30 gennaio 2011: la scomparsa delle gemelle Schepp

Il 30 gennaio del 2011 Alessia Vera e Livia Clara scompaiono nel nulla mentre sono insieme al papà. Dopo 12 anni il mistero non è stato risolto

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Hanno solo sei anni, Alessia Vera e Livia Clara, quando si allontanano da casa per trascorrere del tempo con il loro papà. Mamma Irina non è preoccupata, del resto nonostante la fine del suo matrimonio, Matthias si è sempre confermato un padre amorevole e premuroso.

Tutto cambia però quando delle sue figlie, la donna, non ha più notizie. Il 30 gennaio del 2011 Irina si rivolge alle forze dell’ordine per denunciare la scomparsa delle piccole. Da quel momento, per lei, inizia un calvario senza fine destinato a non avere un epilogo.

Si scopre che Matthias è morto, si è suicidato proprio nei giorni in cui era con le sue figlie. Delle due, però, non c’è traccia. Sono state forse uccise dal padre in un ultimo e folle atto di disperazione e vendetta? Sono scappate? O sono state rapite? A distanza di 12 anni il mistero della scomparsa delle gemelle Schepp non è stato ancora risolto. Ma la speranza è ancora accesa.

Alessia e Livia: chi sono le gemelline Schepp

Sono passati 12 anni dalla sparizione delle gemelline Schepp, eppure nessuno ha mai dimenticato quello che è successo. Non può farlo mamma Irina che è rimasta aggrappata a quell’ultimo barlume di speranza che non accenna a spegnersi, e non lo possono fare neanche gli altri, quelli che in tutti questi anni hanno scelto di sostenerla. Ma cosa è successo, davvero, quel 30 gennaio del 2011? E dove sono finite Alessia e Livia?

Per ripercorrere quello che è successo in questi 12 anni, dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 2003. È quello l’anno in cui, per la prima volta, lo sguardo di Irina incontra quello di Matthias, un ingegnere di origini italiane che lavora in una multinazionale di tabacco. Anche Irina, che è un avvocato di professione, lavora in quella stessa azienda.

I due si incontrano durante un raduno aziendale e dopo una breve frequentazione decidono di ufficializzare la relazione. A distanza di un anno Irina scopre di essere incinta di due gemelle: Alessia Vera e Livia Clara. I due convolano a nozze e scelgono di andare a vivere a Losanna: è lì che le loro figlie cresceranno.

Il sogno di una famiglia felice e unita, però, inizia a sgretolarsi quando i coniugi Schepp capiscono di non andare più d’accordo. È Irina ad accusare per prima i cambiamenti di suo marito: non sembra più l’uomo che aveva conosciuto qualche tempo prima.

Nonostante i diversi tentativi di salvare il rapporto, alla fine la donna chiede il divorzio. Matthias si trasferisce a Saint-Sulpice, non lontano dalla casa di Irina, così da annullare qualsiasi distanza con le bambine. Ed è proprio con le figlie che l’uomo sceglie di trascorrere quell’ultimo fine settimana di gennaio.

Irina è tranquilla, nonostante la separazione non sia stata semplicissima, sa che Matthias è un bravo papà e la conferma arriva anche da quel messaggio inviato dall’ex marito il 29 gennaio in cui afferma che stanno tutti bene. Eppure, da lì a poco, le gemelline Schepp spariranno nel nulla.

30 gennaio 2011: la scomparsa

Il 30 gennaio del 2011, mamma Irina denuncia la scomparsa di Alessia Vera e Livia Clara. Sono passati giorni da quando le bambine si sono allontanate da casa per trascorrere del tempo con papà Matthias, ma non sono più tornate. In Irina comincia a farsi spazio un terribile sospetto: e se il suo ex marito si fosse vendicato della fine del matrimonio nella maniera più atroce?

Nei giorni seguenti alla denuncia è la polizia svizzera a mettere ordine ai pensieri. Quello che si sa con certezza è che venerdì 28 gennaio Matthias Schepp va a prendere le gemelline per trascorrere con loro il fine settimana. La domenica è lui a scrivere a Irina per dirle che va tutto bene e per avvisarla che i tre sarebbero tornati il lunedì.

Quello stesso giorno Schepp si reca a Marsiglia, città dalla quale spedirà una cartolina alla sua ex moglie per poi prendere un traghetto serale, sempre insieme alle sue figlie, diretto in Corsica. Mercoledì 2 febbraio, però, l’uomo viene fotografato da solo al casello autostradale di Capitou, vicino a Nizza.

Il 3 febbraio, sui binario della stazione di Cerignola Campagna, un uomo si suicida. Si tratta di Matthias Schepp.

L’ultima lettera

Secondo la ricostruzione della polizia svizzera, Matthias Schepp è solo al momento del suicidio. L’ultimo avvistamento delle gemelline, infatti, risale al traghetto diretto in Corsica. Che fine hanno fatto Alessia Vera e Livia Clara?

Una prima risposta, anche se tremenda, sembra arrivare a distanza di una settimana dalla morte dell’uomo: Matthias ha scritto delle lettere a Irina prima di suicidarsi. I contenuti di quelle missive non vengono rivelate dalle forze dell’ordine per non rischiare di compromettere le ricerche delle bambine. Eppure in quelle sembra esserci la risoluzione dell’enigma: Schepp ha ucciso le sue figlie.

Sono solo ipotesi che non trovano conferme certe, soprattutto perché i corpi di Alessia e Livia non sono mai stati ritrovati in questi 12 anni. Ma i sospetti sono tanti e sono alimentati anche dal fatto che, proprio nei giorni precedenti quel viaggio, l’uomo ha cercato diversi informazioni riguardo all’uso di armi da fuoco e veleni.

Sparite nel nulla

Dopo 12 anni il mistero di Alessia Vera e Livia Clara non è ancora stato risolto. Mamma Irina, però, non ha mai smesso di alimentare la speranza. “È ragionevole credere che le mie figlie sono state uccise” – ha dichiarato alla giornalista Concita De Gregorio, autrice del romanzo Mi sa che fuori è primavera che ripercorre la sparizione delle gemelline – “Però vede, anche se fossero 99 le probabilità, e ce ne fosse una soltanto che le mie figlie siano da qualche parte del mondo, magari separate, lontanissime, magari accudite in segreto da qualcuno che amano, io voglio crederci. È quella l’unica possibilità che devo continuare a percorrere”.

Gli appelli di mamma Irina non si sono esauriti, oggi come ieri. La donna ha fondato anche l’associazione Missing Children Switzerland con l’obiettivo di aiutare e supportare le famiglie dei minori scomparsi e tutti quelli che, come lei, condividono lo stesso dolore. Alcuni anni fa, grazie alla collaborazione di esperti nel campo della tecnologia, sono state fatte circolare alcune fotografie che mostrano come sarebbero oggi Alessia e Livia.