La povertà, gli abusi e il riscatto: Oprah Winfrey è l’icona della forza femminile

La sua parola d'ordine? Non arrendersi mai. Così la storia di Oprah Winfrey ci insegna che si può sempre ricominciare

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 29 Novembre 2020 11:16Aggiornato: 10 Aprile 2024 14:46

Tutti la conoscono per il suo ruolo di conduttrice nei Talk Show, altri la apprezzano per le sue attività filantropiche e altri ancora la vedono come un punto di riferimento per le sue doti imprenditoriali e per le attività di successo che portano il suo nome, ma Oprah Gail Winfrey, nota come Oprah Winfrey o semplicemente Oprah, è molto più di questo.

Le sfide sono regali che ci costringono a cercare un nuovo centro di gravità. Non bisogna combatterle. Si deve trovare semplicemente un nuovo modo di resistere.

Oprah Winfrey

Oprah nasce il 29 gennaio del 1954 nel Kosciusko, in Mississippi, ma le sue origini sembrano molto lontane dalla vita di successo che ora appartiene alla presentatrice. La famiglia si separa e povertà, violenze e abusi sessuali segnano per sempre la piccola Winfrey che crescendo, come se non fosse abbastanza, diventa vittima perfetta del clima di razzismo che si respira in quegli anni.

“A nove anni sono stata violentata da mio cugino di 19 anni. Non sapevo cosa fosse lo stupro. Di certo non ero a conoscenza della parola. Non avevo idea di cosa fosse il sesso, non avevo idea da dove venissero i bambini, non sapevo nemmeno cosa mi stesse succedendo” (Oprah, The Me You Can’t See)

A 14 anni rimane incinta ma anche in quella circostanza la vita non è generosa e a causa di un aborto spontaneo la gravidanza viene interrotta. Durante una delle sue trasmissioni, la presentatrice ammetterà di aver anche pensato al suicidio in quel periodo e di non aver mai sentito alcun tipo di legame con quel bambino.

Dopo l’ennesima e tragica esperienza Oprah Winfrey decide allora di trasferirsi a casa di suo padre e della sua nuova compagna in Tennessee e grazie all’amore di quella nuova famiglia riesce, pian piano, a curare le ferite dolorose del suo passato.

Pensa come una regina. Una regina non ha paura di cadere. Il fallimento è la base di partenza verso la grandezza.

Riprende gli studi e ottiene i primi successi scolastici: prima una borsa di studio universitaria per la Tennessee State University, poi la laurea in Speech and Performing Arts e infine il lavoro all’interno di trasmissioni radiofoniche e televisive a Nashville. “Mio padre mi ha salvato la vita”, così Oprah ricorda quel periodo di rinascita e di riscatto che si perpetua ancora oggi, grazie alla sua forza e al suo coraggio, e che il Wall Street Journal ha definito come Oprahfication.

La donna più influente d’America

Oggi Oprah Gail Winfrey è una delle donne più influenti d’America al punto tale che, sostenendo Barack Obama nelle presidenziali americane del 2007, è riuscita a coinvolgere oltre un milione di persone.

Ha cambiato la sua vita superando gli ostacoli e lasciando andare il dolore e tutte le violenze del passato. Lei che non poteva permettersi neanche un giocattolo nuovo, a soli 19 anni è stata la più giovane donna afroamericana a ricevere la conduzione di un telegiornale a Nashville.

Ma non rinnega quel passato complicato, né tanto meno tutte le difficoltà che l’hanno condotta dove si trova oggi. In tutto questo tempo, infatti, non ha mai smesso di lavorare per se stessa e per gli altri. Ha fondato un associazione dal nome Oprah Angel Network Katrina per aiutare le popolazioni e ricostruire le città distrutte dagli uragani Katrina e Rita. È sostenitrice del movimento Global Citizen e del Nike Foundation.

Nel 2020, a seguito della diffusione del Coronavirus, Oprah ha stanziato 10 milioni dollari per tutte le persone in condizioni di difficoltà, devolvendo anche una parte della cifra all’America’s Food Fund, il fondo lanciato da Leonardo DiCaprio, Laurene Powell Jobs, Apple e Ford Foundation. Una charity star, così ribattezzata, che ha trasformato la sua ricchezza in uno strumento benefico per gli altri.

E oggi, secondo la rivista Forbes, è la donna afroamericana più ricca del ventesimo secolo e l’unica miliardaria di colore al mondo. La sua parola d’ordine? Non arrendersi mai, e grazie alla sua storia dovremmo imparare a farlo anche noi.