il papà viene riconosciuto come una figura importante e insostituibile. Colui che ti prende per mano, che ti protegge e che ti insegna a confrontarti con la vita, senza abbandonarti mai. Papà vuol dire tante cose ed è una parola che invoca rispetto e tenerezza. Ed è per questo in occasione di questa festività si decide di fare un piccolo presente al proprio. Che sia una frase speciale, oppure un regalo vero e proprio, non importa: la cosa importante è quella di riuscire a trasmettere l’affetto e la gratitudine. E la voglia di stare insieme, magari guardando un film insieme e trascorrendo del tempo di qualità in sua compagnia.

Padre può essere un nonno, uno zio, un amico, ma anche un religioso o una persona incontrata nella propria vita quando se ne aveva più bisogno. È il tassello mancante che ci aiuta a rendere completa la nostra vita e a renderla migliore.