Dormire è una cosa seria. E per farlo bene gli italiani rinuncerebbero al partner

Uno studio ha mostrato il rapporto che gli italiani hanno con il sonno: dalle ore di riposo a come si sentono dopo

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Il sonno è importante: sembra una frase fatta, ma in realtà si tratta di un aspetto fondamentale della vita delle persone e, a quanto pare, non solo perché fa bene alla salute ma anche perché è una vera e propria priorità.

A dirlo sono i dati emersi da uno studio condotto dall’azienda Emma – The Sleep Company, che tratteggia qual è il legame che gli italiani hanno con il dormire e a cosa sarebbero disposti a rinunciare pur di ottenere un po’ di sonno in più.

Dormire: a cosa rinuncerebbero gli italiani per farlo

Una buona sessione di sonno fa bene al corpo e alla mente: dopo ci si sente rigenerati, pieni di energia e pronti ad affrontare la giornata. Ma qual è il rapporto che gli italiani hanno con il dormire? L’azienda Emma – The Sleep Company ha condotto uno studio da cui sono emersi dati interessanti.

Innanzitutto, la quantità di riposo è fondamentale per quasi tutti, basti pensare che il 94% dorme dalle 6 alle 8 ore, di questi il 42% circa 8. Alle persone è stato chiesto a cosa sarebbero disposti a rinunciare per un mese, per dormire due ore in più al mattino. E la risposta di un quarto degli intervistati è che potrebbero fare a meno del partner, non vedendolo più per 30 giorni.

In questo caso è, però, importante notare come le risposte possano variare in base alla generazione di appartenenza. Sono i cosiddetti Boomer quelli che, in percentuale maggiore, rinuncerebbero al proprio partner: a loro va lo scettro con il 30%. A seguire Generazione Z (27,8%), Generazione X (20.8%) e Millennials (20.7%).

Ma non solo il partner, gli italiani potrebbero fare a meno anche di altre due cose pur di dormire un po’ di più: gli alcolici e i social.

Qualità del sonno, il punto

Ma dormire tanto significa anche dormire bene? Le risposte, che sono state date dagli italiani in merito a questo punto, evidenziano che le cose non stanno così.

Lo studio di Emma – The Sleep Company ha mostrato che il rapporto tra ore di sonno e qualità non va di pari passo.  Nonostante le persone riescano a dormire dalle 6 alle 8 ore per notte, i dati mostrano che il 66% pensa di non aver dormito abbastanza durante gran parte delle notti.

Ma quando gli italiani si sentono stanchi? Lo studio ha evidenziato che il 36% si sente meno riposato nei periodi di maggiore stress, seguito dal 32% che ha dichiarato di sentirsi così nei giorni lavorativi. Infine, il 27% non si sente riposato durante tutti i sette giorni.

La percentuale di chi si sente riposato e pronto ad affrontare la giornata è del 16%. Il 45%, invece, è rilassato ma vorrebbe continuare a dormire. Tra gli altri dati va sottolineato che il 24% non si sente riposato, ma percepisce di possedere abbastanza energie per affrontare i vari impegni giornalieri, mentre il 15% rimane affaticato.

Il sonno una priorità anche per le star

Di recente ha parlato del suo segreto di benessere l’attrice Dakota Johnson che ha spiegato che il sonno è la sua priorità. Lo ha fatto in un articolo sul Wall Street Journal in cui si legge: “Non ho un orario di sveglia regolare. Dipende da quello che succede nella mia vita. Se non lavoro, se ho un giorno libero il lunedì, allora dormo il più a lungo possibile. Il sonno è la mia priorità numero uno nella vita”, ha spiegato.

Per poi aggiungere anche la quantità di riposo che si concede: “Se dormo meno di 10 ore a notte non funziono. Posso facilmente arrivare a 14 ore”.

Un segreto di bellezza e di benessere, a cui si aggiungono altre pratiche come la meditazione e i bagni caldi.