È stata una domenica sera di apprensione per chi da sempre segue con ammirazione la carriera e le battaglie civili di Emma Bonino. Un malore improvviso l’ha costretta a un ricovero d’urgenza in codice rosso presso l’ospedale Santo Spirito di Roma, dove è stata immediatamente trasferita in terapia intensiva. Da +Europa riferiscono che la situazione, pur essendo stata inizialmente seria, è oggi “sotto controllo”: la 77enne esponente radicale è vigile, e si attende nelle prossime ore un aggiornamento ufficiale con il consueto bollettino medico.
Come sta Emma Bonino
L’apprensione circolata in queste ore e l’ansia dei suoi sostenitori non si riferiscono solo all’età matura che potrebbe far temere il peggio, ma anche alla sua storia personale che — sappiamo bene — ha attraversato grandi difficoltà, soprattutto nell’ambito della salute che vacilla ormai da tempo. Nel 2015 a Emma Bonino è stato diagnosticato un microcitoma polmonare, una forma aggressiva di cancro al polmone sinistro. Per otto anni affronta cure durissime e, nel 2023, annuncia con discrezione e sollievo la conclusione del ciclo terapeutico: un capitolo difficile archiviato, certo, ma non dimenticato.
Solo un anno fa, nell’ottobre 2024, viene nuovamente ricoverata per problemi respiratori — ancora una volta al Santo Spirito, e ancora una volta in rianimazione. Le sue condizioni avevano destato preoccupazione, ma pochi giorni dopo le dimissioni arriva un gesto pubblico che commuove tutti: una visita a sorpresa di Papa Francesco. Le immagini — condivise da Bonino stessa su Instagram — la ritraevano seduta su una sedia a rotelle, sulla terrazza della sua casa, accanto al Papa, che proprio in quei mesi si stava prendendo cura della sua salute motivo per cui erano riusciti a darsi forza l’uno con l’altra.
Le cause del ricovero
Oggi, la notizia del nuovo ricovero alimenta altre paure. Ma è importante sottolineare che, secondo le stesse fonti che hanno diffuso la notizia, non vi sarebbe — al momento — un pericolo immediato per la sua vita. Pur in una condizione che richiede attenzione, Bonino sarebbe rimasta cosciente e reattiva. Una precisazione che, da sola, contribuisce a rasserenare gli animi.
Rimane però l’incertezza sulle cause del malore che l’ha colta domenica sera. Vista la sua storia clinica, è facile che i problemi respiratori tornino a manifestarsi, magari aggravati dalle stagioni più fredde o da infezioni banali. Ma al di là dell’ipotesi, rimane la sensazione — condivisa da molti — che questa situazione chiamerà ancora una volta la sua forza: quella stessa che l’ha vista protagonista per decenni di battaglie — per i diritti civili, per la laicità, per la libertà di scelta. E che oggi, per una volta, la vede nella posizione più vulnerabile: quella della paziente.
Per chi la segue da sempre, per le donne che si sono riconosciute nelle sue convinzioni, per chi l’ha sempre stimata — anche senza condividere ogni scelta — questo ricovero deve anche essere un momento di rispetto per lei e per la sua condizione. Si attendono aggiornamenti, con il consueto rispetto per la privacy e con la fiducia che un comunissimo bollettino medico possa dare conforto.
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