Diego della Valle è uno dei più importanti imprenditori italiani, considerato tra i maggiori esponenti del Made in Italy. Noto anche come Mister Tod’s, negli anni si è guadagnato anche il titolo di “imprenditore etico” per l’attenzione che riserva ai suoi dipendenti. E’ amministratore delegato di Tod’s, Hogan e tra i fondatori dell’azienda di trasporti Italo Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV). E’ stato anche dirigente sportivo dopo aver rilevato il club della Fiorentina. Carriera e vita privata di Diego della Valle.
Indice
Chi è Diego della Valle
Diego della Valle nasce a a Sant’Elpidio a Mare, un piccolo comune in provincia di Fermo nelle Marche, il 30 dicembre 1953. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Bologna, poi si trasferisce per un periodo negli Stati Uniti dove avrebbe seguito un corso di marketing. Cresciuto nell’azienda di famiglia, un calzaturificio creato dal nonno Filippo nel primo ventennio del Novecento, una volta tornato dall’America, nel 1975, decide di entrare nell’azienda di famiglia, guidata dal padre Dorino.
Proprio negli Usa avrebbe avuto l’idea di creare delle scarpe con i pallini sulla suola, proprio come quelle viste ai piedi di un pilota. Questa idea caratterizza ancora oggi le calzature del celebre marchio. Intanto, nel 1970, era stato aperto il primo ufficio a Milano che aveva trasformato l’impresa familiare in una società industriale. I mocassini con i pallini sotto la suola sono un successo e vengono indossati negli anni da moltissimi vip in tutto il mondo, da Tom Cruise a Gianni Agnelli, passando per Juan Carlos, Sharon Stone, Caroline di Monaco, Hillary Clinton e Richard Gere.
La carriera di Diego della Valle in Tod’s
Nel 1979 l’azienda passa definitivamente nelle mani di Diego Della Valle che continua il processo di crescita ed espansione, diventando un brand riconosciuto a livello mondiale, per la sua qualità e per il suo stile inconfondibile. Nel 1983 viene creato e lanciato ufficialmente il marchio Tod’s, mentre dopo pochi anni il gruppo inizia a gestire in licenza i marchi Hogan (1986) e Fay (1989) entrambi acquisiti nel 2000, anno peraltro della quotazione sul mercato italiano dell’intero gruppo.
Nel 1998 Della Valle acquisisce il 4% della Banca Nazionale del Lavoro, dove rimane come azionista e consigliere fino al 2006, mentre nel 1999 entra a far parte del Cda della banca Comit e nel Gruppo Generali. Inoltre, nel 2007 ha acquisito quote rilevanti di Piaggio, Bialetti, Ferrari e Cinecittà.
L’acquisizione della Fiorentina e l’attività di dirigente sportivo
Nel 1995 l’imprenditore marchigiano fa il suo ingresso nel mondo dello sport, entrando a far parte del consiglio di amministrazione dell’Inter, per volere dell’amico Massimo Moratti. Nel 2002, dopo la retrocessione della Fiorentina dal campionato di serie A e il contestuale fallimento avvenuto in estate, Diego Della Valle acquisisce il club, insieme al fratello, e assume la carica di Presidente onorario lasciando il ruolo esecutivo al fratello Andrea.
Nel 2006 Della Valle è coinvolto nello scandalo di Calciopoli e condannato inizialmente dalla giustizia sportiva di un’ammenda e all’inibizione per 3 anni e 9 mesi. Il CONI, in ultimo grado, riduce successivamente la squalifica nel marzo del 2007 a 8 mesi, assolvendolo totalmente dall’accusa di illecito sportivo e condannandolo solo per violazione dell’art. 1 (lealtà sportiva). Incriminato dalla Procura di Napoli con l’accusa di frode sportiva, viene condannato nella sentenza di primo grado nel novembre del 2011.
Negli anni i Viola non riescono a portare a casa alcun trofeo nonostante gli ingenti investimenti stimati intorno ai 285 milioni di euro. Così l’imprenditore marchigiano il 30 marzo 2010 rassegna le dimissioni da patron della Fiorentina, con un comunicato ufficiale sul sito della società, pur rimanendone azionista di maggioranza. Intanto il 17 dicembre 2013 i fratelli Della Valle, in secondo grado, vengono prescritti al processo penale di Calciopoli. l’avventura con la Fiorentina termina nel 2019 quando, dopo mesi di proteste da parte della tifoseria, il club viene ceduto all’imprenditore italo-americano Rocco Commisso per una cifra pari a 165 milioni di euro. Nel giorno della cessione del club lo stesso Della Valle, in un’intervista concessa alla Repubblica, afferma che non è stata accettata la proposta più vantaggiosa per le casse familiari, ma quella più appropriata ad assicurare un futuro prospero per la Fiorentina.
