Ci sono alcuni nomi che da soli aprono un mondo. Quello di Dino Risi ci proietta al cinema, tra grandi attori, film indimenticabili e capaci di catturare l’anima dell’Italia in un periodo storico di profondi mutamenti.
È lui, insieme a una manciata di pochi altri nomi, uno dei rappresentanti della commedia all’italiana, quella che parla al cuore degli spettatori strappando un sorriso, ma facendo anche riflettere.
Un talento nel narrare il mondo intorno a sé, ma anche nel dargli il volto giusto: quello dei migliori attori della sua generazione che rispondono al nome di Sordi, Gassman, Nino Manfredi, Sandra Milo, Gloria Guida, Loren e Mastroianni. Sono solo alcuni, dei tanti, che lavorano con lui. Paragonato a Billy Wilder, regista e sceneggiatore americano, Dino Risi è stato uno dei grandi della settima arte italiana, uno dei maestri. La sua vita, la sua opera e la sfera privata.
Indice
Dino Risi, vita e carriera del regista
È nel 1916 che a Milano, il 23 dicembre, nasce Dino Risi. Studi al Liceo Classico Giovanni Berchet di Milano, laurea in medicina, invece di seguire il naturale sviluppo delle cose decide di inseguire un sogno: quello di lavorare nel cinema. Il primo impiego è come aiuto regista, mentre la prima opera è un cortometraggio datato 1946, successivamente tra i più celebri vi è Buio in Sala venduto a Carlo Ponti (importante produttore e futuro marito di Sophia Loren).
Il primo lungometraggio è datato 1951 ed è Vacanze col gangster con Mario Girotti, colui che poi sarebbe divenuto Terence Hill. Il successo non tarda ad arrivare con pellicole come Pane, amore e… (del 1955), Poveri ma belli (del 1956), Il vedovo con Alberto Sordi e Franca Valeri e Il mattatore con Vittorio Gassman. Sempre con lui lavora a Il sorpasso nel 1962, così come accade in La marcia su Roma. Tra le altre pellicole da ricordare si possono citare Straziami, ma di baci saziami, La moglie del prete e Profumo di donna. Di questo, film datato 1974, vale la pena citare anche il remake del 1992 dal titolo Scent of woman con Al Pacino che per questa interpretazione vince l’Oscar.
Lavora anche a Sono fotogenico, con Renato Pozzetto, Il commissario Lo Gatto con Lino Banfi o Fantasma d’amore con Marcello Mastroianni e Romy Schneider.
Tanti, tantissimi film, che lo hanno reso immortale. Come Mario Monicelli ed Ettore Scola: registi che, insieme a lui e a Luigi Comencini, vanno a formare il gruppo di coloro che hanno dato vita alla commedia all’italiana.
La morte
Dino Risi è morto il 7 giugno del 2008 a Roma, nel quartiere dei Parioli dove viveva da diversi anni in un residence. Aveva 91 anni.
“Quello che gli piaceva della vita d’albergo era la provvisorietà – ha raccontato il figlio Marco, come si legge in un articolo di Avvenire -, niente oggetti personali, solo un paio di quadri di Schifano e i libri letti che poi regalava a Luigi, il portiere”.
La vita privata di Dino Risi
È durante la Seconda Guerra Mondiale che Dino Risi incontra colei che poi diventerà sua moglie e la madre dei suoi due figli: Claudia Mosca. I due, poi, si sarebbero incontrati nuovamente un anno dopo la fine del conflitto sposandosi. I figli sono arrivati gli anni successivi: Claudio nel 1948 e Marco nel 1951. Entrambi hanno seguito le orme del padre e sono diventati registi.
Il figlio Marco aveva raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera se i suoi genitori discutevano: “No. Mio padre era un rompiscatole e mia madre sopportava. Poi si è stufata, gli ha detto basta, ma noi a quel punto eravamo grandi. A sessant’anni è andato via. Ha preso una stanza per una settimana al Residence Aldrovandi. Ci è rimasto trent’anni. Un giorno ha chiesto di tornare. Lei ha detto: ‘No’”.
Dopo la relazione con la moglie, l’altra donna che è stata accanto a Dino Risi per tanti anni è stata Leontine Snell, ballerina e coreografa. Non hanno mai vissuto sotto lo stesso tetto, ma ognuno a casa propria. Per il regista proprio il residence ai Parioli.
La carriera e i premi di Dino Risi
Tanti film, tanti progetti per la televisione e molte sceneggiature: è difficile condensare in poche righe la portata artistica e culturale delle opere di Dino Risi. Tra le ultime pellicole, tra l’altro, vi è Esercizi di stile, di cui ha diretto l’episodio Myriam, del 1996. Si tratta di un film collettivo con tantissimi registi, tra cui Monicelli, Pino Quartullo e Cinzia TH Torrini. Per la televisione, invece, si può ricordare quello che di fatto è il suo ultimo film in assoluto: datato 2002 si tratta di Le ragazze di Miss Italia. Ha fatto anche un cameo come attore in Proibito baciare del 2000.
Una carriera molto lunga, costellata di qualche riconoscimento importante. Ad esempio la candidatura al premio Oscar nel 1976 per la migliore sceneggiatura non originale per Profumo di donna, che gli ha fatto vincere nel 1975 il David di Donatello come miglior regista e anche il Premio Cesar.
Alla Mostra del cinema di Venezia, invece, ha ottenuto il Premio Pietro Bianchi nel 1987. Riconoscimenti speciali, infine, il Leone d’oro alla carriera nel 2002 e il David di Donatello speciale nel 2005. Nel 2004 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.