Bertha Benz, automobilista pioniera: la pilota del primo on the road al mondo

È lei la prima al mondo ad aver fatto un lungo viaggio in macchina: Bertha Benz è diventata così la pioniera dell'on the road

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Redazione

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Il cielo che si apre sulla strada, lunghe distese e panorami: si sa, i viaggi in auto sono un modo molto interessante per lanciarsi in un’avventura e scoprire posti nuovi. Ma chi è stata la prima persona a fare un on the road, percorrendo una lunga distanza in auto senza fermarsi se non per alcune brevi soste? Ve lo diciamo noi: era una donna, e il suo nome è Bertha Benz.

Ebbene sì, il cognome dice già moltissimo: questa donna è proprio colei che, insieme al marito, ha dato vita alla nota casa automobilistica. Nata Cäcilie Bertha Ringer, divenne ufficialmente Bertha Benz quando sposò Carl Benz, il 20 luglio 1872. In quel momento diventò non solo sua moglie, ma anche sua socia in affari e sua consulente.

Bertha, la libertà e la ribellione

Prima di parlare del primo viaggio on the road e dell’impresa di Bertha dobbiamo, però, esplorare un po’ il suo personaggio. Nata in una famiglia benestante a Pforzheim nel Granducato di Baden, Bertha fu sin dalla sua giovinezza una donna libera e testarda. Credeva nell’innovazione tecnologica e lei stessa, piuttosto che cimentarsi in quelle che erano comunemente ritenute “attività da donna”, preferiva inventare e riparare oggetti.

Carl Benz insieme alla sua famiglia

Fu proprio per il suo interesse nelle nuove imprese che Bertha conobbe Carl Benz. Stava cercando un modo per investire la sua dote, perché, in un atto di ribellione, non intendeva vincolarla necessariamente all’uomo che sarebbe diventato suo marito. Il caso volle che, invece, quella dote andasse proprio al suo futuro sposo, dato che Bertha investì proprio nell’impresa di costruzioni in ferro di Carl. Non solo: si interessò al suo lavoro e proprio così i due si innamorarono e decisero di sposarsi.

La spinta di Bertha a Carl Benz e le prime automobili al mondo

Bertha ha continuato a usare la sua dote come supporto per il marito. Le costruzioni di Carl, d’altronde, erano davvero ingegnose, ma ce n’era una che Bertha lo incoraggiava a non lasciare andare, perché secondo lei sarebbe stata un grande successo: la prima carrozza senza cavalli. La donna stava vicino al marito e con sensibilità e intelligenza riuscì a guidarlo. Nel 1885, Carl terminò i suoi lavori: nacque la prima automobile al mondo, la MotorWagen.

Bertha Benz, pioniera automobilista

E indovinate chi fu a testare sul campo la prima automobile in assoluto mai creata? Sì, fu proprio Bertha, che, per altro, segnalò al marito alcune cose da migliorare: freni in pelle, design della linea del carburante e il motore, da montare posteriormente. Tre anni dopo, Carl e Bertha realizzarono insieme la Benz Patent-Motorwagen, la prima auto con un motore a pistoni a due tempi che andava a benzina, costruita con tubi d’acciaio, pannelli in legno, le ruote a raggi in acciaio e pneumatici in gomma piena.

Bertha Benz e il primo on the road

La Benz Patent-Motorwagen fu il veicolo che Bertha guidò per il suo on the road, il primo al mondo, peraltro. Lo fece, ancora una volta, per dare forza al marito. Sì, perché nonostante il successo, Carl temeva che i suoi veicoli non fossero “abbastanza” e tendeva a buttarsi molto giù. Così, il 5 agosto 1888, Bertha salì sull’auto, fece accomodare anche i figli Richard ed Eugen e, all’età di 39 anni, guidò da Mannheim a Pforzheim senza dire nulla al marito.

Gli eredi Benz con una delle storiche macchine della casa

Bertha guidò per ben 106 chilometri, attraversando il Paese e sostando solo per acquistare carburante (che, ai tempi, si comprava solo in farmacia). Durante il viaggio, Bertha ha anche dimostrato il suo talento risolvendo dei piccoli problemi di percorso: ha pulito il serbatoio del carburante con una spilla che teneva nel cappello e ha usato la sua giarrettiera come isolante. In più, ha letteralmente inventato il sistema di raffreddamento aggiungendo acqua al motore surriscaldato ogni volta che faceva una sosta.

Una volta giunta a Pforzheim, Bertha ha informato il marito del successo della sua impresa con un telegramma, informandolo anche dei problemi riscontrati. Così facendo, ha cambiato la storia dell’automobile, contribuendo a rendere un’invenzione già vincente un vero e proprio mezzo che tutti, un giorno, avrebbero guidato.