Winnie Harlow, la donna dietro la “modella con la vitiligine”

Winnie Harlow con la sua forza e il suo coraggio è riuscita ad avere successo nel campo della moda e a diventare un esempio per tutti

La bellezza è negli occhi di chi guarda: può sembrare una frase detta per consolarsi quando non ci si sente all’altezza. In realtà ha un vero e proprio fondamento scientifico dimostrato da Semir Zeki, un neurobiologo dell’University College di Londra. Lo studioso ha dimostrato come il concetto di bello sia del tutto astratto e ognuno ne possiede uno suo.

Allora perché quando si parla di moda in automatico viene associato un determinato concetto di bellezza che il più delle volte non corrisponde a realtà? Perché per molti è difficile accettare la propria diversità, anzi per tante persone è importantissimo apparire rispettando i canoni in voga in quel momento.

Un meccanismo che può risultare autolesionista a cui difficilmente riusciamo a sottrarci, fino a quando arriva qualcuno in grado di andare controcorrente e a rompere gli schemi che a lungo ci hanno ingabbiato. Come Winnie Harlow, la prima modella con vitiligine capace di superare pregiudizi, ferite e sofferenze e realizzare il suo sogno: quello di sfilare sulle passerelle mondiali e aprire la strada a tutte le persone che vivono la sua stessa condizione.

Una diversità oggetto di offese e insulti

Chi ha caratteristiche fisiche che in un certo modo non rientrano nel concetto diffuso di bellezza, inevitabilmente vive un disagio personale e nella maggior parte dei casi viene bullizzato e deriso. Questo è successo anche a Chantelle Brown-Young, conosciuta come Winnie Harlow.

Nata a Toronto, in Canada, il 27 luglio 1994 da una famiglia di origine giamaicana, a quattro anni le viene diagnosticata la vitiligine. Si tratta di una malattia dermatologica che porta alla formazione di una serie di chiazze bianche sulla pelle in zone visibili come viso, mani, collo, gomiti e ginocchia dovute alla mancanza di melanina. Proprio per questo fin da piccola Winnie viene insultata e diventa oggetto di scherzi da parte dei suoi compagni di scuola. È persino costretta a cambiare numerosi istituti fino a quando decide di abbandonare la scuola superiore.

Sono anni difficili per lei, che deve combattere con il pregiudizio e con la depressione ma grazie a un carattere forte non si fa sopraffare dalle critiche, al contrario trova la forza per seguire i suoi sogni: diventare una modella.

Un sogno inseguito con grande tenacia

L’inizio della carriera non è dei più semplici, i “no” si susseguono, fino a quando nel 2014 Tyra Banks la nota e le chiede di partecipare ad “America’s Next Top Model”. Purtroppo viene eliminata quasi subito, ma partecipa a un concorso parallelo, “The comeback series”, in cui si misura con servizi fotografici insieme ai concorrenti eliminati nella speranza di essere riammessa al reality. Una volta ottenuto il punteggio più alto rientra nel programma, arrivando in finale, ma senza vincere.

Da quel momento in poi il mondo della moda le apre le porte e nel 2014 diventa la testimonial di Desigual. Il brand spagnolo voleva promuovere la diversità, l’accettazione di sé stessi e degli altri, un obiettivo che la stessa Winnie perseguiva. La modella, nonostante il successo, ancora oggi porta avanti la sua battaglia per affermare una bellezza fatta di diversità e non di unicità. Come lei stessa ha dichiarato: “Non puoi lasciare che qualcun altro abbassi la tua autostima, perché altrimenti non si chiamerebbe auto-stima”. Un messaggio semplice e potente da tenere sempre a mente!