Chi era Angelo Amelio, il giornalista Rai morto improvvisamente

Angelo Amelio, giornalista e autore televisivo di programmi iconici, si è spento a 64 anni dopo una breve malattia, lasciando un’eredità indimenticabile

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 19 Dicembre 2024 19:37

La comunità giornalistica perde una delle sue figure più autorevoli. Angelo Amelio, giornalista e autore televisivo, si è spento all’età di 64 anni nella notte tra il 18 e il 19 dicembre. Per chi lo conosceva, Amelio non era solo un professionista impeccabile, ma un uomo dal carattere disarmante, capace di conquistare tutti con la sua umanità.

Il sindacato Unirai ha rivelato che il giornalista stava combattendo contro una malattia che lo aveva colpito di recente, un nemico silenzioso che lo ha portato via troppo presto.

Un percorso professionale costruito con dedizione

Nato a Teggiano, in provincia di Salerno, Amelio si era inizialmente orientato verso gli studi di giurisprudenza a Napoli. Tuttavia, la passione per il racconto lo ha spinto a intraprendere una carriera giornalistica che lo avrebbe portato ai vertici della Rai. In vent’anni di attività, il suo nome si è legato a programmi iconici come Unomattina e La vita in diretta.

Non solo autore per trasmissioni di successo, Amelio ha dimostrato una visione innovativa creando format originali come Sabato24 e Specchio dei tempi per RaiNews24. Il suo contributo ha rivoluzionato il modo in cui la televisione racconta le notizie, grazie a un approccio che sapeva coniugare rigore e accessibilità. Non si limitava a proporre contenuti, ma era un costante innovatore, capace di anticipare i tempi e adattarsi alle nuove esigenze del pubblico. Amelio era noto per la sua straordinaria capacità di collaborare con colleghi e talenti emergenti, lasciando sempre spazio alla creatività e all’espressione personale.

La vita privata e le passioni

Pur vivendo a Roma con la moglie Roberta, Angelo Amelio non ha mai dimenticato le sue origini. Tornava spesso a Teggiano, nel cuore del Vallo di Diano, per mantenere viva la connessione con la sua terra. Appassionato ambientalista, dedicava tempo ed energie alla salvaguardia del Parco Nazionale dell’Asinara, una causa che lo vedeva in prima linea.

L’amore per la natura non era soltanto una passione, ma una vera missione. Amelio credeva fermamente nell’importanza di proteggere i luoghi di straordinaria bellezza, ritenendoli non solo un patrimonio da conservare, ma un’eredità da tramandare alle future generazioni. Il suo impegno per l’ambiente è stato spesso fonte d’ispirazione per chi lo circondava.

Il cordoglio di colleghi e amici

La notizia della sua morte ha certamente sconvolto chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. I colleghi di RaiNews24 lo ricordano come una persona generosa, sempre pronta a condividere esperienza e consigli. “Un professionista con un’etica invidiabile, capace di trasmettere entusiasmo e determinazione a chiunque lo incontrasse”, è il pensiero condiviso da molti.

Il sindacato Unirai ha reso omaggio alla sua memoria, descrivendolo come una figura di rara saggezza e gentilezza. Tra messaggi di affetto e stima, emerge il ritratto di un uomo che, pur nella discrezione, ha lasciato un’impronta incancellabile.

I colleghi di RaiNews24 hanno sottolineato come il sorriso di Amelio e il suo approccio positivo fossero contagiosi. “Lavorare con Angelo significava sentirsi ascoltati e compresi. Aveva il dono di far sentire ogni persona importante, senza mai perdere la calma anche nelle situazioni più difficili”. Questo lato umano, unito alla sua incredibile professionalità, lo ha reso un punto di riferimento per generazioni di giornalisti.