Boris Becker è stato un tennista da record, poi diventato allenatore. L’esplosività del servizio e l’abilità nel serve-and-volley gli hanno fatto guadagnare il soprannome di Bum Bum. A 17 anni trionfa a Wimbledon e diventa il più giovane vincitore nella storia del Torneo. Da lì in poi è una continua conquista di titoli e coppe con 6 tornei del Grande Slam, 3 ATP Finals, 2 Coppe Davis, 2 World Team Cup, una Hopman Cup e la medaglia d’oro in doppio alle olimpiadi di Barcellona. È l’unico tennista della storia ad aver vinto due tornei del Grande Slam prima di compiere i 19 anni e nel 2003 è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame. Posata la racchetta, ha allenato nuovi talenti come Nocak Djokovic e Holger Rune. È è considerato uno dei più forti tennisti di sempre sulle superfici rapide, avendo disputato 7 finali al Torneo di Wimbledon e vinto 49 tornei.
Indice
Gli inizi della carriera
Boris Franz Becker è nato il 22 novembre del 1967 a Leimen in Germania. A cinque anni inizia a giocare a tennis e vince il primo torneo a 8 anni. Il talento è enorme sin dai primi anni, tanto da ottenere una dispensa speciale dal Ministero della pubblica istruzione per permettergli di abbandonare la scuola dopo l’equivalente tedeco della nostra terza media. Nel 1984, a 16 anni entra tra i professionisti e ottiene subito risultati importanti. Vince infatti il suo primo titolo nel doppio al BMW Open 1984 di Monaco di Baviera in coppia con Wojciech Fibak e raggiungendo il terzo turno al suo primo torneo di Wimbledon in cui viene eliminato da Bill Scanlon; a fine anno agli Australian Open 1984 il giovane Boris arriva fino ai quarti di finale e chiude l’anno al posto numero 66 della classifica mondiale. Nel 1985, con l’inizio della stagione sull’erba, il tedesco fa emergere tutto il suo potenziale: prima si aggiudica il Queen’s Club Championships 1985 poi, contro ogni pronostico, il torneo di Wimbledon, senza essere testa di serie. A 17 anni e 227 giorni Becker diventa quindi il più giovane vincitore di un torneo del Grande Slam nella storia. Vince anche al Cincinnati Open 1985 e arriva in finale a Wembley dove è battuto da Ivan Lendl. Con questi risultati si qualifica per la prima volta in carriera per il Master di fine anno, anche qui sarà sconfitto da Lendi in finale, e chiude l’anno al sesto posto del ranking mondiale.
L’ascesa come miglior tennista al mondo
Nel 1986 altre vittorie che lo portano a chiudere l’anno al secondo posto del ranking mondiale. L’anno successivo si aggiudica l’Indian Wells, il singolare e il doppio di Milano e il Queens. In Coppa Davis gioca e vince una delle più lunghe partite della storia del tennis contro John McEnroe durata 6 ore e 22 minuti. Il 1987 si chiude con un quinto posto nel ranking mondiale. La prima Coppa Davis la ottiene però nel 1988, un anno ricco di sfide e trionfi che lo fanno risalire di un gradino nel ranking mondiale. L’anno seguente difende i risultati conquistati l’anno precedente, tra cui ottiene la seconda Coppa Davis e nonostante occupi la seconda posizione del ranking mondiale a fine stagione viene nominato ITF World Champion e ATP player of the year, titoli che generalmente vengono assegnati quasi sempre al primo giocatore del ranking. Nel 1990 vince cinque tornei minori ma nel grande slam non dà il massimo. Nella finale di Wimbledon, però, va in scena il terzo atto dell’eterna sfida con Stefan Eldberg, il suo più grande rivale con il quale stabilisce il primato di essere i primi due avversari a contendersi il titolo per tre anni consecutivi. Nel 1991 Becker ottiene la prima vittoria all’Australian Open e con questo successo riesce il 28 gennaio per la prima volta in carriera a conquistare il primo posto del ranking scalzando Eldberg (lo svedese si riprenderà il primato qualche settimana dopo).
Gli infortuni e le ultime vittorie
Nel 1993 il tennista tedesco subisce vari contraccolpi tra infortuni, matrimonio con una modella che lo porta al centro del gossip e problemi con la magistratura per evasione fiscale. Anche la carriera ne risente con risultati che lo fanno scendere all’11° posto della classifica mondiale. Il 1994 parte male ma poi recupera riportandolo ad avere un ruolo di primo piano nel tennis mondiale. Il 1995 segna l’ultima finale a Wimbledon dove però viene battuto da Pete Sampras. Vince l’ATP Tour World Championship e l’anno successivo l’ultimo tiolo nel Grande Slam. Dal 1997 riduce costantemente gli impegni in campo e nel 1999 disputa gli ultimi tornei, tra i quali anche l’ultimo Wimbledon, prima di lasciare il mondo del tennis giocato. Nel 2013 diventa allenatore di Novak Djokovic con il quale collabora fino al 2016. Nel 2023 allena Holger Rune ma abbandona l’incarico dopo soli quattro mesi a causa di motivi professionali e privati.
Curiosità e vita privata
La vita sentimentale di Boris Becker è stata movimentata, un po’ come la sua carriera. È stato fidanzato con Karen Schultz per tre anni, poi nel 1993 ha sposato la modella afroamericana Barbara Feltus Pabst, dalla quale ha avuto due figli, Noah Gabriel ed Elias Balthasar. Il matrimonio è terminato nel 2001 con il divorzio. Nel 2009 è convolato a nozze per la seconda volta con la modella olandese Sharlely “Lilly” Kerssenberg, dalla quale ha avuto un altro figlio maschio Amadeus Benedict Edley Luis. Becker è inoltre padre anche di una femmina, Anna, avuta dalla modella Angela Ermakova, nel 2000 quando il suo matrimonio con Barbara era ormai alla fine. Per un breve periodo è stato legato a Sabrina Setlur. Il tennista ha dichiarato di essere vegetariano e, nel 1991, ha raccontato di aver tentato il suicidio per poi cambiare idea. Becker è anche un buon giocatore di scacchi e il 15 marzo del 2000 ha giocato una partita contro il campione del mondo Garri Kasparov via Internet. Nel 2017, un tribunale britannico, dopo la richiesta di una banca privata, ha dichiarato il fallimento di Becker. Nel 2022 il tennista è stato condannato da un tribunale inglese a 30 mesi di reclusione, metà dei quali da trascorrere in carcere, per bancarotta fraudolenta. In realtà ha scontato in prigione solo 8 mesi, avendo beneficiato di uno schema fast-track, con l’estradizione nel paese d’origine, la Germania, dove può scontare in libertà il tempo rimanente della pena, ma senza poter fare ritorno nel Regno Unito fino al 2024. Nel 2023 il documentarista Premio Oscar Alex Gibney ha realizzato una docuserie in due parti dedicata al campione di tennis tedesco, “The World vs. Boris Becker“, che ha debuttato al Berlino Film Festival.