Le altre attività imprenditoriali e i riconoscimenti di Diego Della Valle
Nel 2006, con Luca Cordero di Montezemolo, fonda l’impresa ferroviaria Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori. Il suo intuito imprenditoriale lo porta, nel 2009, ad acquisire il 5,9% dei grandi magazzini di lusso americani Saks Fifth Avenue. Grazie a questa mossa, conquista il mercato statunitense e nel 2013 vende le sue quote al gruppo canadese Hudson Bay.
Intanto si guadagna il riconoscimento di “imprenditore etico” per la cura che mostra nei confronti dei suoi dipendenti. I suoi lavoratori hanno una palestra e un asilo aziendale, la copertura dei costi per l’acquisto dei libri scolastici dei figli e un’assicurazione per i costi sanitari di cure specialistiche e interventi chirurgici.
“Bisogna rimettere la palla al centro e questo significa occuparsi delle famiglie italiane, soprattutto di quelle che hanno più bisogno, significa occuparsi di sicurezza, lavoro, occupazione e cultura“, dichiara l’imprenditore marchigiano ad Huffington Post. Nel 1996 era già stato nominato Cavaliere del Lavoro.
Patrimonio, curiosità e vita privata
Dal 2000 Diego Della Valle vive a Villa Brancadoro a Casette D’Ete, in provincia di Fermo. Nella dimora ha realizzato un percorso di jogging per tenere al riparo da occhi indiscreti la sua famiglia. Allo stesso tempo, però, ha offerto un servizio a tutti gli abitanti del luogo, che possono tranquillamente usufruire dello spazio verde. L’imprenditore marchigiano si è sposato tre volte.
Dalla prima moglie ha avuto Emanuele, mentre dalla seconda è nato Filippo. La sua terza moglie è Barbara Pistilli.
Riguardo al suo patrimonio, nel marzo 2011 la rivista statunitense Forbes inserisce Diego, assieme al fratello Andrea, nella classifica degli uomini più ricchi al mondo; al settembre del 2016 è al 1121º posto (26° italiano), con un patrimonio di 1.3 miliardi di dollari. Mr Tod’s sarebbe anche proprietario dell’Altair III, un imponente yatch lungo 60 metri e capace di ospitare oltre 12 persone e un equipaggio di 20 uomini. La caratteristica principale di tale barca riguarda gli interni, eleganti saloni in cui sono esposti alcuni pezzi da collezione delle auto da corsa Ferrari. Per concludere, sono presenti anche una vasca idromassaggio e un piccolo eliporto situato sul ponte. Costruito nel 1974 e restaurato nel 2004, il valore di tale gioiello si attesterebbe intorno ai 50 milioni di euro.
L’imprenditore marchigiano avrebbe acquistato due ville molto importanti la prima si trova a Capri ed è il luogo prediletto per le vacanze di famiglia, trascorse tra barche spiagge e ristoranti. Mentre la seconda è nell’esclusiva Gorce Island, a Miami, acquistata nel 2013 da Della Valle per una cifra pari a 14 milioni di euro, prima era stata la dimora del famoso musicista e pianista americano Billy Joel.
Una curiosità riguarda la prima e la terza moglie di Diego Della Valle: entrambe condividono il cognome Pistilli perché sarebbero sorelle. L’imprenditore è anche filantropo, nel 2010 ha finanziato il restauro del Colosseo, donando un contributo di 25 milioni di euro. Con un investimento di 5,2 milioni di euro, è il nono socio fondatore permanente privato della Fondazione Teatro alla Scala ed è lui che illumina l’Obelisco egizio della città di Benevento.
Dopo il terremoto del Centro Italia, avvenuto nel 2016, Diego Della Valle ha deciso di aprire uno stabilimento Tod’s ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Nel paese, parzialmente distrutto dal sisma, ha investito 10 milioni di euro e dato lavoro a 100 persone. Nel 2024 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Arquata del Tronto proprio “per l’impegno sociale e civile dimostrato dopo il terremoto del 2016”. Infine nel 2020 ha donato 5 milioni di euro al fondo Sempre con voi della Protezione Civile per i parenti dei medici morti durante l’emergenza COVID-19.
L’università degli studi del Sannio gli ha conferito la laurea honoris causa in economia e management perché Della Valle rappresenta “un virtuoso riferimento della migliore imprenditoria italiana, che ha saputo far evolvere i valori dei distretti industriali (creatività, artigianalità, tradizione), coniugandoli con le esigenze dei mercati globali (dimensione, marketing, finanza). I settori tradizionali del Made in Italy (Agroalimentare e Moda) hanno svolto un ruolo cruciale per la sostenibilità dell’economia del nostro paese durante la crisi strutturale di questi anni. Il costante sguardo alle proprie radici, che Della Valle ha sempre mostrato, lo porta anche ad impegnarsi in iniziative di conservazione e tutela del cultural heritage, in particolare come patrimonio di maestrìe artigianali e saperi locali che oggi rappresentano il principale valore distintivo del Made in Italy di lusso”.