Precious Lee, la modella curvy che ci mostra come la sicurezza in sé può diventare bellezza autentica

Precious Lee, la nuova modella curvy Versace ci mostra la bellezza, quella più autentica, e per questo ci piace tanto

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Per troppo tempo ci hanno detto che le curve, le sinuosità e i corpi diversi da una taglia 38 rappresentano l’eccezione nel mondo della moda, una realtà dove le regole non scritte hanno troppe volte definito il “bello” dimenticandosi del “vero”. 

Negli ultimi anni, però, alcuni grandi brand hanno provato ad abbracciare il cambiamento, raccontando storie diverse e portando in passerella – e sulle riviste – volti e corpi che non eravamo abituate a vedere. Questa, per esempio, è stata la scelta che ha fatto Versace, scegliendo tra le modelle volto della sua campagna pubblicitaria SS21 Precious Lee, modella curvy afroamericana, fortemente sostenitrice della diversità di genere e impegnata su temi e argomenti che hanno a che fare con l’inclusione e la parità, di cui spesso si fa portavoce sui social, sfruttando i suoi spazi. Al lavoro di modella, infatti, affianca anche quello di scrittrice, attrice e attivista. 

Precious Lee, la “Medusa moderna”

Quando ha iniziato a fare la modella, all’età di 18 anni, non c’era nessuno nello showbiz che le somigliava, eppure lei – alta, nera, mastodontica – voleva lavorare nell’alta moda, e non si è arresa.

Da ragazza appassionata e con tanta voglia di fare si è trasformata così in una donna forte e sicura di sé: una modella dalle curve pionieristiche, combattente e in prima linea contro le ingiustizie, eclettica e mai scontata o banale. “Un giorno grunge, tacchi quello successivo”, ha risposto quando le hanno chiesto di parlare del suo stile. Non lo ha definito o etichettato, perché sa che può essere quello che vuole e, per questo motivo, rimanere se stessa.

Non a caso Versace l’ha voluta come volto del brand perché ricorda una “moderna Medusa”, attraverso immagini che hanno permesso di “evidenziare come i suoi tanti volti possano essere drasticamente diversi l’uno dall’altro e ogni donna possa effettivamente essere Medusa ”.

Preciius Lee in Versace
Fonte: Instagram
Precious Lee, post Instagram Versace

“Ha l’atteggiamento giusto per Versace: è sicura di sé, indossa gli abiti in un modo unico, trasuda felicità e una gioia che è contagiosa, ed è stato un vero piacere lavorare con lei. Non si tratta nemmeno di essere inclusivi: si tratta del fatto che voglio che la mia moda e il mondo di Versace siano in grado di parlare con tutti – ha dichiarato Donatella Versace -. Tutti noi, con le nostre differenze e i nostri caratteri unici, possiamo esprimerci anche nel modo in cui decidiamo di vestirci. Viviamo in un mondo in cui le differenze di genere non sono più importanti e ci è stata data una sorta di libertà come mai prima d’ora. Usiamolo e usiamolo bene!”.

Precious Lee ci ricorda che ogni tipo di bellezza è possibile 

Ma perché Precious Lee ci piace così tanto? Forse perché nel mondo reale non rappresenta l’eccezione, ma la regola. È bella, grintosa, ha carisma e ci mostra come la sicurezza in sé può diventare bellezza autentica.

Perché in fondo ci piace la moda in grado di spiegarci che possiamo essere ciò che vogliamo, trend e colori che ci suggeriscono che ogni tipo di bellezza è possibile: in un mondo fatto di etichette e di hashtag quello che ci definisce di più è la voglia di non essere per forza definite dagli altri, ma di presentarci al mondo da sole. 

Qualcuno potrebbe dire che il body positive, anche se nasce come una controtendenza, in realtà è solo una moda del momento. I più scettici potrebbero affermare che, oggi come oggi, l’argomento è così gettonato che tanto vale sfruttarlo a fini pubblicitari e commerciali. 

Forse però anche considerare la moda del momento come qualcosa di passeggero e superficiale è un errore. Mario Testino, uno dei più grandi fotografi di moda a livello mondiale, una volta ha detto: “Mi piacciono i vestiti, ma mi piace di più cosa mi dicono di una persona”, e questo è probabilmente il concetto che meglio definisce la moda e le sue potenzialità, senza troppi giri di parole.

Mario Testino Instagram
Fonte: Instagram
Mario Testino, post Instagram

Rappresentare più corpi e più bellezze, quindi, equivale a comunicare che finalmente c’è spazio per tutti, anche per una taglia 48. 

Precious Lee: “Nessuno può dire che non possiamo farlo”

Non è però così scontato come sembra, piacersi, più facile a dirsi che a farsi. Ci vuole coraggio, consapevolezza e tanto lavoro su se stesse. Ma come ogni sfida, se durante il percorso si hanno dei modelli da seguire e icone che ispirano, essere rappresentate fa sentire meno invisibili.

Precious Lee
Fonte: Instagram
Precious Lee post su Instagram

Fortunatamente Precious Lee non è un caso isolato. Basta pensare alle foto senza filtri di Ashley Graham, la forza di Gessica Notaro, l’esperienza e l’esempio di Kamala Harris: tutte donne che ci raccontano una storia e che, senza omologarsi, hanno definito il loro stile e si sono imposte.

Studiare, lavorare, fissare un obiettivo e cercare di raggiungerlo con i mezzi che si hanno a disposizione ci può aiutare a splendere e, così, a raggiungere la bellezza. Non lasciamo definire i limiti agli altri, fissiamoli senza perdere di vista ciò che più ci interessa. Non è facile, ma Ashley, Gessica, Kamala, Precious e tante altre come loro ci insegnano che oggi è possibile. Per questo ci piacciono tanto. 

Parafrasando una frase scritta dalla Lee su Instagram: “Nessuno può dire che non possiamo farlo, perché possiamo e potremmo farlo sempre”.